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Nome: Alessandro Vecchiato Data: 23-09-2002 Cod. di rif: 35 E-mail: alessandro_vecchiato@libero.it Oggetto: Approfondimento sui Ray-Ban pre 1998 Commenti: Premettendo che l'abbigliamento và degnamente accompagnato dai giusti accessori, propugno l'importanza dell'occhiale come basilare: può dare una nota brillante a uno stile scialbino, come far decadere miseramente un completo impeccabile. Come già segnalai sommariamente nel Fondaco (se ne ho ben capito lo scopo) consiglio chiunque rifugga dall'apparente ovvietà di certi marchi consolidati nella nostra quotidianità di evitare i Ray-Ban messi in comercio dopo il 1998. In quel funesto anno la Bauch & Lomb, storica ditta di ottica (tuttora attivissima nel settore), ha dismesso il marchio 'Ray-Ban', che venne acquisito dalla nostrana Luxottica. La quale forte della qualità generale dei suoi prodotti ha rilanciato il marchio, snaturandone però l'originarietà: hanno diversificato troppo le collezioni, e solo di recente la qualità si è assestata su livelli acettabili. E comunque il prodotto di fabbricazione statunitense rimane qualcosa di differente: -le singole lenti recano la marchiature 'B&L' incise sul bordo (adesso: 'RB') -la montatura è marchiata 'B&L RAY-BAN U.S.A.' (adesso: non reca diciture) -gli astucci recano scritto: 'sunglasses by Bauch & Lomb'; i meno recenti: 'impact resistant lenses' (adesso: 'sunglasses by Luxottica') -la fabbricazione avvneiva a Rochester, NY (adesso: in veri stabilimenti Europa ed Asia) Non che quelli attuali siano peggiori, ma non sono più lo stesso prodotto; e non lo sarà mai più. Perciò consiglio a chi voglia imparare ad aprezzare un oggetto pregno di storia, cercarlo con ostinazione nei retrobottega degli ottici, amarlo ed averne cura sapendo di non poterlo sostituire; nonchè di avvertire il sottile piacere di indossare un accessorio che ha caratterizzato lo stile del secolo scorso e che si distingue da ciò che si vede in una qualunque vetrina; di armarsi di certosina pazienza e cercare, affinando nella ricerca il fiuto per il pezzo giusto. Ne sarete profondamente appagati. Le mie conoscenze in merito son tuttora molto lacunose, ma accoglierò con gioia chi vorrà esserne partecipe mettendomi a sua disposizione. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Alessandro Vecchiato Data: 30-11-2003 Cod. di rif: 800 E-mail: alessandro_vecchiato@libero.it Oggetto: giacche a 4 bottoni : dilemma da sciogliere Commenti: Pregiatissimo Gran Maestro, le chiedo lumi su un problema futile per un esperto come lei, ma che mi assilla da diverso tempo: avendo ormai constatato l'impossibilità di reperire una giacca a due bottoni vista la tendenza delle voghe attuali che impongono il tre bottoni, ho voluto optare per un modello che di bottoni ne sfoggiava ben quattro ! Per quanto incosueta come foggia l'ho subito aprezzata per il sapore ottocentesco che mi dava nell'insieme. E veniamo al punto dolente: come gestire bene la chiusura dei medesimi ??? I gentiluomini di due secoli fà mai avrebbero lasciato slacciato un solo bottone, ma la cosa oggi me la permetto solo se abbinato col fiocco all'anarchica. Con una cravatta normale tenderei a tener allacciati solo i due centrali, ma vorrei saperne di più da chi ha ben più esperienza di mè. Con Cavallereschi omaggi ! ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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