Ricerca



Nome: Antonio Ghidini
Data: 21-05-2003
Cod. di rif: 276
E-mail: Non ne ho una
Oggetto: Futuro del commercio di qualità
Commenti:
Spett.li Gran Maestro e Ordine Cavalleresco,

ho conosciuto il vostro sito attraverso la rivista Monsieur. Purtroppo non possiedo una e-mail in quanto scrivo dal negozio in cui lavoro. Mi presento : mi chiamo Antonio Ghidini, ho 36 anni, lavoro a Parma in una delle principali boutique di abbigliamento classico uomo.
La mia lettera è per chiedere il vostro parere in merito a quella che da più parti viene definita la crisi dell’abbigliamento e del commercio. E’ da anni ormai che i negozi di abbigliamento perdurano in una crisi senza uscita. Si lavora, ma poco di più. Si da la colpa all’euro, alla crisi economica, alla guerra, a tanto altro che varia negli anni ma la sfiducia rimane. Si dice che sono cambiati i consumi, ma un individuo che prima si faceva cucire da noi in sartoria un abito o comprava un abito già pronto, dove va ? Al ristorante ? In vacanza ? Gira con i pantaloni bucati ?
Voi siete persone coltissime e che conoscono profondamente la nicchia dell’artigianato, cosa per altro che per i pochi rimasti non va per niente male (almeno lui), sapete darmi una risposta ? Come sarà il commercio in Italia tra 10-20 anni ? Fatto solo di orribili centri commerciali ? In centro rimarranno solo due-tre negozi ?
Scusate il mio sfogo, ma non riesco a capire le ragioni di chi continua a dire cha abbiamo gli armadi pieni e vorrei una vostra risposta che mi faccia capire cosa venderemo tra vent’anni. Per fortuna le sartorie stanno vivendo un momento d’oro come tutto il su-misura.

Antonio Ghidini da Parma / 21-05-03


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Antonio Ghidini
Data: 22-05-2003
Cod. di rif: 282
E-mail:
Oggetto: Commercio e artigianato
Commenti:
Spett.le Grande Maestro dell’Ordine Cavalleresco,

la ringrazio molto per la sua risposta così approfondita. Il futuro del commercio è quindi segnato inesorabilmente. Esisteranno ed apriranno solo negozi monomarca di abbigliamento spazzatura. Rimarrà, da quello che mi sembra di capire, uno-due negozi di alto livello di servizio offerto per città. Per fortuna che sopravvivranno le sartorie e gli artigiani. Quei pochi rimasti vivono nella mia città un momento di richiesta enorme. Sono subissati da un numero enorme di richieste, molto oltre le loro capacità. Forse una parte dei negozi ha perso questa piccola fetta di clientela che è tornata alla sartoria. In effetti solo chi offre e chi offrirà un servizio, potrà andare avanti e progettare un futuro. Il negozio tradizionale, familiare, anche storico, plurimarca, scomparirà…….. Rimarrà la piccola bottega…….almeno così ho interpretato le sue importanti parole.
Evviva l’artigiano. L’ho sempre ammirato. Peccato non aver imparato il mestiere da giovane……oggi ci sarebbe da lavorare giorno e notte.

Voglia considerare i miei più cordiali saluti.

Antonio Ghidini – PR – 22-05-03


-----------------------------------------------------------------------------------------------------