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Nome: Eriberto Giuseppe Amadasi Data: 14-02-2013 Cod. di rif: 4706 E-mail: eriberto.amadasi@libero.it Oggetto: Delle origini della decadenza Commenti: Esimio Signor Pugliatti, già una volta sono sceso in tenzone argomentando un mio dubbio con il Rettore Forni della gola. L’ardimento mette coraggio e quindi alzo la posta misurandomi nel campo dell’abbigliamento con Lei e con gli altri emeriti maestri del consesso. Domando fin d’ora scusa se le mie parole non saranno all’altezza delle centinaia di lezioni qui presenti. E’ che mi ha colpito la sua ricerca sulla causa-effetto dell’imbarbarimento dei costumi italici. L’argomento è tristemente dibattuto da me ed il mio sarto da parecchi anni, deriva confermatami anche da amici e gentiluomini vari. Mi sono convinto che l’origine è, come sappiamo, comune a tutto il mondo occidentale e individuabile con l’entrata nei punti di comando e simbolo della generazione che ha studiato nelle scuole superiori e nell’università a partire dalla fine degli anni 60. Tutte (o quasi) queste persone sono prive di quel senso civile che si esplicava nella corretta rappresentazione di se stessi, cioè nel proporsi al meglio della proprie possibilità. In altre parole prive dell’aspirazione al gusto. Quando nei gangli sociali, dai negozi agli uffici, dalle grandi industrie ai liberi professionisti, sono entrati per via naturale (capacità o eredità) questi uimini e queste donne è iniziata la deriva. Infatti gli esempi sono rimasti tali, l’industriale è infatti ancora guardato e ammirato. Il punto è che da allora quell’industriale proviene da un contesto sociale e culturale completamemte privo di classicità nel gusto. Anzi l’ha combattuta per tutta a giovinezza e portare il jeans al consiglio d’amministrazione l’ha vista come la sua vittoria, il suo arrivo. La gente, il popolo, la massa che gaurda ancora a questi, cosa vede, cosa desidera ? Quello che purtroppo vediamo noi. Spero di non essere stato troppo stupido, banale o noioso. Prendetemi pqe quello che sono : un appassionato, un uomo. E come dite qui, dobbiamo pur darlo l'esempio. Con osservanza E.G.Amadasi ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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