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Nome: Antonio Pio Mele
Data: 16-10-2010
Cod. di rif: 4424
E-mail: artemaxima@hotmail.it
Oggetto: La testa di Golia
Commenti:

Insuperabili Cavalieri, prendo come spunto un passaggio del precedente gesso scritto dall'ottimo Cav. Pollicelli per spiegare in modo nitido e definitivo le difficoltà affrontate in passato ed oggi per riportare alla luce questo odiato ed amato Cuoio di Russia.
Si parte da un determinato momento storico che oramai lontano richiedeva particolari qualità a questa pelle che fin troppo tutti noi abbiamo desiderato rivedere alla vita...
L'utilizzo principale della suddetta pelle non era affatto la produzione di calzature, piccola pelletteria et similia, bensì veniva utilizzata per rivestire i bauli da viaggio per renderli impermeabili dato che all'epoca tele impermeabilizzate adatte all'uopo non ne esistevano.
Altro utilizzo era nella legatoria, si rivestivano i libri dato che essendo adatta ad ambienti umidi era ottima anche come deterrente per roditori e insetti per il suo caratteristico odore.
Riportandola in vita dopo consistenti investimenti e ricerche estenuanti non avrebbe assolutamente gli originali scopi, le scarpe e la pelletteria realizzata con i pellami contenuti nel carico della Metta Catherina e adagiati per secoli sui fondali marini delle coste Gallesi sono idonei fino ad un certo punto per la realizzazione di tali articoli, dato che le pelli hanno perso la loro impermeabilità e odore, ma il ricreare un nuovo pellame con le stesse ed identiche caratteristiche non ha senso ora.
Sono state realizzate in tutto 4 paia di scarpe (per chi non lo sapesse la mia occupazione principale è il calzolaio su misura in Milano),una per il sottoscritto e le restanti per colossi dell'eleganza italiana che mi onoro di poter annoverare tra i miei clienti.
La pelle ad oggi è stata sottoposta da una azienda Italiana ma con prestigio internazionale con prove e campionature per poter capire realmente cosa questo pellame oggi può offrire.
Della ricetta originale è stato seguito tutto alla perfezione anche perchè sono stato supportato in termini di ricerche dal nostro amato Gran Maestro, l'unica cosa che non è necessaria riprodurre oggi in termini tecnici ma forse estetici è la palmellatura, tecnica anticamente usata per rompere la tensione nervosa del pellame ma che lasciava sul lato del derma un particolare disegno a rombetti irregolari, oggi sarebbe frutto di una stampa perchè il personale adatto ad effettuarla è impossibile da trovare.
Detto questo insostituibili Cavalieri mi scuso di averVi tediato con questo argomento ma ho sentito doveroso intervenire spiegando quasi tutto l'iter conciario.
Cavallereschi saluti.
Antonio Pio Mele
Calzolajo

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