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Nome: Daniele Torre
Data: 19-09-2006
Cod. di rif: 2577
E-mail: dannynapoli@yahoo.it
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Pregiatissimo Gran Maestro, seguo da alcune settimane con grande attenzione i suoi scritti e non posso che ammirare il suo acume e la sua conoscenza. La ricerca della bellezza e della verità è compito arduo in un mondo dove l'immagine di un prodotto, di un uomo, di uno stato si costruisce sui tavolini di uffici stampa e agenzie di comunicazione e non attraverso le opere e il reale valore. La ringrazio perchè mi ha aiutato a cambiare l'indirizzo di alcune mie scelte nei confronti dello stile del mio abbigliamento e, come potrà immaginare, non solo di quello. A dicembre sposerò la mia compagna di vita, dopo aver cercato l'abito giusto nei pochi negozi di Napoli che fino a un qualche settimana fa ritenevo essere i più adeguati (Monetti, Borrelli, Old England, Clothing), ho preso coscienza del fatto che in tali botteghe il concetto di cura del cliente è asservito alle più grette politiche commerciali. I commessi mi propinavano abiti di "confezione sartoriale" che poco di diverso avevano rispetto alle "normali confezioni". Quando ho fatto notare al commesso del più antico dei negozi citati che la giacca che stavo provando era clamorosamente lunga, mi ha risposto che lo era anche quella che indossava lui. Come se la sua mancanza di buon gusto dovesse in qualche modo coinvolgere anche me. Ho deciso così di seguire la strada del su misura, ho trascritto alcuni indirizzi dal sito, ho chiesto consiglio ad alcuni amici e ho cominciato un appassionante tour alla ricerca del mio primo sarto. Può immaginare la gioia e l'ammirazione nel constatare che nei laboratori di questi maestri, tra i quali anche il suo Solito, anche un neofita come me veniva trattato con massimo rispetto e cura. Alla fine del mio dolce peregrinare ho scelto un vecchio sarto che ha il suo laboratorio poco distante da casa mia. Non so descriverle la mia gioia nell'ascoltare i suoi racconti di quando lui imprarva il mestiere e Attolini era ancora primo tagliatore di Rubinacci, Ciro Paone solo un commerciante di stoffe e Borrelli un camiciaio di San Giorgio. In pochi minuti mi ha raccontato la sua vita e i suoi 50 anni di lavoro. Oggi ha 69 anni e il suo collaboratore più giovane ne ha 62, eppure nei suoi occhi ho letto la passione e il divertimento di un ragazzino mentre mi raccontava come immaginava l'abito che gli stavo per commissionare. Dal canto mio non vedo l'ora di ritornare nel suo laboratorio per scegliere le stoffe, prendere un caffè e continuare ad ascoltare i suoi racconti. Mio caro Gran Maestro, ho incominciato un nuovo viaggio che credo durerà molto a lungo e lo spunto per partire me l'ha dato Lei, il suo sito e i meravigliosi gentiluomini che lo animano. Come avrà capito con questa mia, forse troppo lunga, lettera volevo condividere la mia gioia con qualcuno che la comprendesse, e sopra ogni cosa ringraziarla calorosamente.

A presto
Daniele Torre

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