Ricerca



Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 09-04-2003
Cod. di rif: 240
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Intrusione anonima
Commenti:
Egregio signor Fantini, ammesso che questo sia il Suo nome,
come vede qui non si lesina il tempo in favore della verità. Niente viene richiesto, ma gli ospiti hanno l'obbligo di rispettare le regole del castello, che non accettano l'anonimato. I Cavalieri che Lei loda hanno i loro criteri per difendersi sall'approssimazione, che non accettiamo vengano minacciati in alcun modo. Abbiamo effettuato un controllo sul server da Lei dichiarato studiofantinisas.com, cui non corrisponde alcuna pagina, così come il Suo indirizzo è inutilizzabile. La preghiamo di giustificare questo comportamento, ovvero di esimersi da ogni altro intervento, che a queste condizioni giudichiamo anonimo.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 09-04-2003
Cod. di rif: 243
E-mail: gran.maestro@noveporte.it
Oggetto: Rientrato allarme
Commenti:
Egregio signor Fantini,
la Sua spiegazione è sufficiente. Spero comprenda e condivida l'atteggiamento difensivo che si mantiene qui al castello. Il drago è in agguato, pronto a forzare qualsiasi spiraglio per saccheggiare il nostro tesoro.
Siamo certi che farà il possibile per Maggio. In ogni caso a Giugno è previsto un Laboratorio eccezionale a Milano, con la presenza contemporanea di Caraceni, Solito, De Paz e Marinella, il tutto presso lo showroom di Marinella. Quando il Gran Maestro riterrà opportuno, ne sarà data comunicazione. Si tratterà di un evento ad inviti, che perverranno oviamente d'ufficio ai Cavalieri, ma che tutti i frequentatori del castello potranno prenotare.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 23-05-2003
Cod. di rif: 285
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Refettorio d'Eleganza
Commenti:
Cavalieri imperturbabili, visitatori del Castello, simpatizzanti del Cavalleresco Ordine registrati nelle nostre liste, appasionati di abbigliamento, già sapete che Mercoledì 28 p.v. si celebrerà il secondo appuntamento bolognese del ciclo dei Laboratori d'Eleganza. Aggiungiamo che la giornata sarà ricchissima di momenti ed argomenti interessanti. Al programma culturale si è aggiunto un momento di incontro tra Cavalieri, con una parentesi eno-gastronomica tutt'altro che trascurabile. Onde prevenire le crisi ipoglicemiche e lenire le fatiche di un Laboratorio così impegnativo, la Prefettura cavalleresca di Bologna ha infatti curato insieme a De Paz e Peron un rinfresco con specialità bolognesi e dolci ferraresi, preparato dal socio-ristorante Al Montegrappa da Nello. Mangeremo da incorreggibili peccatori, ma berremo come Santi, anzi come Dei: Champagne Billecart-Salmon Brut Reserve e Tuiliere Vieille Blanc del Domaine Milan (Grenache 80% e Rolle 20%, una delle triple A scoperte da Gargano).

Orari e dettagli qui nel sito, colonna degli Eventi, pagina dei Laboratori.

La Cancelleria dell'Ordine


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 29-05-2003
Cod. di rif: 290
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Laboratori bolognesi - Ringraziamento
Commenti:
Il nostro sodalizio ringrazia i Maestri Sarti Gennaro e Lugi Solito, il Maestro Pantalonaio Salvatore Ambrosio, i Maestri Calzolai Bruno e Simone Peron e Dante De Paz per il contributo dato in occasione del Laboratorio di Eleganza di ieri 28 Maggio. Ringrazia altresì tutti gli intervenuti, in verità un numero impressionante,e tra essi in modo particolare coloro che hanno affrontato ragguardevoli distanze. Si è trattato di un trionfo, anche in termini numerici. Sono intervenuti anche altri sarti, segno che i Laboratori riescono ad essere luogo di vero approfondimento ed a porsi come luogo privilegiato ed equanime di confronto su materie specialistiche.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 02-07-2003
Cod. di rif: 325
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Differimento Laboratorio di Luglio
Commenti:
L´ultima edizione dei Laboratori ha generato un tale numero di presenze che non risulta opportuno convocarne un altro per una data presumibilmente disagevole. La nostra fede ci impone di intervenire agli eventi, cavallereschi o meno, in giacca e cravatta. A Luglio, in ambiente non condizionato, rischiavamo di fare un cattivo servizio ai nostri Soci ed a quanti stiano seguendo i Laboratori. Era comunque necessario fissare un incontro a Luglio per quanti, caduti vittima dell'arte e della simpatia dei Maestri Solito, abbiano abiti in lavorazione. Si tratterà quindi di un incontro tecnico, che però non sembra di scarso interesse, visto che interverranno comunque in parecchi. Nell'occasione saranno graditi tutti gli interessati a conoscere i Solito e De Paz e a far loro domande pertinenti alle relative competenze. Interverrà nuovamente anche il giovane pantalonaio Salvatore Ambrosi. Onde permettere la presenza di Dante De Paz, in vacanza intorno alla metà del mese, la data dell´appuntamento è differita dal 16 al 23 Luglio. Poiché l'appuntamento è informale e il programma di cui potete prendere visione alla pagina Eventi non andrà ufficialmente avanti, l'orario è ridotto all'intervallo dalle 12 alle 15. Buon divertimento.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 11-07-2003
Cod. di rif: 369
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Anonimato
Commenti:
Egregio signor Polenchi,
è doveroso qui al castello lasciare un proprio recapito. Prima che si possa prendere in considerazione la Sua, dovrà comunicare un indirizzo di posta elettronica, ovvero motivare la sua mancanza. Diversamente, il gesso verrà rimosso entro sette giorni. Nel frattempo, ogni eventuale risposta verrà oscurata.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 24-08-2003
Cod. di rif: 499
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Nome e Cognome
Commenti:
Visitatori Egregi,
il sistema di ricerca delle Lavagne prevede anche un Albo dei Presenti, che legge la riga nella quale viene digitato nome e cognome. Inevitabili piccoli refusi hanno fatto sì che i frequentatori più assidui abbiano ora più di una posizione: il Gran Maestro Maresca ne ha addirittura quattro, segue Alden con tre, Forni ed altri con due etc.. La nostra società informatica effettuerà una pulizia dell'area, modificando ed unificando le letture diverse di uno steso nominativo. Vi chiediamo però di digitare sempre il nome e cognome per esteso, nello stesso modo e utilizzando la lettera maiuscola, come previsto dalle norme estetiche e grammaticali.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 01-09-2003
Cod. di rif: 509
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Anonimato al gesso 508 - Nessuno risponda
Commenti:
Gentile corrispondente,
le norme del castello prevedono che chi prenda la parola si presenti con nome e cognome. Dobbiamo chiederLe di riformulare il quesito in tal modo, poiché qui non ammettiamo anonimato. Differentemente, esso non sarà preso in considerazione e tra sette giorni verrà rimosso.
Cavallereschi saluti.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 25-09-2003
Cod. di rif: 550
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Sezione bibliografico-iconografica
Commenti:
Egregio Liberati,
poiché in troppi oramai lo desiderano, già prima dell'apertura definitiva della Porta dell'Abbigliamento(che avverrà nella seconda metà del 2004)studieremo e realizzeremo una sezione dedicata ad un florilegio bibliografico ed iconografico. Proceda quindi con il dr. Borrello. Il Vostro lavoro troverà adeguato spazio e sicuro interesse.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 06-10-2003
Cod. di rif: 585
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Novità al castello
Commenti:
Cavalieri, scudieri, visitatori del castello,

dal 7 Ottobre 2003, ore 11.00, dal nostro maniero sarà possibile accedere ad una nuova area, dedicata all'estetica dandy. Composta da settecento file, si tratta di un vero e proprio sito nel sito, che conta su una ricerca meticolosa, su testi interamente originali e presenta anche spazi interattivi di discussione. Il tutto è costato due anni di lavoro del suo Curatore, un giovane artista che non è nemmeno nostro socio e si firma Andrea Sperelli. Troverete l'ingresso al posto del Fondaco delle Spezie Rare, che tornerà alla grande nel 2005 e per il momento viene accantonato in attesa che si liberino risorse da dedicare ad un meccanismo che, per funzionare degnamente, deve fondarsi su programmi più sofisticati. Il Dandy prevede in un futuro prossimo anche uno scambio con personalità contemporanee. Vi invitiamo a prendere visione del contesto, emettendo suggerimenti e commenti nelle aree destinate a questo scopo. Per una visitina in anteprima, che dovrà tener conto che non tutto è ancora sistemato al 100%, vi forniamo l'indirizzo dove il lavoro giace in attesa dell'inaugurazione:

www.noveporte.it/dandy

Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 09-10-2003
Cod. di rif: 593
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Anonimato al Gesso 592
Commenti:
L'indirizzo dichiarato al gesso in oggetto risulta inesistente. Sino ad eventuale regolarizzazione, deve considerarsi un testo apocrifo e non essere preso in considerazione.
Questo in calce il risultato di una spedizione di verifica:

- Questi destinatari sono stati elaborati dal server di posta:
piefar@katamail.it; Non riuscito; 5.1.1 (indirizzo casella di posta di destinazione errato)

MTA remoto ifm-relay.inet.it: diagnostica SMTP: 550 RCPT TO: User unknown




-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 28-10-2003
Cod. di rif: 669
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Il castello in edicola
Commenti:
Cavalieri, Visitatori, frequentatori di questa Lavagna,
come preannunciato un mese fa dal Gran Maestro, la rivista MONSIEUR dedicherà le ultime due pagine ad un florilegio di interventi delle nostre aree interattive, ormai un punto di riferimento per parecchi appassionati. Questo mese sono stati pubblicati gessi di Adorni, Chiusa, Villa e la lunga sentenza magistrale sul caso Berluti. Ovviamente i testi appaiono firmati dai rispettivi autori. L'influenza che l'uso del proprio nome ha su un'attività ad esso riferibile contribuisce a migliorare la qualità dei testi, sia nel contenuto che nella forma. La possibilità di attribuire i pareri a persone ben individuate ci consente ora anche di interagire con riviste di livello nazionale e forse tra poco anche fuori dai nostri confini. Contiamo che questi risultati guadagnino una certa indulgenza per lle nostre ferree procedure. Esse appaiono insolite perché nel WEB non c'è nulla come quello che noi gestiamo e nessun altro sito usa o può usare una simile rigidità. Man mano essa trova una spiegazione ed anzi i motivi che la giustificano ed i vantaggi che comporta saranno con gli anni sempre più evidenti.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 11-12-2003
Cod. di rif: 813
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Eventi del C.O.
Commenti:
Egregio signor Gattagrisi,
alla colonna degli Eventi, nelle pagine dedicate a quelli Prossimi, troverà man mano tutte le informazioni che desidera.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 15-12-2003
Cod. di rif: 816
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Ai cacciatori di immagini
Commenti:
Gentili cavalieri e Visitatori,
ci facciamo interpreti della richiesta del signor Gattagrisi per sollecitare i più attivi e pratici cacciatori di immagini, quali Villa, Marseglia, Pugliatti e ovviamente il Gran Maestro, a fornire qualche immagine utile alle ricerche del signor Gattagrisi, come da suo gesso n. 812.
Grazie

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 04-01-2004
Cod. di rif: 842
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Prossimo Laboratorio d'Eleganza
Commenti:
Visitatori, appassionati, frequentatori dei nostri Laboratori,

annunciamo che l'appuntamento dei Laboratori di Eleganza previsto per il 14 p.v. viene spostato al giorno successivo e si terrà quindi il 15 Gennaio, sempre con inizio dalle 12.30 e sempre presso la bottega di Dante De Paz in Via Ugo Bassi n. 4 in Bologna, tel 051.231354. Nel corso del Laboratorio verrà fissata una sessione speciale che si terrà presso lo stabilimento tessile di Vitale Barberis Canonico in Trivero, con visita commentata agli impianti ed al prezioso archivio. La prima occasione di un ciclo che verrà organizzato dal costituendo Club del Tessuto e ci porterà presso le più prestigiose manifatture, allo scopo di migliorare la cultura tessile degli appassionati più sinceri. Interverrà già in questa sessione del 15 p.v. il signor Francesco Barberis Canonico dell'omonima casa.

La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 08-01-2004
Cod. di rif: 844
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Futuro del Taccuino
Commenti:
Egregio Pugliatti,
il Taccuino dell'Abbigliamento comincia diventare troppo pesante e lo si nota anche all'apertura. Per ovviare ai principali inconvenienti, tra cui quello da Lei segnalato, l'area verrà innanzitutto dotata di un archivio. La pagina iniziale dovrà aprire solo gli ultimi appunti, mentre gli altri saranno accessibili in lotti. La reperibilità per autore ed argomento verrà garantita, su tutto il materiale, da un sistema di ricerca del tipo in uso qui nella Lavagna. Anche la visibilità delle anteprime sarà potenziata, in modo che siano tutte disponibili scorrendo la pagina. Non consentiremo ancora l'inserzione di più immagini per singolo testo, perché allora avremmmo una scheda e non un appunto. Uno Schedario per chi si voglia cimentare con argomenti e materiali ponderosi e complessi figurerà nella Porta dell'Abbigliamento solo quando sarà completa ed aperta, cioè non prima della fine di quest'anno. I dispositivi di cui sopra, inerenti al Taccuino, verranno invece completati e varati entro un mese. Ovviamente tali meccanismi verranno applicati anche a tutti gli altri Taccuini.
Grazie per l'attenzione e per i contributi sempre originali ed interessanti.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 12-02-2004
Cod. di rif: 913
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Nesssuna domanda pervenuta - A L.M. Barone
Commenti:
Egregio signor Barone,
Lei ha compilato il nostro form, ma alla nostra attenzione non risulta pervenuta tale richiesta. Giunge invece una domanda compilata da un Suo omonimo, Giovanni Barone. Può in qualche modo essere di aiuto a chiarire la vicenda?

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 13-02-2004
Cod. di rif: 915
E-mail: cav
Oggetto: Manca un Barone
Commenti:
Egregio cavaliere,
La ringraziamo del chiarimento. Sappiamo ora che esiste effettivamente una parziale omonimia. Ribadiamo che la richiesta del sig. Luciano Maria Barone non è pervenuta, ancorché con recente gesso abbia dichiarato di aver compilato il modello. Se è interessato all'evento, lo preghiamo di affrettarsi a compilare il modulo.
Cavallereschi saluti a tutti

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 14-02-2004
Cod. di rif: 920
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Portico dei Maestri - A tutti i Visitatori
Commenti:
Dottissimi Visitatori di questa Lavagna,
segnaliamo, nel Portico dei Maestri, la pubblicazione della scheda recentemente compilata dal Cavaliere dr. Carnà sul suo sarto. Altri appassionati, Simpatizzanti o Soci che siano, possono fare qualcosa del genere ed anzi sono invitati a farlo. Meglio contattare preventivamente questa Cancelleria o il Gran Maestro per qualche suggerimento. Uno degli scopi più complessi ed ambiziosi di questo castello è quello di portare il piccolo nucleo di uomini dal gusto personale, indirizzati quindi all'oggetto artigianale, a conoscenza dei laboratori in grado di soddisfare le loro esigenze. Poiché esse spaziano in ogni campo, le schede potranno illustrare botteghe di qualsiasi settore: dalle barche agli occhiali, dai cinturini all'ebanisteria, dalla gioielleria alla tipografia.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 16-02-2004
Cod. di rif: 928
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Foto nodi e form - A Barone e Carrara
Commenti:
Egregi Barone e Carrara,
il nostro webmaster lavorerà ai casi da Voi segnalati.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 19-02-2004
Cod. di rif: 939
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Taccuini rinnovati
Commenti:
Egregi Visitatori,
i Taccuini di questa porta erano divenuti difficili da aprire. Per il momento abbiamo archiviato in alcune decine di fogli il materiale raccolto, lasciando visibili solo gli ultimi appunti. La sequenza è stata invertita e quindi gli ultimi arrivi appaiono in alto e non in basso nella pagina. Si è studiata la possibilità di far apparire tutte le anteprime, ma a fronte di un lavoro molto complesso si è trovata una soluzione che non risolve il passato, ma permetterà in futuro di vedere tutte le anteprime delle foto inserite. Occorre allegare solo immagini che non abbiano spazi nel nome. Nel caso, occorre rinominare la foto. Cercheremo di dotare lo spazio di altri due dispositivi: un sistema di ricerca e due tasti AVANTI-INDIETRO per andare alla pagina precedente o successiva con maggiore facilità.
Buon divertimento e cavallereschi saluti
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 20-03-2004
Cod. di rif: 1050
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Maestro sarto a Verona
Commenti:
A beneficio dei visitatori, massimamente di quelli del nord-est, trascriviamo l'aggraziata lettera con la quale si presenta un giovane sarto veneto. Siamo lieti che ci abbia scritto e lo ringraziamo per aver scelto il canale cavalleresco per diffondere quella che altrove sarebbe pubblicità e qui è una notizia.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

___________________________

Nome: Adamo
Cognome: De Togni
E-mail: sartoriadetogni@tiscali.it
Testo: Raldon Verona 19-03-2004
Mi chiamo Adamo e sono uno dei pochi giovani sarti artigiani rimasto ancora in piedi.
Dalle mie ricerche so che parecchie persone non sanno che esiste ancora il Sarto:
Eccomi a disposizione di coloro che vogliono senza impegno qualsiasi informazione, anche nel proprio domicilio. Sarò ben lieto di rispondere a chi vorra informazioni o a chi desidera provare un vestito veramente fatto interamente a mano.
Ringrazio tutte le persone che mi vorranno contattare.

Adamo De Togni


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 21-04-2004
Cod. di rif: 1101
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Sartoria napoletana. A Roma per un giorno
Commenti:
Un piccolo annuncio per chi vive o si trovi a Roma il giorno 22 Aprile. In tale data, dalle ore 11 alle 19, il maestro sarto Giovanni Marigliano ha locato una sala dell'Hotel Flora in Via Veneto. Una visita a scopo squisitamente culturale potrà fornire agli appassionati un'occasione per rendersi conto della linea di questo sarto in particolare o della giacca napoletana in generale.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 20-05-2004
Cod. di rif: 1237
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Grave caso di anonimato
Commenti:
Il signore firmatosi Giona Valerio Granata dichiara in tutte le occasioni lo stesso indirizzo mail, che ad una verifica è risultato inattivo. Ciò integra un caso di anonimato, tanto più grave quanto più numerosi sono stati i Suoi interventi. Purtroppo la cosa è stata scoperta con ritardo, ma secondo le nostre irrinunciabili procedure il visitatore che abbia prodotto un contributo anonimo ha sette giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione, decorsi i quali tutti i suoi interventi e quelli conseguenti, nessuno escluso, vengono cancellati. Nel frattempo, ogni altra lettera deve essere considerata nulla in quanto destinata alla stessa sorte. Questa la risposta del server ad una mail spedita al recapito come indicato sia qui che in altre aree:

- Questi destinatari sono stati elaborati dal server di posta:
giona.granata@mail.com; Non riuscito; 5.5.0 (stato del protocollo diverso o non definito)

MTA remoto mail-com.mr.outblaze.com: diagnostica SMTP: 554 EMail from mailserver at 213.140.2.54
is refused.

Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 20-05-2004
Cod. di rif: 1240
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Rientrato allarme
Commenti:
Egregio signor Granata,
dopo la Sua segnalazione abbiamo rispedito la mail di ringraziamento e verifica secondo le nostre abitudini e incarichi. Sembra che questa lettera non abbia avuto i problemi della prima, il che riporta tutto a posto. Ci rammarichiamo di aver destato un allarme, che ora dichiariamo a tutti gli utenti come rientrato, ma la protezione del sito richiede una vigilanza di tipo militare, fatta di procedure e non di valutazioni.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 30-05-2004
Cod. di rif: 1295
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Differimento del Laboratorio d'Eeleganza di Giugno
Commenti:
Egregi Cavalieri, Scudieri e Visitatori tutti,
il Laboratorio d'Eleganza previsto in Bologna per il 9 Giugno viene differito al 21 dello stesso mese. Gli orari ed il luogo restano invariati: dalle 12.30 alle 16 circa presso il negozio di Dante De Paz. Ricordiamo che tema della giornata sarà una discussione sul Classico Internazionale, nella concezione che lo stesso de Paz sta egregiamente sviluppando su questa stessa Lavagna e sul Taccuino, con foto e testi originali. Il Classico è tradizione, ma non stasi. Anch'esso si aggiorna ed una sua rivisitazione permette di cogliere gli infiniti spunti di fantasia e libertà che esso offre.

Cavallerescamente

La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 18-06-2004
Cod. di rif: 1365
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Anonimato al gesso precedente
Commenti:
Egregio Visitatore firmatosi Teodoro,
La ringraziamo per la considerazione del nostro lavoro, ma esso è efficace proprio perché basato su principi rigorosi. Tra essi, la nominatività di ogni intervento. Il sito è aperto a tutti, ma solo chi è in grado di sostenere una discussione col proprio nome e cognome può contribuirvi per iscritto. Si presenti quindi compiutamente e troverà adeguata risposta. Diversamente, entro sette giorni il Suo gesso e quelli ad esso collegati, questo compreso, verranno rimossi.
Copia di questo testo viene inviata al Suo indirizzo per una verifica dello stesso.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 30-06-2004
Cod. di rif: 1395
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Anonimi per scelta - diRenata Molho
Commenti:
Al gesso n. 1391 il cavaliere De Paz segnalava un articolo sulla moda maschile. Il nostro prezioso Prefetto Italo Borrello provvedeva a scannerizzarlo e spedircelo. Ecco il testo:

ANONIMI PER SCELTA
di Renata Molho
da "Il Sole 24 Ore " di Domenica 27 giugno 2004

Segnalato da Dante De Paz e recuperato da Italo Borrello

______________


Finito lo spettacolo: oggi si rivaluta un gusto classico e moderato. L’avanguardia dello stile insegue modelli tradizionali di sartoria, ricerca la qualità dei tessuti, è attenta ai dettagli, persegue sobrietà, rigore e leggerezza. E l’uomo torna a sembrare maschile.

______________

Contro l’uniforme borghese, l’abito formale, si erano mobilitati eserciti di sarti e pensatori dell’estetica che, in nome di una spontaneità ormai impossibile, nel corso del tempo avevano trascinato il mondo ai margini della dissociazione. Decostruttivisti, neodivisionisti, neofuturisti, bohémiens in limousine, hippy di lusso: lo scenario di moda si era affollato di segni e di riferimenti che ultimamente raccontavano il disagio, la dissidenza, trasformandoli in una forma contraddittoria di edonismo. Fino a rivalutare le ambientazioni più squallide e trasformare quello che un tempo si chiamava street style in un credo vestimentario, in un enfatico elogio della sciatteria. Ombelichi scoperti, underwear in vista, jeans strappati, canottiere sfuggite al controllo. Erano state date indicazioni azzardate e fantasiose che alcuni guru buontemponi avevano profuso per stagioni dalle pagine patinate dei giornali e che hanno finito con il rappresentare la modernità. Di tutto questo restano i polpacci fiammeggianti e iperdecorati degli improvvidi fanatici di MTV, le braccia tazebao di ingenui guerrieri metropolitani. Ma le facce da debosciati, gli orsacchiotti di peluche e i colorini confetto, tutto questo torna nell’ombra, da ove era uscito. Dopo il tempo dedicato alla femminilizzazione, fino alla sfumatura più estrema, all’emancipazione omosessuale, ora tutto assume toni più disciplinati. Come a ridefinire i ruoli e i generi. L’abito maschile, quello formale, torna al suo antico ruolo di uniforme democratica. Anche perché dopo la grande scorpacciata di atteggiamenti e riferimenti trasgressivi, l’unico segno distintivo resta l’anonimato, la moderazione. Almeno quella apparente.
Così si sta verificando un fenomeno interessante: l’avanguardia, quel manipolo di stilisti che aveva rappresentato la Scapigliatura, il movimento che aveva frantumato le certezze del “bel vestire comune” in nome di una libertà formale e concettuale che nessuno riusciva più a contenere, quell’avanguardia, dicevamo, ora insegue modelli tradizionali di sartoria. Imprevedibilmente, perfino Alexander Mc Queen, leader della corrente britannica, conosciuto per il suo modo di interpretare la moda in termini spettacolari, tetri, densi, da qualche stagione propone un’immagine maschile che ha come riferimento Savile Row. Pulizia e rigore, dettagli sartoriali, hanno sostituito il disincanto che si esprimeva attraverso concetti di religiosa e stupefatta escatologia. Così succede che propri tutti, Dolce e Gabbana compresi, affiancano alle proposte più facili e pseudo-libertarie, una produzione detta sartoriale, che contraddice quello che li aveva resi famosi.
Restano tracce di alcune conquiste avvenute con grandi sforzi attraverso vere e proprie rivoluzioni concettuali e stilistiche, la silhouette segue criteri diversi, è spesso più smilza, l’atteggiamento è più disinvolto, ma tutti indulgono alla memoria. E il maschile torna a sembrare maschile. Fino al punto di rivalutare lo stile classico, a mostrare un nuovo volto del conformismo dal quale rifuggivano inframmezzato naturalmente da vezzi e concessioni personali. Ma, dopo l’epoca pelvica, dichiaratamente rockettara, la rassicurante tradizione estetica occidentale sembra la via più saggia e quella più rassicurante. E qui, fermi e coerenti, troviamo, illuminati da una nuova luce, i pochi rappresentanti dell’aristocrazia, quelli che con fermezza non si sono mai lasciati distrarre dal suono delle sirene. Irriducibili, accomunati da una tensione e una fedeltà ai principi di sobrietà, leggerezza e comfort, ci sono Brioni, con i suoi atelier, lo stile impeccabile, a tratti intransigente, Loro Piana, che racconta magistralmente e da sempre storie lussuose, consapevolmente elitarie ed Ermenegildo Zegna, ambasciatore nel mondo del Made in Italy, appassionato sostenitore della necessità di personalizzazione dell’abito, instancabile nella ricerca e nella selezione dei tessuti.
Così, all’interno di un perimetro definito dalla nuova identità maschile, il distinguo vero sarà da ricercare nel dettaglio, nella rarità del materiale e nella sensazione di partecipazione alla costruzione del proprio guardaroba. Tanto che è nato recentemente Laboratorio Italiano, un progetto elaborato da alcuni illustri amici accomunati dal desiderio di vestire con stile, come raccontano loro stessi, e dalla insoddisfazione per la banalità e l’appiattimento di gusto che mediamente caratterizza l’offerta nell’;abbigliamento maschile. Perché quando non trovi una cosa, la fai. Così Giustiniano Tomacelli, Marco Tronchetti Provera, Massimo Moratti, Francesco Barberis Canonico, Piero Castellini, non riconoscendosi nelle proposte del mercato, hanno fondato una sorta di club. Laboratorio Italiano First Quality Clothes for Your Wardrobe Milano, questa l’etichetta per esteso, sintetizza quanto detto sin qui ed è indicatore di una nuova tendenza. Perché il segreto dell’eleganza sta nell’averla frequentata, nell’aver consuetudine con lo stile e la qualità. In un abito il taglio e la fattura non si discutono: la sartoria napoletana, che insieme a quella inglese resta un punto fermo nella variegata costellazione di proposte e rielaborazioni, ha le sue regole che vigono più che mai oggi, tanto da aver riavvicinato mondi distanti tra loro, ricomponendo un’antica idea di mascolinità, che travalica la stagionalità, inducendo alla contraddizione e provocando perplessità anche al più radicale degli stilisti.



-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 23-09-2004
Cod. di rif: 1631
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Anonimato al gesso n. 1625
Commenti:
Egregio Visitatori firmatosi Cardelli,
dalle nostre consuete verifiche è risultato che l'indirizzo da Lei fornito è inattivo. La esortiamo a correggerlo, poiché la mancanza di un recapito e a maggior ragione la dichiarazione di un indirizzo inefficace comportano la cancellazione entro sette giorni di qualsiasi contributo. La nostra inflessibilità sull'anonimato è del resto dichiarata nelle introduzioni a tutte le aree interattive.
In calce riproduciamo la risposta del servizio postale ad una spedizione all'indirizzo da lei immesso nel modello.
Cavallereschi saluti.
La Cancelleria dell'Ordine
___________________

- Questi destinatari sono stati elaborati dal server di posta:
marcocardelli@wanadoo.fr; Non riuscito; 5.1.1 (indirizzo casella di posta di destinazione errato)

MTA remoto smtp.wanadoo.fr: diagnostica SMTP: 550 : User unknown


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 24-09-2004
Cod. di rif: 1634
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Laboratorio d'Eleganza del 2 Ottobre 2004
Commenti:
LABORATORI D'ELEGANZA
Prossimo appuntamento: 2 Ottobre 2004 ore 11.30 - 14.00
Presso Dante De Paz, Via Ugo Bassi n. 4/d - Bologna

Siamo in ritardo nella pubblicazione degli atti del convegno veneziano del 23 Luglio, ma appariranno presto i verbali, le immagini ed un resoconto dei lavori. Nel frattempo la Porta dell'Abbigliamento organizza i suoi uomini e continua con l'organizzazione dei Laboratori. Il prossimo appuntamento avrà un taglio orientato alla teoria pura e pertanto non abbiamo invitato ufficialmente alcun sarto, anche se i Maestri sono sempre benvenuti. Sarà invece presente un pantalonaio, atteso che molte recenti interventi nelle aree interattive hanno riguardato questo capo, troppo trascurato. Sorseggiando champagne, come nostro solito, si discuterà secondo questo "Ordine del Giorno" :

1) Dopo Venezia.
Programmi, stile e uomini della porta dell'Abbigliamento.

2) Classico Internazionale
Un supplemento di analisi generale dopo sei mesi di analisi e ricerche sui particolari.

3) I pantaloni dell'uomo
Un'investigazione con Salvatori Ambrosi sulle principali tipologie e sui segreti dell'artigiano.

Saranno presenti Giancarlo Maresca e, naturalmente, Dante De Paz

Cavallerescamente

La Cancelleria dell'Ordine


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 03-10-2004
Cod. di rif: 1648
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Laboratorio del 2 Ottobre 2004-
Commenti:
Sabato 2 Ottobre si è tenuta in Bologna un'altra sessione dei Laboratori d'Eleganza. Ringraziamo coloro che sono intervenuti da altre città, praticamente la quasi totalità dei presenti.
Ringraziamo Dante De paz, ospite e guida, apparso in una forma splendida.
Ringraziamo Salvatore Ambrosi, che ha lasciato Napoli solo per poter parlare della sua arte ad un piccolo gruppo di ricercatori.
La prossima edizione avrà luogo in Dicembre. La data ed il programma preciso verranno segnalati tempestivamente nell'area Eventi appena conocordati in modo definitivo.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 04-10-2004
Cod. di rif: 1650
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Porta dell'Abbigliamento - Verbale della fondazione
Commenti:
Inesauribili Cavalieri, impagabili Visitatori,
dopo una lunga attesa, pubblichiamo il verbale del Congresso di Fondazione della Guardiania di Porta dell'Abbigliamento, che corredato da immagini verrà domani inserito negli Atti e Fatti della relativa pagina nella colonna degli Eventi.

CAVALLERESCO ORDINE DEI GUARDIANI DELLE NOVE PORTE
PORTA DELL’ABBIGLIAMENTO
Congresso di Fondazione
Venezia - Hotel Ala - 23 luglio 2004

____________________________

Sono presenti: Giancarlo Maresca (Gran Maestro)Augusto Micheli (Socio Decano); Dante De Paz; Franco Forni; Valerio Maria Barone; Tommaso Carrara; Adamo De Togni; Gianni Pretto; Alberto Longo; Massimiliano Mocchia di Coggiola; Valerio Monaco; Federico Pensa; Andrea Rizzoli; Riccardo Tomasutti; Alessandro Vecchiato; Gabriele Vesentini. Dovrebbe mancare un nominativo e preghiamo l’interessato di segnalarlo egli stesso, essendo sfuggito al verbalizzante.

_____________________________

La saletta del graziosissimo Hotel Ala è piccola, ma ben attrezzata e arredata. La temperatura esterna è terrificante ed occorrono generose dosi di champagne e di aria condizionata per rilassarsi e disporsi adeguatamente ai lavori. Alle ore 17, dopo un brindisi di benvenuto e non prima di aver acceso il suo sigaro, il Gran Maestro prende la parole e introduce l’argomento della riunione con una lunga prolusione.
La Porta dell’Abbigliamento dovrà rappresentare un unicum, un universo autonomo. Anche le altre Porte lo sono o lo saranno, ma in questa materia il Cavalleresco Ordine ha delle particolari responsabilità, in quanto depositario di una tradizione e di una fiducia consolidatasi negli anni. Anche se, ad esempio negli Stati Uniti, esistono altri siti dedicati all’abbigliamento maschile, in genere questo mondo è troppo ricco, troppo appetitoso per sfuggire alle tentazioni del compromesso e del commercio. E’ nostra intenzione affrontare invece l’argomento ad un’altezza di toni e con una profondità di analisi quale esso non ha mai conosciuto nell’era dell’impero mediatico. Già allo stato attuale il lavoro svolto non conosce concorrenza ed è lecito pensare che gli occhi di molti, da molte nazioni, saranno puntati su questa Porta. Per questo motivo è fondamentale dedicarvi il meglio delle energie che saremo in grado di raggruppare, sia quelle dei Soci che quelle di Simpatizzanti interessati.
Viene comunicato che ai sensi del Titolo XIII dello Statuto dell’Ordine, il Gran Consiglio ha deliberato l’istituzione della Guardiania di porta dell’Abbigliamento e nominato Dante De Paz quale suo Rettore. Sarà suo compito nominare un Vice Rettore ed i Redattori, che a insindacabile suo giudizio saranno scelti per la qualità, competenza e volontà, anche tra soggetti esterni all’associazione.
Sul piano concettuale la Porta dovrebbe articolarsi su quattro registri, che da un punto di vista simbolico possono essere così descritti:
1. il Libro, che rappresenta la sacralità e l’organicità del sapere;
2. la Biblioteca, che riproduce la molteplicità e l’organizzazione;
3. il Monumento, che riporta alla fermezza, alla stabilità e visibilità;
4. la Rivista, che ricorda la flessibilità, l’attualità, la costanza del lavoro.
Sul piano pratico, il programma va definito in corso d’opera, ma secondo una prima idea di massima esso dovrebbe presentare almeno le seguenti aree indipendenti:
1. Una Biblioteca che raccolga una selezione di libri che una volta messi insieme assumeranno una diversa valenza, rappresentando un’esegesi della storia dell’abbigliamento, una dimostrazione dell’interesse che la materia ha suscitato nei tempi, una testimonianza storica e di costume, un’eredità di sapere tramandataci da altri ricercatori. La Biblioteca riporterà in scansione la copertina del libro nella principale edizione e alcuni brani che ne facciano intendere lo stile.
2. Un Florilegio che riporti gli articoli significativi sulla materia.
3. Un Dizionario Illustrato che contribuisca alla creazione di un linguaggio comune.
4. Un’ Area Storica suddivisa per epoche e tracce stilistiche.
5. Una sezione sul Classico Internazionale, concetto nato internamente all’Ordine.
6. Una produzione periodica di “Figurini” che inquadrino i concetti senza l’uso delle parole. E’ fondamentale l’uso del disegno, che rispetto alla fotografia ha il vantaggio di essere una proposta che ciascuno vede a suo modo, mentre la foto impegna alla violenza dell’imitazione, inaccettabile per l’uomo di gusto.
7. Una vasta sezione dedicata ai materiali: tessuti, pellami etc.
Viene poi data un ampia descrizione di quanto ci si propone di realizzare attraverso il “Figurino”. La fotografia non lascia spazio alla fantasia, mentre il “Figurino”, rappresentando una situazione, permette al lettore di diventare egli stesso soggetto, immaginandosi come meglio crede. Il signor Mocchia, che in qualità di artista dovrebbe creare il “Figurino”, fa presente che noi siamo abituati ad esempi ancorati ad un periodo artistico e che al giorno d’oggi quello stile risulterebbe datato. Occorre quindi studiare una soluzione nuova. Il Gran Maestro replica che la cosa importante è il contesto e a ben vedere i migliori figurini si ricordano tanto per l’atmosfera che per i capi illustrati. Si tratterà quindi di sviluppare una regia adeguata e di individuare il vero nerbo dell’attualità, quello teso e sonoro. Non avrebbe senso un figurino lezioso o teso ad un mero recupero. De Paz aggiunge che occorrerebbe anche produrre, per alcuni capi fondamentali, dei disegni tecnici in grado di essere letti dai maestri artigiani, perché possano riprodurli a richiesta del cliente coi materiali e le modifiche che ciascuno vedrà opportune.
Nel Dizionario, si cercherà di proporre non solo un’elencazione alfabetica, ma anche una tavola analogica con dei disegni stilizzati della parte anteriore e posteriore di giacche, camicie etc. Quando il lettore posizionerà il cursore del PC sul manichino, apparirà la denominazione della parte indicata, nonché gli scritti e le immagini ad essa correlati. Questa funzione è naturalmente suscettibile di ulteriori implementazioni.
Pensando all’enorme mole di materiale già prodotto e a quella che si andrà a produrre nelle pagine fisse e nelle aree interattive, i Cavalieri Forni e Pensa, dopo un dotto intervento del prof. Barone, suggeriscono di creare un database nel quale raggruppare tutte le informazioni. Il database é una collezione di dati gestita e organizzata da un software che consenta di accedere concettualmente ai dati, vedendone solo la loro rappresentazione logica. In questo modo il problema verrebbe risolto alla radice, preservando nel contempo la “memoria storica” di quanto è stato esposto nel sito. Immaginando di partire dal Dizionario, puntando sul disegno di un abito; il lettore potrà vedere tutto quello che è stato detto su vestito oppure scendere nel dettaglio a vari livelli. Vestito -> Giacca - Pantalone - Gilet -> Fodera - Stoffa - Bottoni -> Cotone - Lino - Lana -> Tweed - Flanella - Tropical e così via fino all’elemento primario. Questa soluzione è però costosa e si dovrà verificare la praticabilità e razionalizzare l’intervento sin dall’inizio.

Il Cavaliere De Paz ringrazia per la carica conferitagli e ne accetta le responsabilità. Inizia il suo intervento esprimendo qualche perplessità sulla Biblioteca, che potrebbe dare la sensazione che la conoscenza si trovi nei libri e non nella pratica, nell’entusiasmo, nell’esperienza, nell’analisi individuale, negli errori e negli sforzi. Molti testi sono semplici raccolte di pareri altrui, di episodi o immagini che possono spingere all’imitazione più che alla ricerca. Riconosce l’importanza del Documento come elaborazione di un tema, ma Il libro, sostiene, debbono essere i Cavalieri stessi. A lui si associa il Cavaliere Micheli che sostiene che l’eleganza deve portare l’uomo dentro la propria individualità ed estrarne lo Stile.
Di diverso avviso si mostra il Cavaliere Carrara, che afferma che, il libro, se è vero che ha un peso relativo, ha pur sempre una sua ragione d’essere, un contenuto che a volte si rivela importante col passare del tempo. E’ poi di una certa importanza sapere cosa ci sia in circolazione, quali le tendenze del metaabbigliamento, cioè dell’abbigliamento discusso e non indossato.
Il Cavaliere Monaco ritiene che il libro debba essere sfogliato e fatto proprio non solo nell’ambito della Tradizione e della Norma, ma anche con l’intervento del gusto personale. In tal modo esso ricopre un ruolo subalterno a quello del lettore. Secondo il modo con cui esso ne fruisce, può suggerire qualcosa che non dice e non contiene e in tal modo essere veicolo di originalità e non di appiattimento.
Perché si parta col piede giusto, il Gran Maestro propone una distinzione tra integralismo ed estremismo. Il primo ama dettare regole e interviene sulla sfera altrui con obblighi e divieti. E’ padre dell’intolleranza e nel migliore dei casi finisce per non generare altro che cose inutili come i consigli e dannose come i giudizi. L’estremismo è invece fratello della passione sincera e come tale spinge in avanti, supera i limiti, genera l’entusiasmo della ricerca individuale e non la passività dell’obbedienza ad una norma comune. Storicamente, aggiunge, nel sito si è rivelato un costante interesse per i libri e le riviste sull’abbigliamento. Messi insieme, questi supporti assumono un altro significato. L’importante è dare loro la giusta collocazione, affinché l’autorità resti al Sapere più che al Sapiente. Dello stesso avviso è il Cavaliere Barone che distingue tra libri divulgativi, libri classici (tipo anni ’30) e libri tecnici. Negli ultimi due casi non c’è pericolo di contaminazione.
Con brevi interventi, quasi tutti fanno sentire la propria voce e danno il proprio contributo, ma la discussione si mantiene costantemente lungo il filo conduttore impostato con la relazione iniziale. Particolarmente brillanti le frecciate del decano cavaliere Micheli, che ogni tanto fa precipitare nella sala qualche pesantissimo parere.
Il Cavaliere Forni ricorda l’importanza degli accessori (occhiali, gemelli, pelletteria ed altro) ed auspica un ripristino, in forma rinnovata e potente, del Fondaco delle Spezie Rare.
Il Gran Maestro, ringraziati i presenti, chiude i lavori intorno alle ore 20.00 ed invita solennemente a rispettare il programma, proseguendo con gli esercizi di masticazione e deglutizione previsti presso il Ristorante agli Alboretti.

Venezia, 23 luglio 2004
La Cancelleria dell'Ordine








-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 01-12-2004
Cod. di rif: 1800
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Nuova bottega sotto il Portico dei Maestri
Commenti:
Egregi Visitatori,
proprio mentre si svolgono queste impreviste "giornate del cappello", in cui se ne parla parecchio, possiamo annunciare che è stata aperta una nuova pagina del Portico dei Maestri, dedicata alla Cappelleria Melegari. La scheda ed il bel materiale fotografico, in cui si vede la nascita di un notevole cappello a pelo lungo, sono a cura del Cavaliere Giona Valerio Granata. Lo ringraziamo per l'ottimo lavoro ed esortiamo altri volenterosi a raccogliere materiale interessante per il Portico, da qualsiasi paese ed in qualsiasi lingua, previa consultazione con la sede magistrale.

Presto verrà pubblicata nel Portico anche una scheda dedicata al Maestro Giovanni Celentano, unico sarto che si fregi della patente di Fornitore dell'Ordine. I testi ed i materiali illustrativi sono stati raccolti da Italo Borrello, nostro primo Prefetto per la Provincia di Roma.

Cavallereschi saluti.
La Cancelleria dell'Ordine


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 02-12-2004
Cod. di rif: 1808
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Cavalieri e Visitatori
Commenti:
Egregio signor Tarulli,
in nome della precisione che regge questa struttura, dobbiamo precisare che l'architetto Catalano non è (ancora) nostro Socio. Questo non vuol dire che egli non sia Cavaliere, perché noi non trasformiamo le persone e non attribuiamo titoli, ma riconosciamo coloro che dimostrano le quattro doti. Non vogliamo sminuire il nostro illustre ed apprezzato contribuente, né riprendere Lei. Poiché nel castello si usano chiamare Cavalieri coloro che fanno parte dell'Ordine, ci interessa però distinguere i membri dell'Associazione dagli ospiti. I primi sono fondatori e proprietari del castello e per questo determinano e si impongono quelle semplici regole delle quali gli altri, finché non intervengano, possono disinteressarsi.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 30-03-2005
Cod. di rif: 1920
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Scene da un Laboratorio
Commenti:
Inesplicabili Cavalieri e Visitatori tutti,
alla pagina Atti e Fatti, nel menu della sezione Eventi dedicata ai Laboratori d'Eleganza, sono state inserite le Scene dell'ultimo appuntamento. Le splendide foto sono opera del Maestro fotografo e nostro Socio Gianluca Ardizzoni da Cento (FE). I filmati, che hanno dato qualche problema di implementazione, sono stati realizzati dallo Scudiero Tommaso Carrara. Ringraziamo entrambe per la collaborazione, che contiamo si ripeta in occasione del prossimo rendez-vous.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 02-04-2005
Cod. di rif: 1923
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Marigliano a Roma - Martedì prossimo
Commenti:
Il Maestro Giovanni Marigliano, di cui si può leggere una scheda nel Portico dei Maestri, segnala che Martedì 5 Aprile, dalle ore 11.00 alle 18.00, riceverà amici e appassionati presso l'Hotel Flora di Roma, in Via Veneto. Confortati dai commenti favorevoli di alcuni Cavalieri e Visitatori che hanno frequentato questi appuntamenti, dedicati alla cultura sartoriale napoletana e non solo al commercio, accogliamo con piacere la sua richiesta di comunicare la notizia a tutti gli interessati.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 09-04-2005
Cod. di rif: 1927
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Anonimato al gesso n. 1925
Commenti:
Egregio signore o gentile signora a firma Luca,
La ringraziamo per essere passato dai Visitatori silenziosi al numero di coloro che, coi loro interventi o domande, contribuiscono ad arricchire e giustificare il castello dell'Ordine. Chiunque può entrarvi, ma, perché non si passi da un'Accademia ad una Babele, si richiede l'assoluta identificabilità e reperibilità delle persone che vi intervengano. Quanto alla prima, il Suo gesso n. 1925 nella Porta dell'abbigliamento riporta solo un nome e non il cognome. Nella nostra fortezza si lavora a progetti ed argomenti molto delicati, che impongono scelte di certezza e sicurezza. Dovrà comunque dichiarare nella stessa sede le generalità complete, come espressamente richiesto nell'introduzione all'area da Lei utilizzata ed in tutte le zone interattive del castello. Questa meticolosa lotta all'anonimato è indispensabile a mantenere lo stile che distingue la nostra opera, rigorosamente fondata sulla dignità. Diversamente, entro sette giorni saremo costretti a rimuovere il testo.

Quanto alle informazioini che Lei cerca sull'Ordine, non è questa la sede per rispondere. Qualora il Suo interesse sia sincero, scriva a queto indirizzo o a quello del Gran Maestro, ma ancor prima si ambienti meglio nell'atmosfera.

Cordiali, cavallereschi saluti


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 09-01-2006
Cod. di rif: 2301
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Laboratorio d'Eleganza
Commenti:
La stagione 2006 di eventi cavallereschi inizia con la sessione finale del lungo ciclo di Laboratori d'Eleganza tenutisi a Bologna presso l'old shop di Dante De Paz. Questo il Programma.

LABORATORIO D'ELEGANZA
18 Gennaio 2006 - Ore 12.30 - 16.00
presso De Paz, Via Ugo Bassi n. 4/D

PROGRAMMA

LA CONSEGNA DELL'ABITO. COSA GUARDARE?
CONSERVAZIONE, MANUTENZIONE E GESTIONE DEI CAPI.
INTERVENTO DEL G.M. SULLA TRIPARTIZIONE STILISTICA
CONCLUSIONI DEL RETTORE DOPO 3 ANNI DI LABORATORI A BOLOGNA

Con questo appuntamento del 18 Gennaio p.v. si chiude un ciclo di Laboratori bolognesi iniziato il 12 Marzo del 2003, intervallato da sessioni di ricerca in campo tessile nel biellese ed in Scozia. Dopo le prime sessioni sulla scelta dei materiali, siamo passati insieme ai maestri Solito ad affrontare le tecniche specifiche e gli aspetti stilistici distintivi della sartoria napoletana. Nell’ultimo anno, una giacca è stata parzialmente costruita proprio davanti agli occhi dei convenuti, mostrando loro alcuni segreti che potessero accrescere lo specifico bagaglio del cliente di sartoria. La domanda cui abbiamo voluto rispondere era: cosa sapere, cosa chiedere, cosa evitare, per indirizzare il sarto verso ciò che vogliamo. Intanto, si approfondivano dettagli di lavorazione e di linea la cui conoscenza fosse utile ad una committenza matura. Ora la giacca, un doppiopetto di grisaglia di cui abbiamo visto molte fasi della lavorazione, si avvia alla fase finale: la consegna. Il capo verrà presentato completamente chiuso e stirato, sicché sarà tempo di porsi gli ultimi quesiti: dove guardare quando si ritira l’abito? Cosa si potrà e/o dovrà correggere? Quali caratteristiche devono essere considerate come in estetismi? Quali tra questi possono essere considerati degli errori e quali sono i più gravi?

(Nel Programma, che oggi verrà pubblicato nella sezione Eventi, in questo punto figureranno due immagini, riprese durante la messa a punto della giacca e dei pantaloni)

Nelle foto vedete l'ultima prova dei pantaloni e del doppiopetto che abbiamo visto costruire e sentito commentare nei vari passaggi costruttivi. Ora che l’abito è pronto per entrare nel nostro guardaroba, affronteremo anche il problema della conservazione, manutenzione e in generale della gestione negli anni dei capi di sartoria. Quale patrimonio genetico e quali accorgimenti allungano la loro vita e quali accidenti la accorciano? Come intervenire? In questi campi è difficile dire una parola definitiva, ma cercheremo di trovare i terreni più solidi e le risposte più coerenti, insieme al maestro Domenico Pirozzi. La stessa attenzione che si porrà alla giacca si dedicherà ai pantaloni, anche in vista del nuovo ciclo napoletano di Laboratori. Quest’anno i pantaloni saranno infatti protagonisti di ben due incontri, dedicati rispettivamente al filone classico ed alle vene innovative. In seguito alla tripartizione degli stili sartoriali secondo gli ordini architettonici classici, proposta nel taccuino dell’Abbigliamento (Appunti nn. 2208, 2209, 2210 nel Taccuino e Gessi nn. 2285, 2291 e 2298 della Lavagna), il Gran Maestro dedicherà qualche minuto al commento di questa teoria. Si parlerà quindi del gioco dei volumi, delle forze, del rapporto tra le parti strutturali e decorative. La costruzione di un corredo intuitivo di questo tipo non serve a stilare gerarchie, ma a favorire in ciascuno la conoscenza delle cifre segrete dei propri stessi gusti, senza conoscere le quali si vaga sempre nel buio. Il Rettore concluderà con un discorso sui risultati di questi tre ultimi anni e sui programmi della Porta dell’Abbigliamento, raccogliendo anche suggerimenti e commenti tra gli intervenuti.

La Cancelleria dell'Ordine



-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 05-02-2006
Cod. di rif: 2347
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Laboratori d'Eleganza - Si ricomincia a Napoli
Commenti:
LABORATORI D'ELEGANZA

IL GILET
Mercoledì 22 Febbraio, dalle ore 18.00 alle 21.00
presso E. MARINELLA - Napoli, Piazza Vittoria n. 282

Sin dalla fine degli anni ‘60 il panciotto sconta una condanna per “tentato invecchiamento”. Le leggi in forza delle quali fu ritenuto colpevole stanno però cambiando e quindi il Nostro potrebbe tornare in circolazione. Passeggiando in giacca e cravatta, già ci si accorge che qualcuno osserva quegli arnesi come non li riconoscesse. Il rigore della tenuta cittadina comincia a sembrare ingombrante, forse perché il suo significato etico ed estetico suona come un rimprovero per gli approssimativi dell’uno e dell’altro campo. Molti uomini che durante il giorno hanno lavorato in abito completo, prima di uscire con la ragazza o con gli amici vanno a cambiarsi, per non sentirsi fuori luogo. La sera, che una volta esigeva un tributo formale, impone oggi di mimetizzarsi con un’umanità che offre la sua cittadinanza solo ai giovani. Qualora il passaporto vi fosse stato ritirato per raggiunti limiti di età, si può chiedere di rientrare grazie all’autocertificazione. Bastano un paio di sneaker e occhiali da sole a mezzanotte per dichiararsi automaticamente, se non giovani, giovanili. La concentrazione di ogni concepibile virtù nella stagione del rigoglio fisico e nella sua esibizione ha un’origine facilmente rintracciabile. La disgregazione dei nuclei stabili, il ridursi dei cicli vitali di ogni realtà umana, dall’azienda alla famiglia, ha fatto in modo che si ritenga più affidabile una forza capace di adattarsi che una orientata a custodire. Il linguaggio dell’abbigliamento si è adeguato al moltiplicarsi di molecole libere in cerca di aggregazione: giovani veri e di ritorno, single e sposati a regime ridotto. Poiché a dichiarare una posizione morale ed estetica basta una camicia abbottonata ai polsi, il gilet non fa più la differenza di una volta. Se giacca e cravatta già destano stupore o disappunto, il gilet tende sempre meno ad apparire overdressed. Chi è in guerra comunque, tanto vale aggiunga un fucile. E la guerra non è necessaria, in quanto del gilet si possono utilizzare gli “archetipi leggeri”, quelli che evocano l’aria aperta e non il paterfamilias. Il gilet rappresenta un punto focale. La sua linea si integra con il tutto, ma lo domina distribuendo compiti e valori alle sue truppe. Ma come accade a qualsiasi leader, il gilet deve rispondere ad una disciplina, anche se non è la stessa che impone agli altri. Ne investigheremo origini e principi e, insieme al maestro Domenico Pirozzi, anche trucchi e tecniche costruttive.
(G.Maresca)

IL CAVALLERESCO ORDINE

INSIEME A :

E. Marinella – Eleganza e cultura napoletana
Taverna Penta – Caseificio in Pontecagnano
Cantine Farro - Vini dei Campi Flegrei

abbinerà al tema principale:

IL GILET
perché andò via, perché ritorna

anche il primo di tre incontri caseari:

PRIMA, DURANTE, DOPO E POI DI NUOVO
irresistibile mozzarella: lo stile salernitano

___________________________

E’ possibile resistere ad una fetta di mozzarella prima di sedersi a tavola? Sensuale principessa della mensa, la mozzarella è l’antipasto perfetto, ma la si gradisce in qualsiasi momento. Del resto, quanti altri alimenti raggiungono una così pura concentrazione di assoluto piacere? Ma quanto dura una mozzarella, come si conserva che differenza c’è tra il prodotto industriale e quello artigianale, tra quelle del bacino aversano e quelle del salernitano? Non tutti sanno che la migliore mozzarella non solo si mantiene bene alcuni giorni, ma migliora sensibilmente per ventiquattro ore e più. Insomma, ci potrebbero essere delle sorprese dietro le risposte a quegli interrogativi e cominceremo a cercarle grazie a due veri personaggi. 1) Il dr. Alberto Morese. Rappresenta una famiglia che vanta quattro generazioni nel settore ed insieme al nipote Giuseppe gestisce il caseificio Taverna Penta di S.Antonio (Pontecagnano). Questa ditta fornisce tavole private e ristoranti di tutta Italia ed è tra lei poche che lavorino il latte prodotto da allevamenti propri. La loro tenuta si estende per 120 ettari, ma la loro cultura è ancora più vasta. 2) Il prof. Luigi Zicarelli. Ordinario di Allevamento del Bufalo presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli, è forse il massimo esperto al mondo nel settore. Un luminare in grado di avviare un allevamento in Brasile, quanto di rendere impedibile una serata a Napoli. Con la sua Falanghina ed il Piedirosso, interverrà anche Michele Farro, delle omonime cantine, gagliardo rappresentante dell’enologia dei Campi Flegrei.

Nella sezione Eventi verrà presto dedicata un'area al nuovo ciclo partenopeo



-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 15-02-2006
Cod. di rif: 2355
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Laboratori d'Eleganza - Novità
Commenti:
Arditi Visitatori,
nell'area Eventi è stata pubblicata una sezione dedicata al nuovo ciclo partenopeo dei Laboratori d'Eleganza, con il Programma dettagliato dell'evento ed un'appendice illustrata e commentata sull'argomento cui è dedicata la prima sessione del prossimo mercoledì 22 Febbraio: il Gilet.

Verranno esposti, oltre ad un "campionario" realizzato per l'occasione da Domenico Pirozzi, anche cinque gilet inglesi di varie epoche, provenienti da collezionisti privati. Dovrebbe essere presente, tra gli altri appassionati del vestire maschile, anche un vero vessillifero del panciotto come Renzo Arbore, che lo stesso Maurizio Marinella ha caldamente pregato di intervenire.

Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 10-05-2006
Cod. di rif: 2447
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Eventi cavallereschi a Milano
Commenti:
Egregi Visitatori,
come i Soci ed i Simpatizzanti già sanno dalle recenti comunicazioni, il 19 Maggio p.v. si terrà in Milano una piccola batteria di eventi cavallereschi, che culminerà nell'Adunanza Provinciale Annuale. Prima che i Cavalieri si ritirino per le attività strettamente sociali, si celebreranno in contemporanea due appuntamenti. Il primo è dedicato a coltelli e taglienti (quindi all'Azione) e l'altro legato all'Abbigliamento e segnatamente alle calzature.

Dalle 18.30 alle 20.30,
in Via Vincenzo Monti n. 44,
presso l'antica Stivaleria Savoia,
il Cavalleresco Ordine presenta

OLIO DI GOMITO
Tanti sistemi, un solo concetto

sessione di lustratura in cui gli intervenuti potranno far lucidare le proprie scarpe al professionista Manuel. Sarà interessante osservare e commentare la sua tecnica.

Sono invitati tutti gli appassionati, senza alcun costo o formalità, se non la richiesta di intervenire in giacca e cravatta.

Maggiori ragguagli nell'area Eventi.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 28-05-2006
Cod. di rif: 2475
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto:
Commenti:
Egregi Visitatori,
nella pagina Eventi è stato pubblicato il Programma del nostro prossimo Laboratorio d'Eleganza. L'argomento è:

PANTALONI E PANTALONAI
Un prodotto così appariscente
Un artigianato così nascosto

Mercoledì 7 Giugno - ore 18 / 21
Show Room di Marinella in Napoli

Cavallereschi saluti
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 28-08-2006
Cod. di rif: 2561
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Alto Grado
Commenti:
Inattaccabili Cavalieri,
la nostra Prefettura friulana comunica che Thomas e Ully Soyer hanno predisposto nel loro albergo, il Savoy di Grado, un week-end dedicato all'artigianato tessile partenopeo. Saranno presenti di persona nomi a noi ben noti e graditi: Gabriella de L'Ero, Gennaro Solito e Maurizio Marinella. Come a dire camiceria, sartoria e cravatta. Poiché saranno presenti parecchi dei nostri, l'evento ha assunto una rilevanza cavalleresca e pertanto riteniamo di comunicarlo a tutto il corpo sociale, ai Simpatizzanti ed ai Visitatori di questa Lavagna sull'abbigliamento maschile. A parte l'incontro coi Maestri del su-misura napoletano, la sera del Venerdì 8 Settembre si terrà una cena riservata a Cavalieri e Scudieri, con un programma di notevole spessore. Chiusi i lavori, alle ore 20.00 una barca ci porterà su un'isola antistante la cittadina, dove è presumibile che il Grado diventi piuttosto ... alcolico. In un "casone", costruzione caratteristica della zona, si terrà infatti un buffet ad alto contenuto gastronomico ed enologico insieme ai Maestri relatori ed al Gran Maestro. Mai siamo stati men che entusiasti del tenore e della cura degli incontri friulani, ma in questa occasione i motivi di interesse sono particolarmente numerosi e su tutti il piacere di incontrarsi in un'atmosfera assolutamente originale. Per l'evento cavalleresco, il numero dei posti disponibili è limitato dal carattere privato dell'ospitalità. Per l'incontro con gli artigiani, invece, sono invitati tutti gli appassionati.

Hotel Savoy
Venerdì 8 Settembre 2006 ore 15.00 - 2000
Sabato 9 Settembre 2006 ore 09.00 - 16.30

Via Carducci, 33 - Grado
Telefono: 0431.897111

Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 18-11-2006
Cod. di rif: 2699
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Warning - Al sig. Caprari
Commenti:
Egregio signor Caprari,
le norme del sito prevedono che l'indirizzo dichiarato sia attivo. Poiché quello che utilizza risulta costantemente irraggiungibile, La preghiamo di rimediare. Diversamente, tutti i Suoi contributi dovranno essere rimossi.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine
________

- These recipients of your message have been processed by the mail server:
caprari.alessandro@tiscali.it; Failed; 5.2.2 (mailbox full)

Remote MTA mail-mx-1.tiscali.it: SMTP diagnostic: 552 RCPT TO: Mailbox disk quota exceeded


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 02-12-2006
Cod. di rif: 2761
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Indirizzo fasullo - Al Visitatore firmatosi A. Rosso
Commenti:
Egregio signor Rosso,
le procedure del castello esigono che i contributi siano nominativi e provengano da indirizzi raggiungibili. Il recapito che ha dichiarato risulta invece inesistente, sicché il Suo gesso verrà rimosso entro qualche giorno. Qualora si fosse trattato di un errore potrà intervenire nuovamente, purché da una casella attiva.
Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 21-03-2007
Cod. di rif: 2983
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: TRAME SEGRETE - II Sessione - LE MEZZE STAGIONI
Commenti:
La Prefettura Cavalleresca di Bologna invita ricercatori ed appassionati alla seconda sessione di studi tessili del ciclo

TRAME SEGRETE
Il Linguaggio dei tesuti

Nella prima riunione, tenutasi nel Dicembre scorso a Roma, il Gran Maestro Giancarlo Maresca, il Rettore Dante De Paz e il Cavaliere Sergio De Angelis dell'antica drapperia SART, introdussero l'argomento tessuti dal punto di vista tecnico. Si descrissero i principali assi lungo i quali si sviluppa la fantasiosa geografia dei tessuti, in modo da fornire ai ricercatori un sistema di riferimento per la valutazione della qualità e delle attitudini delle stoffe maschili. L'interesse che nella Porta dell'Abbigliamento ha destato il problema di trasferire nel guardaroba le sensazioni ridestate dall'incipiente primavera, spinge l'Ordine a convocare una seconda sessione del ciclo sull'argomento:

MEZZE STAGIONI
Dal passeggio allo shopping

Ecco la breve introduzione programmatica che ne traccia il Gran Maestro:

Nelle mezze stagioni, la possibilità di uscire senza soprabito, le condizioni di luce e di temperatura che per brevi momenti giungono alla perfezione, invogliano l'uomo di gusto a fare quattro passi senza una meta precisa. Prezioso è tutto ciò che contribuisce a conservare ed accrescere questo patrimonio di libertà, compreso il giusto tessuto. Preziose le sensazioni offerte dal vecchio gioco di sfoggiare un bell'abito o un nuovo cappello, purché si resista un attimo alle luci artificiali delle vetrine per ascoltare il suggerimento dei cicli naturali. La perdita della capacità di astrarsi anche per un po' dai desideri e dagli imperativi materiali è solo uno dei motivi della diminuita percezione dei cicli stagionali. Si dice che non ci siano più le mezze stagioni. Ma poiché in qualche modo è l'uomo che le creava, nel momento in cui le disegnava col cambiamento nei colori, a tavola, negli orari, la mancanza della primavera potrebbe essere una mancanza di uomini. Se queste considerazioni sono provocatorie è nella misura in cui intendono far riflettere sulla dignità, responsabilità ed importanza del gesto estetico in un momento di assoluta prevalenza di quello economico. Di fronte all'assolutismo mercantile che si infiltra in tutti i settori, forse non siamo noi che ci interessiamo alla differenza tra le flanelle ed i gabardine i più esagerati. Mantenere uno spazio ed un tempo riservati alla pura contemplazione, all'ascolto più che all'acquisto, significa salvaguardare ed affinare quella sensibilità che permette di avvertire mutamenti su molti piani. Rispettosi dei nostri limiti, resteremo su quello dei tessuti.
G.M.

L'appuntamento è per Venerdì 30 marzo 2007, alle ore 18.00, presso la ditta De Paz in via Ugo Bassi, 4/d - Bologna

Gli interessati sono tutti graditi, anzi attesi, a prescindere dalla loro appartenenza all'Ordine. Giacca e cravatta saranno l'unico biglietto richiesto. Non è prevista infatti alcuna quota, ma chiediamo di volersi cortesemente accreditare in anticipo presso la nostra Cancelleria, all'indirizzo che figura nell'intestazione.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 16-06-2007
Cod. di rif: 3216
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: 29 Giugno 2007 - DRESS CODE
Commenti:
29 GIUGNO 2007
dalle ore 18.00 alle ore 20.00
presso la LONDON HOUSE
in Via Filangieri n. 26 - Napoli

IL CAVALLERESCO ORDINE DEI
GUARDIANI DELLE NOVE PORTE

in collaborazione con

LONDON HOUSE
di Mariano Rubinacci
Napoli

presenta ed invita appassionati e ricercatori
alla prima sessione di un nuovo ciclo dei

LABORATORI D’ELEGANZA

dal titolo

DRESS CODE
La Regola e il Genio

Nel suo incessante studio del vestire maschile, l'Ordine ha sempre voluto privilegiare la ricerca delle origini e dei significati. La letteratura sull’argomento è già satura di pareri emanati in forma di decreti e le cose peggiorano man mano che si pensi ai periodici o addirittura alla televisione. In questi ambienti, se si parla di abbigliamento maschile, è solo per annunciare con tono ispirato che la tal cosa è giusta e quell’altra è sbagliata, che il Caio veste bene e Tizio è fuori moda, che la cravatta ICS o il negozio IPSILON sono “il meglio”, triste parola d’ordine di una cultura che decade dall’arte della scelta al dogma delle classifiche, dalla sottile percezione qualitativa a una spiccia misurazione quantitativa. Invece di enunciare che nella tale occasione ci si veste in blu, il Cavalleresco Ordine ha sempre preferito investigare su cosa il blu significhi, come cambi il suo significato con le diverse fogge, quali note suoni secondo le diverse stagioni, da dove venga tutto questo.

Questa volta, la prima, affronteremo il tema del DRESS CODE, ovvero dei principi generali e speciali dell'abbigliamento maschile. Anche se abusato è un argomento scottante, perché costringe a trattare verbalmente di codici che verbali non sono. Tra la norma vista in azione e quella codificata per iscritto c’è la differenza che passa tra l’animale vivo nella foresta e quello impagliato nel museo di scienze naturali. Anche quest’ultimo ha i suoi compiti, ma occorre sapere e far sapere una volta per tutte che la scienza che di una tigre studia i tessuti non è la stessa che ne osserva il comportamento. Che una cosa è andare a mare per tuffarsi di persona, altra immergervi una provetta per analizzarne le acque. In altri campi distinguiamo l’artista dal critico, mentre nell’arte del vestire si gioca ancora tutti nella stessa divisione. Una simile confusione non è un pericolo per la stampa, che può e deve cambiare idea e lo fa sempre con maggior frequenza, ma lo è eccome per quanti guardino a questa materia come un mondo organico e quindi cerchino di interpretarlo con un pensiero coerente. Se la coerenza è l’inizio della scienza, sua sorella la rigidità è la fine del piacere. Tra braci e padelle alquanto pericolose, ci gioveremo di chi cucina queste patate bollenti da molti anni ed ha dato prova di conoscere molto bene tutte le ricette.

Per la prima volta in settanta anni si convoca un evento in un luogo riservato e schivo, come del resto è il suo nume. Nato da una dinastia concretamente impegnata nel coltivare l'arte di vivere, che è poi quella di scegliere, Mariano Rubinacci eredita un gusto i cui confini restano ancora inesplorati. Pur non essendo sarto, gli compete il titolo di Maestro per i meriti estetici e il suo tipo di approccio al vestire, in cui è un autentico caposcuola. Il 30 Giugno, cioè il giorno successivo, sua figlia si sposerà con una cerimonia di cui è facile immaginare l'impegno, se non i dettagli. Forse il Maestro non potrà stare con noi per tutto il tempo, ma certamente ce ne sarà a sufficienza per sondare il suo punto di vista, spesso imprevedibile. Chi parteciperà, si attenda idee forti e precise, espresse laconicamente. Mariano non imbocca mai i labirinti del compromesso, della compiacenza, della retorica. Conosce molto, tutto vede, poco parla.

L’origine dei codici e del loro potere non è nell’invadenza di qualche Solone da rubrica settimanale, ma nell’autorità della tradizione. Abbiamo già visto che la letteratura sull'argomento è prodiga di consigli, spesso emanati come imperativi. Proprio questa abbondanza di legislatori ci ha tenuti lontani da questo studio, privilegiando quello delle fonti e dell'analisi del linguaggio estetico. E' giunto il momento di confrontarsi su questo argomento, delicato nella misura in cui sembra reprimere quell'autonomia del singolo in cui risiede il fascino dell'avventura estetica. Ma è veramente così? Il dress-code soffoca l'individualità o semplicemente la sposta lì dove non tutti riescono a raggiungerla? E' possibile essere se stessi pur rispettando un palinsesto di regole? E se la legge è importante, non lo è ancora di più ciò che la giustifica, cioè il principio? La risposta a queste domande non sarà mai univoca, quindi non sarà mai esatta. E' già un buon motivo per cominciare a lavorarci su. I viaggi in cui non si rischi di perdersi non sono interessanti per l'Uomo di Gusto.

L’intervento di Rubinacci sarà appunto quello dell’Uomo di Gusto. Egli parlerà quindi da artista, ma non mancheranno i pareri della critica. Insieme cercheremo di tracciare un primo abbozzo in cui non si potranno ancora vedere dettagli, commi ed eccezioni di una codificazione secolare. Si cominceranno però a riconoscerne la presenza e intravedere il modo in cui essa salva chi pur contravvenendola la conosca e sanziona chi la ignori pur seguendola. E’ già comparsa, nella colonna degli eventi, un'area dedicata a questo appuntamento. Eccone il programma.

ARGOMENTI

LINGUAGGIO DELL’ABITO E LINGUAGGIO VERBALE
Perché la ricerca in materia abbia senso, termini come stile, moda, classe, fascino, eleganza, devono trovare un contenuto condiviso, anche se non definitivo.

L’ETA’ DELL’ELEGANZA
Nell’abbigliamento maschile, il concetto di dress-code non può disgiungersi da quello di Classico. Quando e dove nasce il Classico e cosa significa questa parola?

LA REGOLA E IL GENIO
Lo spirito della norma può essere rispettato disattendendola, non ignorandola. Nascosta tra le vette dei canoni, oltre i deserti dell’abitudine, c’è un’area di autonomia che per alcuni è angusta, per altri infinita.

RELATORI
Dante De Paz
Giancarlo Maresca
Mariano Rubinacci

COMUNICAZIONI
L’evento è totalmente a carico del Cavalleresco Ordine. Chi desideri ricevere il cartoncino dell'evento potrà richiederlo alla Cancelleria, ma la presente comunicazione vale comunque invito per tutti i Visitatori interessati. che dovranno comunque dichiarare il proprio intervento alla Cancelleria dell’Ordine cavalleresco.ordine@noveporte.it . Per chi provenga da altre città sono attive convenzioni alberghiere, di cui si possono chiedere le condizioni in Cancelleria. Farà caldo, ma è comunque richiesta giacca e cravatta. Si astengano quindi gli insofferenti, che in ogni caso non potrebbero intendere i piccoli eroismi, il rispetto di se stessi attraverso quello per gli altri e per gli antenati, in cui il Dress Code trova la sua parte positiva.


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 13-05-2008
Cod. di rif: 3797
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: DRESS CODE - Prossimi appuntamenti
Commenti:
La Prefettura Cavalleresca di Napoli
annuncia un incontro di DRESS CODE
presso le sale del Consorzio Primo Piano Italia
Palazzo Calabritto 1° Piano
Napoli - Piazza dei Martiri n. 30
23 Maggio 2008 - Ore 19.00

SCOPI e PREMESSE

Il Cavalleresco Ordine svolge in materia di abbigliamento un’opera unica per profondità e costanza. Il nostro scopo, sia negli incontri fisici che negli studi tenuti qui nel castello immaginario, non è solo quello di investigare su qualità e caratteristiche degli strumenti del vestire, quanto soprattutto giungere all’essenza del loro linguaggio, creando man mano una grammatica che ne spieghi armonie e dissonanze; un vocabolario che ne investighi significati ed etimologie; un’antologia che ne raccolga e custodisca i capolavori. Il tutto nella visione dell’abbigliamento come di una cultura organica, inserita da protagonista nel complesso gioco dell’evoluzione etica ed estetica dell’umanità.

Da qualche tempo le attività cavalleresche si sono arricchite di un nuovo ciclo, che abbiamo chiamato DRESS CODE. Mentre i Laboratori d’Eleganza, che vanno avanti ininterrottamente dal 2000, sono sempre stati dedicati ad un contatto di tipo pratico con materiali e capi, tecniche costruttive e qualità, artigiani ed aziende, le riunioni della serie Dress Code si svolgono su un piano squisitamente speculativo. Sono dedicate alla presentazione e discussione di teorie, sempre assolutamente innovative, che cercano di catturare e distillare l’essenza di cui sopra. Come arte, l’abbigliamento ha bisogno di una critica. Come scienza, di un metodo. La prima a sua volta, per poter giudicare e mettere in relazione i diversi fenomeni, richiede una visione storica. Il secondo deve porsi il problema delle condizioni della conoscenza, che parte da definizioni chiare e condivise. Ecco perché il DRESS CODE lavora principalmente su due piani: storico ed epistemologico.

Nell’importante sessione tenutasi a Roma il 9 Febbraio 2008, venivano gettate le basi di una riorganizzazione generale della recente storia dell’abbigliamento maschile alla luce del concetto di classico. Si risaliva alle sue origini, se ne tracciava per sommi capi la vita e se ne enunciava infine la morte come linguaggio. Le conseguenze di una visione così precisa ed originale sono consistenti, non solo relativamente al campo del vestire. Per mettere meglio a punto la teoria, darle ulteriore spessore e ampliarne l’uso, la ricerca cavalleresca continua e continuerà sempre. Ora ci tocca ora ripercorrere nel dettaglio le tappe dell’evoluzione del classico, utilizzando ingrandimenti che permettano man mano la visione di un maggior numero di dettagli.

Questo lavoro critico e storico inizierà con un incontro di DRESS CODE che si terrà a Bologna il 20 Settembre 2008. Per poter affrontare un materiale così vasto, abbiamo diviso la vicenda dell’Homo Elegans in due tappe. Nella prima occasione lo accompagneremo dalla sua affermazione, che convenzionalmente abbiamo datato 1890, sino al quinto decennio del XX secolo. Nella stessa occasione, verrà presentato un fascicolo delle Officine della Biblioteca Cavalleresca che raccoglierà il materiale teorico ed iconografico relativo alla Teoria Generale del Classico. Un altro appuntamento, la cui data e luogo verranno stabiliti in autunno, quando potremo fare un bilancio dell’avanzamento degli studi preparatori, si occuperà della seconda tranche, cioè dal 1961 alla perdita della supremazia, che sempre convenzionalmente abbiamo datato 1981.

Come abbiamo visto, alle esigenze della storia si affiancano quelle dell’epistemologia, che verificando l’esistenza di una vera conoscenza qualifica un approccio come scientifico. Il primo problema della scienza è quello delle definizioni. Ebbene, un incontro della serie DRESS CODE sulla definizione di Accessorio si terrà il 23 Maggio 2008 a Napoli, nelle sale di primo Piano Italia in Napoli, Piazza dei Martiri n. 30. Il luogo è quanto mai appropriato, visto che saremo letteralmente immersi negli articoli di alto lignaggio ideati e prodotti dalle case che fanno parte di questo piccolo consorzio dell’eccellenza, anzi dell’eccezionalità napoletana.

Si è sempre detto che il diavolo è nel dettaglio, che l’accessorio è la parte più qualificante dell’abbigliamento, che la cura del particolare distingue l’uomo elegante da quello ben vestito. Il Gran Maestro presenterà nell’occasione un’elaborazione dei principali concetti sull’argomento, proponendo delle definizioni estratte secondo il metodo cavalleresco. L’interesse e l’originalità del contesto porteranno certamente ad un’appassionata discussione, che andrà avanti per un paio di ore. Non c’è problema, ad un generoso vettovagliamento provvederanno i padroni di casa.

Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

NOTE
L'evento non prevede alcun costo ed è aperto a tutti gli appassionati, ma gli uomini dovranno intervenire in giacca e cravatta. Ovviamente i Cavalieri sono invitati d'ufficio e così è anche per i Simpatizzanti iscritti nel Registro. Anche i Visitatori non registrati potranno accreditarsi, indirizzando una prenotazione nominativa all'indirizzo della Cancelleria come risulta in alto







-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 25-05-2008
Cod. di rif: 3803
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Prolusione al III incontro di DRESS CODE: Accessori
Commenti:
Imperturbabili Cavalieri ed assidui Visitatori,
ecco qui di seguito il sommario verbale dell'intervento del Gran Maestro al III incontro di DRESS CODE, dedicato all'accessorio. Con eventuali aggiunte, verrà pubblicato nella relativa pagina nella colonna degli Eventi.

Cavallereschi saluti
La Cancelleria dell'Ordine

ACCESSORI
Nella critica del vestire, come in tutte le scienze e filosofie, le definizioni hanno un ruolo determinante. Senza una terminologia condivisa non esiste ricerca, in quanto ci si ritrova in una torre di Babele. Si finisce per discutere tra persone che dicono la stessa cosa in modo diverso, o si deve ricominciare ogni volta da lunghe precisazioni. Chi si accosti all’estetica con un certo metodo avverte la necessità di attribuire ad ogni parola un significato chiaro e definitivo. Ciò che accomuna tutte le definizioni è la loro natura di confine. Come strumenti di lavoro, risultano tanto più efficaci quanto meglio sintetizzano il limite di una categoria. Per tracciare questi steccati tra un gregge ed un altro, occorre osservare bene tutte le pecore, comprendere i tratti comuni alle diverse razze, perché solo così se ne potrà isolare una. Orbene, un oggetto accessorio non può che essere tale in rapporto ad una struttura portante. Non è difficile individuarla, perché le principali fogge canonizzate dalla tradizione dell’abbigliamento sono dette capi, un termine che rivela in modo inequivocabile la loro leadership. Possiamo quindi dire che nel linguaggio estetico i capi creino la frase principale e gli accessori le subordinate. La coniugazione dei predicati nelle seconde dipende dai modi e tempi della prima, ma nell’esprimere uno stile contano tutte allo stesso modo. Il problema non è del tutto risolto, perché resta da chiarire in qual modo distinguere i capi dagli accessori. Mi assumerò i rischi del caso, proponendo una definizione secca: i capi hanno le taglie, gli accessori no. I primi assumono un ruolo strutturale perché si adeguano al corpo, i secondi restano più fantasiosi ed astratti in quanto rispondono al gusto. Scarpe, camicie e calze sono capi, perché devono rispettare circonferenze, lunghezze e volumi fisici. Per loro la lunga storia del vestire ha individuato dei rapporti aurei detti taglie. Orologi, fazzoletti e portafogli sono accessori, perché le diversità nella dimensione rispondono ad esigenze che non hanno una relazione diretta con la corporatura. Anche se si possono realizzare in modo personalizzato, mancano di una coniugazione predefinita. E’ per questo che parliamo di “capo di biancheria” anche pensando ad indumenti che non appaiono all’esterno. La cravatta, con tutta la sua appariscenza e pur richiedendo talvolta misure particolari, non ha sviluppato delle taglie e resta quindi un accessorio. Guanti e cappelli, invece, secondo questa teoria risultano essere dei capi a tutti gli effetti. Bisogna ricordare che una taglia non esprime una sola dimensione, ma una complessa formula che governa le proporzioni reciproche delle diverse parti. Tutto ciò è un po’ complesso, ma se non si è in grado di chiarire la differenza tra una giacca ed una sciarpa, lo studio dell’abbigliamento non raggiungerà mai una dignità adeguata a commentarne i capolavori, né l’autorità per spiegarne errori ed omissioni. La natura dell’accessorio prevede, la moltiplicazione e la rotazione. Non operiamo in questo modo, da sempre, con le cravatte? Il fattore che dovrebbe regolarne la scelta è la coscienza di quello che si è. Abbiamo già visto che in linea di principio l’uomo classico coniuga l’accessorio secondo i capi, che a loro volta seguono la situazione. Per la proprietà transitiva, dovrebbe essere possibile individuare una relazione diretta tra situazione ed accessorio. Il criterio, ovviamente da prendere con un certo spirito, potrebbe assumere il nome di “legge dei metalli”, in quanto propone un legame tra contesti e materiali. Partiamo dall’esempio degli occhiali da sole, ma andrebbe bene anche per le fibbie delle cinture ed altri accessori o loro dettagli che si realizzano con la stessa gamma di materiali. I materiali più usati nell’occhialeria classica sono tartaruga, argento e oro, ovvero i loro succedanei artificiali. Questa triade ha un parallelo innegabile con altre due, che dividono le ore del giorno e le situazioni-tipo. Possiamo quindi ipotizzare la seguente corrispondenza:

Tartaruga Mattino Sportivo
Oro Pomeriggio Informale-semiformale
Argento Sera Formale-cerimoniale


Si tratta solo di una griglia ideale, di una tendenza astratta, che però rende più chiare le origini di alcune scelte e valutazioni. In queste leggi senza sanzioni, in questi principi generalissimi ed universali, risiede quello che noi Cavalieri chiamiamo il Dress Code, ovvero il codice segreto dell’estetica. La legge dei metalli cerca semplicemente di leggere ciò che si trova scritto nella biblioteca di tutte le sapienze: il Cosmo. L’argento e l’oro bianco hanno i riflessi della luna e sono pertanto amici della notte. Anche le donne, la cui sensibilità lunare è più spiccata, nelle occasioni di gala prediligono gioielli montati in oro bianco. Qualcuno ha mai visto una principessa indossare un diadema in oro giallo? Diverso è l’acciaio, la cui poderosa resistenza si accompagna al lavoro ed alle espressioni di forza fisica. L’oro giallo ha il colore del sole e quindi si trova a proprio agio in contesti diurni, ma più intellettuali in quanto la sua forza non è fisica, ma risiede in una continua ed irresistibile emanazione. L’uomo ha dato all’oro anche la sfumatura rosa, quella del tramonto, proprio per permettere a questo materiale una collocazione più formale. La tartaruga, come l’osso, il corno e tutti i capi in pelle, ricorda il violento prelievo dalla natura che l’uomo esercita per la sopravvivenza ed anche solo per affermare il proprio dominio. Provenendo dalla caccia, l’habitat di questi materiali è l’aria aperta, il contesto genericamente sportivo. Alla triade va aggiunto un quarto elemento tipico, quello delle plastiche o metalli neri. Non avendo un referente in natura, questi materiali artificiali hanno un aspetto che sembra associarsi all’abbigliamento tecnico ed a situazioni di sport attivo. Gli oggetti in altri materiali e colori non fanno parte del linguaggio tradizionale del vestire e quindi non rispondono alla sua sintassi interna, ma al fenomeno esterno delle mode.

C’è anche un altro modo di ricostruire l’etimologia e la funzione dell’accessorio. La riflessione è stata suggerita dal Cavaliere D’Agostino, che nel vocabolario di Raffaele Liberatore ha trovato un peso maggiore dato alla radice che indica un moto a luogo. Accessorio come veicolo o spinta ad accedere, quindi. Questa interpretazione equipara l’accessorio ad una chiave che permette di accedere al significato dei capi ed ancora di far accedere questi ultimi a diversi livelli o ambiti. Uno smoking “accede” alla sua funzione grazie agli accessori giusti, senza i quali non è che un capo nero come quello del cameriere. Lo stesso smoking, poi, si situerà ad un livello di presenza fantasiosa o protocollare secondo che i dettagli gli diano accesso al primo o al secondo piano. Con accessori fantasiosi si situerà sua volta di a diversi piani o livelli. Una teoria piuttosto stimolante, sulla quale sembra proficuo riflettere ancora. In effetti si collega anche al pensiero depaziano secondo il quale l’accessorio per eccellenza sarebbe il colore. Non è forse il colore che può situare due abiti, identici per foggia e materiale, in ambiti molto diversi? Lo stesso blazer avrà un aspetto molto diverso su pantaloni beige, grigio chiaro o grigio medio. Pensiamo poi al coloniale. Appena udiamo questa parola, ci viene in mente un vero e proprio stile, ma in realtà pochissime fogge. Oltre al buffo casco di sughero, il coloniale ha i bermuda e la sahariana, quest’ultima peraltro in condominio con la caccia. Di cosa è fatto allora lo stile coloniale, se non di colore? L’atmosfera che chiamiamo con questo nome non è evocata tanto da capi precisi, ma da specifici materiali e soprattutto da una gamma di colori che va dal bianco al bruciato, passando per tutte le sfumature della sabbia. E’ insomma uno stile terrestre, composto di ciò che si vede volgendo lo sguardo in basso, forse perché alle latitudini evocate il sole è troppo accecante per guardare il cielo.

23 Maggio 2008 in Napoli
III incontro di DRESS CODE





-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 03-06-2008
Cod. di rif: 3820
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Il taccuino - Risp. gesso n. 3818
Commenti:
Egregio signor Pugliatti,
innanzitutto esprimiamo la nostra riconoscenza per la Sua opera, sempre curata come conviene al castello eppure sempre personale. Quanto ai problemi che ha riscontrato nel Taccuino, gli spazi dipendono dalla lettura che il sistema effettua sui testi riversati da word o altri programmi, come certamente avviene nel suo caso. Intervenire sarebbe un cattivo investimento, in quanto l'inestetismo non è frequente. Le consigliamo di inserire il testo senza alcuna spaziatura ed aggiungerla quando è già incasellato nel modello. In tal modo controllerà meglio il risultato. Quanto agli effetti sul numero di interventi, possiamo assicurarLe che ogni pagina delle 613 di cui attualmente il taccuino è composto, ne contiene comunque cinque, qualsiasi sia la lor lunghezza. Tenga infine presente che il Taccuino è unico per tutte le Nove Porte. La numerazione è attribuita automaticamente e cronologicamente a tutti gli Appunti, da qualsiasi Porta provengano.

Cavallereschi saluti
La Cancelleria dell'Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 28-09-2008
Cod. di rif: 3897
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Appunti dalla IV giornata di DRESS CODE
Commenti:
Il 20 Settembre ultimo scorso, in una splendida mattinata bolognese, veniva celebrato presso l’old shop De Paz il quarto appuntamento del ciclo DRESS CODE. La parte espositiva, di tanto in tanto sospesa per qualche intervento o domanda, è stata suddivisa in tre momenti distinti. Innanzitutto il Gran Maestro ha letto e commentato alcuni appunti sull'approccio al classico in generale ed in particolare all'oggetto dell'analisi, cioè l'ascesa, gloria e tramonto dell'HOMO ELEGANS e del suo sistema estetico. In seguito il Rettore Dante De Paz ha letto e commentato un lavoro sui singoli decenni oggetto del laboratorio: dall'ultimo del XIX secolo al quarto del XX. Al termine si è cercata una sintesi dei meccanismi estetici fondamentali del periodo, segnatamente della sua fase conclusiva, in modo da creare un ponte col prossimo appuntamento. Gli studi preparatori di questo primo incontro verranno rielaborati ed arricchiti dalle immagini selezionate per l’occasione, alcune delle quali scorrevano su uno schermo ed altre apparivano nel pamphlet predisposto dal Rettore. La Biblioteca dell’Ordine si interesserà di raccogliere il tutto in un fascicolo, che visto il notevole lavoro di ricostruzione, completamento, illustrazione, impostazione grafica e collazione, è difficile venga pubblicato prima di Natale. Ben prima inizieranno i lavori preparatori per la seconda ed ultima puntata di questo intensissimo ciclo nel ciclo, che toccherà gli anni dal 1950 al 1981 e terminerà con qualche considerazione su quanto è avvenuto da allora ad oggi. In calce riportiamo le note redatte dal Gran Maestro per questa prima giornata

Cavallerescamente
La Cancelleria dell'Ordine

STORIA MINIMA DELL'ESTETICA CLASSICA
CONCETTI GENERALI

Il Classico è il sistema di ricezione e trasmissione dei significati estetici ereditari. E’ quindi luogo eletto della Tradizione, ma anche della ricerca. Infatti è per sua natura stabile, non statico. Da vivo, si evolve con un processo darwiniano di continue mutazioni ed estinzioni. Da morto non cambia meno, perché in una concezione umanistica le cose non sono come sono, bensì come sono conoscibili e conosciute. In quest’ottica, il lavoro del pensiero e della critica storica offre strumenti sempre più perfezionati per penetrare oggetti e comportamenti che, seppure antichi, appaiono ogni volta diversi, perché osservati da punti di vista sempre nuovi. La civiltà che ha elaborato il Classico è stata sconfitta, ma non è del tutto estinta. Parallelamente, il Classico resta largamente compreso, eppure incapace di generare nuove forme. E’ una lingua morta. La sua grammatica, cioè il suo codice, non poteva essere scritta sino a quando il Classico era in vigore, in quanto come abbiamo visto la sua stessa vitalità lo rendeva troppo mutevole. Oggi i suoi materiali, stili, atteggiamenti, vanno rapidamente cancellandosi dalle strade, dalle vetrine e dalla memoria, man mano che la razza al potere afferma la sua identità. Quando le forme tradizionali sono conservate, è per asservirle alle necessità del nuovo padrone. Questi utilizza il Classico saccheggiandone i tesori con il metodo detto della contaminazione, cioè il drenaggio dei suoi immensi giacimenti stilistici operato senza alcuna attenzione alle origini e ai significati. La biblioteca di Alessandria brucia ancora, brucerà sempre. Alcuni capolavori resteranno arsi, ignoti o sepolti dall’incomprensione, eppure molto si può conservare attraverso la conoscenza.

Il Classico è innanzitutto un metodo, quindi un criterio di azione e non solo di analisi. Vestire in un certo modo significa pensare in un certo modo e spesso l’abito è una dichiarazione di appartenenza. La sistemazione estetica del Classico è espressione di una complessa gerarchia etica e sociale, con differenze stilistiche locali riconducibili ad educazioni diverse. Già, educazione, perché parlare una lingua significa comprenderla. Questo apprendimento, che avveniva in famiglia e ovunque, è oggi una scelta cosciente che richiede maestri e professori. Elaborare il nuovo è quanto meno spontaneo, in quanto la nostra natura è irrimediabilmente creativa. Quando disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza (Genesi, 1,27)” Dio intendeva dirci che come Creatore aveva voluto introdurre nel Creato un elemento che possedesse a sua volta una spinta creatrice che andasse al di là della procreazione. Sebbene non tutto ciò che si crea abbia pari valore, creare è alla portata di chiunque, anzi è inevitabile. Proprio perché siamo tutti creatori, conservare è invece una decisione ardua, che per poter proteggere deve a sua volta proteggersi da quanti vedono nella conservazione una minaccia. Non si tratta in realtà di un’attività contraria al progetto cosmico, o divino che dir si voglia. La conservazione è anzi il completamento di questo disegno, in quanto se noi siamo la più alta forma vivente, la conservazione è la più alta forma d’uso del patrimonio che ci è stato affidato. La conservazione è madre e figlia del sapere, perché ciò che si fa in un attimo può richiedere tempi lunghissimi per essere compreso

CONCETTI SPECIFICI

Il concetto di Classico come algoritmo del corretto permea, per circa un secolo, dai più piccoli oggetti ai più complessi comportamenti. Riconosciamo il suo DNA in ogni cosa che nasca, si usi o semplicemente si desideri in quell'epoca, ma in nessun altro punto esso è più leggibile che nell’abbigliamento, specie in quello maschile. Quello del vestire classico è infatti un linguaggio abbastanza articolato da poter esprimere una sensibilità infinitamente complessa, nonché tanto ricettivo e stabile da contenere impulsi la cui origine è lontana nel tempo, nello spazio e nelle condizioni sociali. Il recupero consapevole di queste origini all’interno dei capi, quindi delle fogge e degli stili, è alla base prima della comprensione e della conservazione. Senza conoscenza, quest’ultima resta semplice archiviazione.

La morte del Classico ne consente lo studio con strumenti inapplicabili su un tessuto vivo e mutevole. Sino a quando un linguaggio genera continuamente nuovi termini e costruzioni, ogni sua organizzazione è caduca. Solo oggi si può lentamente recuperare il DRESS CODE come patrimonio universale del vestire. Ricostruire una grammatica, un’antologia e una sintassi delle forme espressive dell’abbigliamento riconoscendolo come arte e filosofia di vita.

Il ciclo DRESS CODE affronta in due riunioni consecutive una prima ricostruzione, per ora piuttosto sommaria, di tutto il periodo in cui il Classico è stato il paradigma del desiderabile. Ciò era possibile, anzi ovvio, nella misura in cui il mondo era dominato dalla cultura della specie che lo aveva messo a punto come sua immagine: l’HOMO ELEGANS.

Oggi si partirà con l’analisi per decenni dal 1890 al 1949. La fine del XIX secolo è la prima età edoardiana, ricca di scoperte, in cui il classico ruppe il guscio in cui già si evolveva per affermarsi come struttura complessa e completa. Come è inevitabile anche l’HOMO ELEGANS, portatore del Classico, giunse al potere con una rivoluzione. Mentre però quella degli anni 60/70 si diffuse su una base rivendicativa di diritti dal basso, l’ascesa dell’ELEGANS avvenne sulle ali del potere costituito, dell’entusiasmo per l’Impero, per il ruolo di civilizzazione della Gran Bretagna e dell’Occidente tutto. Non fu una lotta sindacale di massa, ma una guerra per l’affermazione ed una caccia ai tesori che si immaginava fossero al di là del conformismo del frock coat, quella che noi chiamiamo redingote ed era stata indossata dal XVIII a tutto il XIX secolo.



-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 08-04-2009
Cod. di rif: 4022
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Appuntamento cavalleresco a Genova
Commenti:
egregi Visitatori,
poiché bandisce un incontro su temi attinenti l'abbigliamento maschile, riportiamo in questa sede un documento pervenuto dalla Prefettura Cavalleresca di Genova, già inoltrato a Cavalieri e Simpatizzanti.

Cavallereschi saluti
La Cancelleria dell'Ordine

_______________________

Ecc.mo Gran Maestro,
Ill.mi Prefetti, Cavalieri e Scudieri tutti,
Simpatizzanti e valorosi che avete a cuore il gusto

la Prefettura Cavalleresca di Genova
è lieta di invitarVi all’evento:

NEGOZI D'EPOCA
archivi del gusto italiano

In occasione dell’inaugurazione del nuovo negozio del Cavaliere Michele Colombo, titolare dell'antica ditta Crovetto, abbiamo indetto un convegno-colloquio sulla sorte dei negozi di vecchio stampo. La recente chiusura di Materozzoli a Roma non è che un segnale, tra tanti, di un fenomeno di vaste proporzioni, di cui nessuno sembra interessarsi. Il commercio inteso come selezione del prodotto e della clientela rappresenta un modo per conservare, elaborare e trasmettere il gusto e la cultura ereditata dai padri, senza la quale ogni ornamento è quello di una lapide. Quali sono le origini del problema? In quali termini si presenta praticamente? Ci sono soluzioni e quali? Ecco il panel che proverà a parlarne. Altre risposte ed altre domande verranno dagli intervenuti, tutti invitati a partecipare come protagonisti.

RELATORI
Michele Colombo – Titolare ditta CROVETTO
Giancarlo Maresca – Gran Maestro C.O.
Antonio Orlando – Codirettore rivista MONSIEUR
Alessandro Cavo – Titolare ditta MARESCOTTI
Antonio Rossi – Titolare ditta HALSTON NAPOLI

L’appuntamento è per venerdì 10 Aprile alle ore 18.00 presso il Palazzo Passadore in Via Vernazza n. 19. Si tratta di Venerdì Santo, ma la data non si poteva né scegliere né spostare. Il parcheggio consigliato per chi viene da fuori Genova è quello di “Piccapietra”, adiacente al Palazzo Passadore. Alla tavola rotonda seguirà un buffet a nostra cura. La giornata si concluderà con una cena cavalleresca, cui sono invitati d'ufficio tutti i Cavalieri e, previa domanda, anche quanti avranno partecipato ai lavori. Per informazioni e partecipazione scrivere a meschis@hotmail.com . Sono graditissimi anche i Simpatizzanti. Per partecipare accreditarsi presso la Cancelleria dell'Ordine all'indirizzo cavalleresco.ordine@noveporte.it . Non c'è alcun costo da sostenere. Giacca e cravatta, come sempre, sono obbligatorie.

Oggi martedì 31 marzo 2009, in Genova
Numquam Servavi
Custodem me posuerunt

Il Prefetto Cavalleresco di Genova
Sergio Meschi


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 27-04-2009
Cod. di rif: 4032
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: Negozi storici - Osservazioni da Genova
Commenti:
NEGOZI D'EPOCA
Archivio del gusto italiano

Convegno cavalleresco tenutosi a Genova
Venerdì 10 Aprile 2009 - Presso A.Crovetto

SUNTO DEL CONVEGNO

L’avvicendamento di marchi e vetrine è un fenomeno naturale, collegato al continuo cambiamento sia dei prodotti in se stessi che di quel sistema di rapporti che chiamiamo mercato. Da una quindicina d’anni, però, la mortalità dei negozi storici è in continuo aumento, come se si fosse entrati in una fase di estinzione dell’intera specie. Il fenomeno è evidente, le cause molto meno. Il Cavalleresco Ordine dei Guardiani delle Nove Porte organizza silenziosamente e da anni piccoli laboratori di pensiero, dove temi di questo tipo vengono affrontati con metodo storico e speculativo. In seguito alla chiusura dell’antica profumeria romana Materozzoli, avvenuta agli inizi di marzo, l’intera nazione degli uomini di gusto era in lutto, sgomenta. A dare la spinta finale ad un approfondimento sulla sorte dei negozi d’epoca è stata l’inaugurazione della nuova sede della ditta genovese Crovetto, che da via XX Settembre si è spostata nella vicina via Vernazza. Sembra proprio che la competenza di Michele Colombo, nipote del fondatore Angelo Crovetto, sia un patrimonio su cui potremo fare affidamento ancora a lungo. Gli scaffali sono quelli originari e non è cambiata che nell’indirizzo la carta grigia in cui Colombo avvolge personalmente i tessuti, per poi chiudere ogni pacchetto con uno spago bianco. Col tempo, questa materia povera si è trasformata in una firma di squisita raffinatezza, un sussurro di misurata serietà tra le grida del lusso. Genova è il luogo ideale per parlare dei negozi d’epoca. Ne vanta una percentuale sorprendente in tutti i settori, dalla coltelleria alla somministrazione, dalle calzature all’arredamento. I relatori invitati a presentare le proprie considerazioni sono: Antonio Orlando (condirettore di MONSIEUR); Toni Rossi (Halston e Travaso delle Idee), Alessandro Cavo (Cavo-Marescotti ed Amaretti di Voltaggio), Michele Colombo (Crovetto). Giancarlo Maresca introduce l’argomento ed i relatori e alla fine collega gli interventi nelle conclusioni qui riassunte. 1) A livello macroscopico è evidente come la vendita, che nel rapporto diretto tra negoziante e cliente può divenire una vera e propria cerimonia, tende ad avvenire sempre più indirettamente, tramite vari tipi di comunicazione di massa. Il cliente entra già sapendo cosa prendere e quanto costa, come in un qualsiasi take away. Mentre l’immancabile musica annulla l’imbarazzo del nulla-da-dirsi, preleva la merce dallo scaffale e la porta alla cassa. La merce invenduta finisce nei saldi e quella ancora rimanente viene data in stock. Un vero negozio, specialmente se storico, effettua una selezione di prodotti che non vende interamente. Dopo i saldi, cui alcuni nemmeno fanno ricorso, resta ciò che tutti temono, tranne il cliente: giacenze in magazzino. Una scorta di merci datate rappresenta un costo aziendale, ma è anche una risorsa in termini di varietà, di memoria, quindi di spessore, che un monomarca, semplice vetrina di una passeggera stagione, non potrà mai possedere. 2) E’ ovvio che dietro un monomarca vi siano importanti capitali, in grado di reggere i fitti crescenti del centro molto meglio dell’economia limitata di una piccola impresa familiare. Il signor Cavo propende quindi per agevolazioni all’acquisizione delle mura, garanzia di resistenza che non inciderebbe sulla libertà di mercato. 3) Perché un interesse privato goda di tutela pubblica, deve dimostrare un valore di natura sociale o portare un vantaggio diffuso sul piano economico. Nel caso dei negozi storici, entrambe le condizioni sono rispettate. Innanzitutto l’identità di una città, che è sia forza morale che di attrazione turistica, si costruisce dosando da un lato l’ammodernamento dei servizi e dall’altro la conservazione dei luoghi “sacri”. Tale dignità hanno anche le strutture commerciali che, avendo resistito per generazioni, sono saldamente impresse nell’immaginazione locale e vi hanno assunto un ruolo istituzionale. Inoltre, un negozio tradizionale è luogo di scelta e di cultura dove si trasmette la sensibilità alle differenze, cioè il gusto, che per il nostro Paese è sorgente strategica primaria anche a livello di PIL. 4) Il signor Rossi faceva notare come il sistema di smaltimento delle eccedenze abbia portato ad una configurazione tipica: monomarca al centro e outlet multibrand in periferia. E’ già percepibile, però, una tendenza all’avvicinamento degli outlet al centro, che causa un corto circuito le cui conseguenze saranno molto interessanti. Ne sentiremo parlare poco, ma ne vedremo gli effetti.

La Cancelleria dell'Ordine


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 19-01-2012
Cod. di rif: 4556
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: DRESS CODE - IX Sessione - 27.01.12 - ore 18 - Napoli
Commenti:
Illustri Cavalieri,
in occasione dell’Adunanza Provinciale Annuale del 2012, la Prefettura cavalleresca di Napoli Vi presenta e Vi invita a:

DRESS CODE
IX SESSIONE

27 Gennaio 2012 - ore 18.00
presso il Salotto Cilento
in Via Medina, 63
Napoli

Nel corso dell’ottava sessione di DRESS CODE, tenutasi a Bologna il 16 Dicembre 2011 ed intitolata “I PRINCIPI, DAL PRINCIPIO”, il Gran Maestro ha esposto una sorprendente teoria che riposiziona radicalmente i parametri della critica del vestire, adeguandola per scopi e metodi alle discipline umanistiche più complesse. In sostanza, i Principi dell’abbigliamento maschile vengono spostati di molto a monte, fino a coincidere con alcune delle istanze, tradizioni, conquiste, desideri e ideali più importanti tra quanti hanno contribuito nei millenni a formare l’impalcatura civile. Se a dar senso al vestire sono in realtà i Valori, che come tali si trovano fuori dalla sfera estetica, quelli che chiamavamo Principi dell’abbigliamento possono esserne considerate le Regole. Salendo di un gradino verso l’astrazione e la generalizzazione, esse perdono l’odioso carattere cogente e assumono un ruolo di scelta di campo, di educazione alle gioie e alla responsabilità che provengono dalla percezione dell’armonia. In questa IX sessione, il Gran Maestro, dopo aver riassunto quanto esposto a Bologna, esporrà con esempi e definizioni la differenza tra Valori, Principi e Regole, cercherà di collegare tutto il sistema e lo consegnerà alla discussione collettiva.

Affinché non si asciughino né le gole, né gli entusiasmi, durante la riunione saremo rinfrancati dagli intriganti champagnes che Ugo Cilento proporrà con la disponibilità che ha reso famoso il suo salotto, Al termine, cioè intorno alle ore 20.00, ci avvieremo verso i lavori di Adunanza.

NUMQUAM SERVAVI

I Prefetti

Giacca e cravatta obbligatorie.
Non è richiesta alcuna quota di partecipazione.
I Simpatizzanti possono accreditarsi presso la cancelleria: cavalleresco.ordine@noveporte.it


-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dell'Ordine
Data: 20-09-2012
Cod. di rif: 4645
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: The shoe must go on - Montecosaro, domani 21.09.12
Commenti:
Protocollo Marche Orientali n. 02/12
Protocollo Generale n. 102/12

LA PREFETTURA CAVALLERESCA
DELLE MARCHE ORIENTALI
VI PRESENTA ED INVITA
AL CONVEGNO

THE SHOE MUST GO ON
Una dissertazione illustrata
sul Duca di Windsor
e le sue scarpe

21 Settembre 2012 - Ore 18.30
Presso il Teatro delle Logge
MONTECOSARO

INTERVERRANNO:

Arcangelo Nocera
Italo Borrello
Giancarlo Maresca

Le relazioni saranno accompagnate
da una ricca documentazione fotografica
che scorrerà su grande schermo sul palco del Teatro,
mentre i convenuti sorbiranno i ghiacciati Rob Roy
confezionati al momento dal nostro specialista.
Naturalmente c'è assoluta libertà di fumo.

L’evento vuole rappresentare un’occasione
per parlare del Duca, delle sue calzature,
e dell’evoluzione del mondo maschile.
E’ interamente a carico dell’Ordine,
ma è richiesta una prenotazione
da inoltrare alla Cancelleria.

NOTE
Indispensabile giacca e cravatta,
gradita la cravatta nera.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------


Nome: Cancelleria dellOrdine
Data: 22-07-2014
Cod. di rif: 4874
E-mail: cavalleresco.ordine@noveporte.it
Oggetto: STUDIUM - Lavori al castello
Commenti:
Illustri Cavalieri,
egregi Simpatizzanti e Visitatori
fondato nel 1997, quando internet era opzionale o addirittura pioneristico, ma di sicuro non scontato se non obbligatorio come oggi, il castello subì importanti modifiche appena la velocità e la complessità della rete aumentarono. Tra la fine del 2001 e l’inizio del 2002 il Gran Maestro predispose un progetto della durata di nove anni, durante ciascuno dei quali furono costruite e aperte nuove stanze.

Il 22 marzo del 2002 venne dotato delle Lavagne e dei Taccuini, le prime aree interattive. Partì poi questo Studio del Gran Maestro, che fu il primo forum al mondo a presentare il testo a fronte nel modello di risposta grazie ad un programma realizzato su misura. Nacquero poi il Salotto di Lancillotto, il Dandy, e tante altre pagine che singolarmente rappresentano sale di svago e di studio, ma nel complesso rappresentano anche un labirinto in grado di custodire i tesori creati con una ricerca che non ha eguali per metodicità e profondità. I tempi sono ora nuovamente cambiati, e sebbene sia necessario conservarne lo stile la nostra sede virtuale ha bisogno di opere di manutenzione straordinaria che rendano più facile lavorarci e fruirne.

Il confronto sulla opportunità e fattibilità delle modifiche da apportare avverrà in uno STUDIUM, ovvero un gruppo di lavoro su uno specifico progetto di interesse cavalleresco. D’ufficio ne faranno parte del panel di discussione i Dottissimi Rettori delle Porte e Curatori delle diverse aree, nonché gli Avveduti Camerlenghi, ma possono volontariamente aggiungersi tutti coloro che frequentino il castello e ne abbiano a cuore le vicende. Tra sette giorni verrà redatta una lista a cui, ai membri d’ufficio, verranno aggiunti tutti coloro che avranno aderito allo Studium dichiarando un semplice “Ci sono” all´indirizzo studium@noveporte.it.

A quel punto l’Illustrissimo Gran Maestro lancerà un messaggio programmatico, dal quale partirà un dibattito che durerà circa quarantacinque giorni.

Il 13.09.14 in Bologna,
dalle ore 10 alle ore 18,
in casa del Dottissimo Rettore
e Illuminato Consigliere Franco Forni

tutti i suggerimenti verranno esaminati in una riunione cui tutti i membri dello Studium sono sin d’ora invitati a partecipare. Ciascuno dei presenti potrà presentare un proprio abstract, o sostenerne uno già comunicato, in vista dell’assunzione collegiale delle decisioni definitive. Verranno prese in considerazione anche le idee degli assenti, che comunque avranno necessariamente una minore rilevanza nelle risoluzioni finali.

Per il momento è tutto.
Cavallereschi saluti

La Cancelleria dell´Ordine

-----------------------------------------------------------------------------------------------------