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Nome: Alessandro Villa Data: 29-10-2004 Cod. di rif: 1723 E-mail: avilla@ciaoweb.it Oggetto: c'e' limite all'ignoranza? (e qualcosa sulle camicie) Commenti: Illustre Gran Maestro, egregi Cavalieri e frequentatori tutti, mi avvicino da completo ignorante a questa inesauribile fonte di sapere che e' la lavagna dell'Abbigliamento. E "completo ignorante", credetemi, non e' un'iperbole. Pur essendo ormai prossimo alla trentina, le piu' basilari nozioni sull'abbigliamento maschile sono a me ignote, e questo mi provoca non pochi problemi quando cerco di vestire con un minimo di eleganza. Per darvi un'idea della mia abissale ignoranza in materia, vi diro' che sino a poche settimane fa (finche' cioe' non ho letto un gesso di questa lavagna) ero convinto che le scarpe piu' adatte con un abito blu fossero quelle marroni, e solamente pochi mesi or sono ho scoperto che l'abito nero non deve essere indossato per recarsi al lavoro. Inutile dire che prima di queste "rivelazioni" indossavo tranquillamente (orrore!) l'abito nero sul lavoro, oppure l'abito blu abbinato a scarpe marroni... Cionondimento sono testardo, e sto cercando di avvicinarmi al mondo del su-misura: ho appena ritirato dal sarto il mio primo abito non di confezione (sulla realizzazione ho dovuto lasciare piena liberta' al sarto, data la mia incompetenza) e sto lavorando a qualche camicia. A questo punto vi espongo il mio problema: dal momento che alla carenza di conoscenze sull'argomento si affianca una mia completa mancanza di buon gusto, che cosa posso fare? Vi prego, non ditemi che sono un caso disperato, qualche possibilita' anche per me deve pur esserci (spero): dopotutto non voglio diventare un "magister elegantiarum", mi basta evitare figuracce. Mi immagino che, mancando il buon gusto, uno debba confidare maggiormente nelle regole e nelle convenzioni. Ma dove trovare queste regole? Mi e' chiaro che non esiste mai uan regola assoluta ed inderogabile, ma delle linee guida si'. Questa lavagna e' ricchissima di dati preziosi, ma alcuni argomenti non sono proprio trattati perche' dati per scontati... In attesa di una qualche parola di conforto, Vi pongo anche alcune questioni sulla confezione delle camicie: 1) il taschino sulla camicia deve essere messo o no? Io non ne sento una gran necessita', quindi non sarebbe per me un disturbo non metterlo 2) parlando di polsini normali (non da gemelli), e' meglio mettere il secondo bottone, cioe' quello che non si allaccia mai che rimane allineato orizzontalmente con il primo (forse in questo caso si parla di polsino a doppio bottone)? 3) (questa non e' di facile soluzione) come riconosco un tessuto da cerimonia? Mi sono fatto confezionare una camicia con un bel tessuto bianco che presenta delle righine anch'esse bianche (ma piu' lucide) disposte a formare tanti piccoli rombi (ovviamente non conosco il nome di questo tessuto). Ora pero' non so se posso usare questa camicia per l'ufficio, o se rischio di essere scambiato per uno appena uscito da un matrimonio... Concludo con un caloroso ringraziamento a Voi tutti per l'apporto che date con i Vostri contributi alla realizzazione di questo sito eccezionale, che molto mi ha insegnato e molto ancora mi potra' insegnare. In particolare, il decalogo del Cliente di Camicieria (gesso n. 1685 di questa lavagna) mi e' stato molto utile proprio in questi giorni (davvero non sapevo che il cannolo anteriore fosse preferibilmente da eliminare...). Sperando di non avervi eccessivamente tediato con le mie questioni di cosi' bassa levatura, o con la mia scrittura non particolarmente brillante (l'ora tarda di certo non aiuta), Vi saluto cordialmente. Alessandro Villa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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