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Nome: David Abravanel de Veiga Data: 09-06-2006 Cod. di rif: 2477 E-mail: David.abravanel@gmail.com Oggetto: Savile Row vs. scuola Napoletana Commenti: Egregio e gentile Gran Maestro, desidero sottoporle una questione, di stampo piuttosto massimalista considerato l'eccezionale livello di dettaglio raggiunto dai Vostri testi. Le sarei grato se volesse ragguagliarmi riguardo ai motivi per cui la sartoria Britannica tende a privilegiare un taglio a due bottoni per le giacche (incontrando la mia preferenza), mentre lo stile nostrano sembra, invariabilmente concentrato sulla giacca a tre bottoni, eventualmente stirata a due. Oltre ad essere poco lusinghiero per i meno dotati in termini di statura, trovo che il taglio a tre bottoni (soprattutto se con una chiusura piuttosto alta, come i dettami della moda sembravano imporre qualche anno fa)sia semplicemente meno elegante, ed offra un minor slancio alla figura. Il mio quesito vuole anche essere un appello, considerata la Sua invidiabile scienza in materia, a che mi si convinca dei pregi di un taglio a tre bottoni, se ne esistono. La ringrazio sin d'ora per la sua cortese risposta. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: David Abravanel de Veiga Data: 29-06-2006 Cod. di rif: 2513 E-mail: David.abravanel@gmail.com Oggetto: calcoleria a Milano Commenti: Egregio Gran Maestro, mi permetto di interpellarLa nuovamente, oltre agli altri illustri frequentatori di questa sede, per sottoporle un quesito, e chiedere consiglio. Mi chiedevo sa avesse conoscenza di una calzoleria su misura nella zona di Milano, con particolare riguardo alla manifattura di stivali e stivaletti. Ho una particolare predilezione per stivaletti stile chelsea e per quelli che verrebbero chiamati "country boots", i quali ahime', non sono particolarmente in voga in Italia. Ne ho acquistato qualche paio a Londra da edward green e mio malgrado non ho mai trovato nulla di simile in Italia. Mi rimetto alla Vostra scienza. cordialita' ed infiniti complimenti ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: David Abravanel Data: 28-05-2009 Cod. di rif: 4074 E-mail: David.abravanel@gmail.com Oggetto: abito grigio perla Commenti: Esimio Gran Maestro, scrivo qui per sottoporre un quesito e per chiedere un consiglio riguardo ad una tematica che mi perplime alquanto nelle utlime settimane: una stoffa grigio perla, Holland and Sherry di qualità eccelsa. Sto da tempo considerando di commissionare al mio sarto un abito monopetto a due bottoni e con revers a lancia nella suddetta stoffa, un fresco davvero eccellente. Le mie preoccupazioni però sono due: Il colore grigio perla, per quanto molto chiaro e brillante si addice soltanto al periodo estivo, é a suo avviso, eccessivo e rischia di sfociare nel dominio dell'esagerazione? Il sarto, con cui ho un rapporto di profonda amicizia, mi ha messo in guardia: secondo lui, il grigio perla, dopo una stagione al massimo, tenderebbe ad acquistare una tinta giallastra. Le risulta che sia una possibilità? Da ultimo , chiedo scusa per l'appunto non pertinente sul taccuino: non frequento questo spazio da qualche tempo e ho imperdonabilmente dimenticato le regole del gioco. La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi e colgo l'opportunità per porgerLe i miei saluti. David Abravanel ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: David Abravanel Data: 01-06-2009 Cod. di rif: 4082 E-mail: david.abravanel@gmail.com Oggetto: grigio perla Commenti: Esimio Gran Maestro, scrivo qui per sottoporre un quesito e per chiedere un consiglio riguardo ad una tematica che mi perplime alquanto nelle utlime settimane: una stoffa grigio perla, Holland and Sherry di qualità eccelsa. Sto da tempo considerando di commissionare al mio sarto un abito monopetto a due bottoni e con revers a lancia nella suddetta stoffa, un fresco davvero eccellente. Le mie preoccupazioni però sono due: Il colore grigio perla, per quanto molto chiaro e brillante si addice soltanto al periodo estivo, é a suo avviso, eccessivo e rischia di sfociare nel dominio dell'esagerazione? Il sarto, con cui ho un rapporto di profonda amicizia, mi ha messo in guardia: secondo lui, il grigio perla, dopo una stagione al massimo, tenderebbe ad acquistare una tinta giallastra. Le risulta che sia una possibilità? Da ultimo , chiedo scusa per l'appunto non pertinente sul taccuino: non frequento questo spazio da qualche tempo e ho imperdonabilmente dimenticato le regole del gioco. La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi e colgo l'opportunità per porgerLe i miei saluti. David Abravanel ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: David Abravanel Data: 03-06-2009 Cod. di rif: 4084 E-mail: david.abravanel@gmail.com Oggetto: il grigio e la luna Commenti: Immane gran maestro, Il piacere di leggere una risposta ben scritta sta, per me, non solo nell'appagare la curiosità espressa nell'immediato, ma anche nel ricevere una prospettiva interamente nuova. Così, per esempio, la questione della luce notturna ed il suo impatto con il grigio, mi erano totalmente ignoti e la ringrazio di avermene ragguagliato. Il tessuto in questione é della serie Crispaire: é una trama abbastanza aperta e che, pur essendo molto fresca e leggera appunto (8 once se non sbaglio), offre un drappeggio più robusto di alcune stoffe altrettanto leggere che ho sperimentato. Direi quindi che, pur non rinunciando al vezzo dei revers a lancia, se opterò per lasciar riposare il mio abito la sera, sarò al sicuro. Mille e mille grazie di nuovo. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: David Abravanel Data: 10-06-2009 Cod. di rif: 4095 E-mail: David.abravanel@gmail.com Oggetto: peak lapels e giacche sportive Commenti: Egregi Cavalieri, Inarrivabile Gran Maestro, scrivo per esporre una mia curiosità e per sollecitare le vostre venerabili opinioni riguardo all'uso, che noto sempre più frequente, del peak lapel in ambiti e su capi che trascendono il contesto tipicamente formale, da cocktail ( o da sera) in cui , nella mia limitata esperienza, ho visto usarsi il peak lapel con cognizione di causa. Incuriosito dal ritorno in auge, ampiamente documentato nel taccuino, dell'abito monopetto con punte a lancia, nonché un pò tediato dall'onnipresente notched lapel, da qualche tempo gioco con l'idea di commissionare una giacca in tweed marrone con la variante delle punte a lancia. Francamente, non credo di avere mai visto capi in tessuti sportivi e robusti come il tweed con punte a lancia, vuoi per il contrasto appunto tra uso sportivo del capo e origine formale della lancia, vuoi forse per ragioni funzionali che mi sfuggono. Considero la punta a lancia uno strumento di efficacia ineguagliata nel donare ad un capo una figura più slanciata, e, considerando la robustezza del tessuto in questione, questa soluzione permetterebbe forse di evitare una silhouette eccessivamente "classica". Per questo motivo vorrei chiedere al Venerabile Gran Maestro un parere in merito a quella che io considero una soluzione divertente, e, perché no, forse addirittura originale. Un cordialissimo saluto ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: David Abravanel Data: 11-06-2009 Cod. di rif: 4098 E-mail: david.abravanel@gmail.com Oggetto: Dei revers a lancia e dei "due bottoni piu uno" Commenti: Eminente Gran Maestro, La sua risposta, ancora una volta mi conforta, non tanto per il contenuto e per l'esegesi stilistica della punta a lancia, quanto per la forma mentis che Lei esibisce: non una di rigida chiusura bensì un'apertura a possibilità stilistiche forse inedite senza il timore di infrangere immaginari schemi o dettami dell'eleganza maschile. Per quanto riguarda l'idea specifica, non ho in effetti specificato, di proposito, se il tweed in questione sia harris o Donegal, in quanto di fatto sto valutando due opzioni diverse, sia per peso che per tonalità. Colgo l'opportunità, inoltre per rispondere all' Egregio Pugliatti riguardo al suo appunto sulla dicotomia due bottoni/ due piu uno. La mia personalissima impressione è che lo stile due piu uno, che ultimamente furoreggia sia nell'ambito del sartoriale (immagino a causa della crescente popolarità della scuola Napoletana) che anche nella confezione, sia forse un pochino inflazionato. Trovo, altresì, che un abito a 3 bottoni di cui uno silenzioso, quando tagliato in modo da permettere una "rollatura" (mi si passi la traduzione da "rolling lapels") abbia una linea ben più simile a quella, slanciata di un due bottoni, che non a quella piu robusta e orizzontale del 3 bottoni secco. Quindi, per una giacca del tipo che ho in mente, non vedo una profonda incidenza del modello 2+1 rispetto al 2 secco sulla linea della giacca. Invito, come sempre, l'impareggiabile Gran Maestro a voler correggere eventuali mie imprecisioni, siano pure legate a delle semplici e soggettive impressioni. Saluti ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: David Abravanel Data: 02-11-2010 Cod. di rif: 4437 E-mail: david.abravanel@gmail.com Oggetto: Stanza Guardaroba Commenti: Egregio Gran Maestro, sono in procinto di ristrutturare casa e, tra le altre migliorie, sto tentando di ricavare una stanza guardaroba. Forte delle molte suggestioni , ispirazioni e approfondimenti accumulati in anni di letture e, non da ultimo, in queste preziose pagine, mi accingo ad iniziare quindi la pianificazione di questo prezioso locale. A tal proposito, e scusandomi in anticipo per la sbadataggine, mi chiedo dove sia possibile reperire quel meraviglioso testo da lei redatto sulla pianificazione della stanza guardaroba. Sono certo di averlo letto (con attenzione) più volte in passato ma fatico a rintracciarlo. E' possibile avere una dritta in proposito? Cordialissimi ringraziamenti. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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