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Nome: Fabio Gigante
Data: 13-02-2013
Cod. di rif: 4705
E-mail: gigante@fabio@gmail.com
Oggetto: Consiglio per smoking
Commenti:
Ill.mo Gran Maestro, Ill. Cavalieri,

mi permetto di accedere in questo Vs. spazio per porre un quesito che, da qualche tempo, mi turba ed al quale, fino ad ora, non sono riuscito a trovare una soddisfacente risposta.

Vorrei commissionare uno smoking in tinta midnight blue.

Gradirei vivamente conoscere il Vs. parere in merito al suo corretto utilizzo in alternativa allo smoking di colore nero.

Pensate che sia appropriato, oltre alla fusciacca, fasi fare, in alternativa, anche un gilet? Se si, il gilet deve essere nello stesso tessuto e colore dell'abito?
Se si utilizza una camicia senza plissettatura, la fusciacca deve essere plissettata o liscia?
La stessa fusciacca di che colore dovrà essere realizzata?
Infine, i revers ed i bottoni dovranno essere realizzati in nero oppure in midnight blue?

Scusatemi se sono entrato nel Vs. privato, ma gradirei molto avere la Vs. opinione in merito alle domande sopra esposte.

RingraziandoVi per l'attenzione, Vi auguro ogni bene.

Con reverenza
Fabio Gigante

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Nome: Fabio Gigante
Data: 21-02-2013
Cod. di rif: 4709
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Smoking e abito formale
Commenti:
Egr. Sig. Pugliatti,

Ho avuto la fortuna di leggere il Suo ottimo gesso n. 338, che ha quale oggetto lo smoking estivo, che risponde parzialmente, ma ottimamente, al quesito che ho posto nel mio gesso n. 4705. Pertanto, mi permetto di chiederLe alcuni chiarimenti in merito a quanto letto.

Riferendosi alla giacca bianca dello smoking ebbe a precisare che:
“MAI E POI MAI i revers erano ricoperti di raso o gros grain (regola valida ancora oggi), come per gli smoking invernali, ma rimanevano nello stesso tessuto della giacca”.

Questa Sua precisazione, là dove fa riferimento agli smoking invernali, mi ha fatto inizialmente pensare che il gros grain non deve essere utilizzato in tutti gli smoking estivi, indipendentemente dal colore della giacca.

Tuttavia, proseguendo nella lettura del Suo gesso, si legge che:
“Se invece rinuncia alla giacca bianca allora un blue midnight scurissimo, piu nero del nero sotto le luci artificiali, a mio parere è una scelta elegantissima, purché ripeto siano blù midnight anche i revers (assolutamente in gros grain o nell’introvabile cannetè, non in raso) e le bande dei pantaloni”.

A questo punto sono più propenso a ritenere che la mancanza di gros grain, a cui Lei ebbe a riferirsi, riguardava unicamente la giacca bianca e non le giacche nere o blu midnight, giusto?


Egr. Sigg. Cavalieri e Ospiti

Mi piacerebbe conoscere il punto di vista dei preg.mi Sigg. che frequentano questa lavagna in merito al seguente quesito:

Leggendo attentamente codesta lavagna sono venuto a conoscenza di molte cose che ignoravo e, di conseguenza, sono stato colto da un irrefrenabile “appetito”, che spero di poter soddisfare con il Vs. inestimabile aiuto.

Pertanto, mi permetto di richiedere ai nobili frequentatori di questa lavagna di ben consigliarmi in merito ad una mia necessità. Ho intenzione di farmi confezionare due abiti formali, uno per la stagione autunno/inverno ed uno per quella di primavera/estate. L’idea è quella di volgere la mia attenzione a dei tessuti “pettinati coperti”, che trattengano la luce, da realizzare con le seguenti caratteristiche:

Blu scuro con giacca monopetto a tre bottoni, pantaloni senza pinces e risvolti.

Mi piacerebbe sapere se tale costruzione si addice al formale e se, con questi abiti, sarebbe bene abbinare un gilet (monopetto o doppio petto? Quanti bottoni? Di quale colore e tessuto?) oppure se non è il caso. Inoltre, mi piacerebbe sapere se il taglio a “tre bottoni, stirato a due” è l’ideale o se è più corretto ed elegante un tre bottoni classico. Infine, mi piacerebbe sapere quali tessuti utilizzare, per entrambi gli abiti, e di quale grammatura. Ho letto, in questa lavagna, che devono essere usati tessuti “pettinati coperti”, che trattengano la luce, ma quali? Parlate molto bene dei tessuti inglesi, io ho sempre usato Zegna o Loro Piana (di cui non ho letto, in questa sede, giudizi lusinghieri). Anche per questo tipo d’abito mi devo orientare sui tessuti di produzione inglese?

Grazie per la Vs. squisita ospitalità, la pazienza e per quanto saprete aiutarmi.

Fabio Gigante

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Nome: Fabio Gigante
Data: 23-02-2013
Cod. di rif: 4711
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Smoking estivo
Commenti:
Gen. Sig. Pugliatti,

La ringrazio infinitamente per la Sua gentilezza nel rispondere alla prima parte del mio gesso precedente, che dipana i miei dubbi in merito alla giacca più appropriata per la cravatta nera estiva. Tuttavia, se il shantung di seta opaco è il tessuto perfetto per la giacca, di quale tessuto si dovranno fare realizzare i pantaloni?

Vorrà certamente perdonarmi per la banalità della domanda posta, ma mi sto formando grazie a questa bellissima e dotta lavagna.

Grazie per la Sua gentilezza e la pazienza.

Cordialmente
Fabio Gigante

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Nome: Fabio Gigante
Data: 23-02-2013
Cod. di rif: 4712
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Cerimonia o Cerimonie?
Commenti:
Ill.mo Gran Maestro,

Mi scuso se abuso di questo meraviglioso spazio con le mie domande; tuttavia, ritengo che quest’ultima mia possa avere un certo interesse generale.

Un paio di settimane fa ho partecipato, in Vaticano, ad una importante cerimonia. L’ordine perentorio era quello di partecipare a detto evento in “abito scuro”. La cerimonia religiosa è avvenuta, alla presenza del Santo Padre, nella Basilica di San Pietro ed il successivo ricevimento nell’Aula Paolo VI. Quasi la totalità dei partecipanti, me compreso, era in blu scuro.

Tuttavia, avendo oramai letto molto di questa splendida lavagna, mi ero convinto che l’abito blu scuro (tinta unita) fosse da utilizzare solo di sera e che per le cerimonie diurne (solo matrimoni?) fosse più appropriato il grigio, più precisamente il grigio scuro; anche se qualche Visitatore ha indicato il blu per i battesimi ed il nero per i funerali.

A questo punto mi chiedo a cosa ci si riferisce quando si utilizza il termine “cerimonia”? Qualunque evento con carattere cerimoniale, quindi anche quello di cui ho scritto, oppure vi sono delle distinzioni che comportano altrettanti e diversi abiti?

Cordialmente
Fabio Gigante

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Nome: Fabio Gigante
Data: 26-03-2013
Cod. di rif: 4724
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Abiti estivi categoria formale-sociale
Commenti:
Eccellentissimo Gran Maestro,

Le sono infinitamente grato per avermi concesso, così generosamente ed esaurientemente, la Sua preziosa sapienza. Non Le nascondo che ben conoscevo l’uso diurno del grigio; tuttavia, noto un uso del blu in costante aumento, anche in generosa presenza di antichi cognomi. A supporto di quanto dico potrà ben ricordarsi della passata celebrazione mattutina del decennale della scomparsa dell’Avv. Gianni Agnelli: i familiari e la quasi totalità degli intervenuti era rigorosamente in blu. Di certo, in quest’ultimo caso, la connotazione “festiva” dell’evento era, per ovvi motivi, veramente ridotta ai minimi termini. In ogni caso, per quanto mi concerne, dora in avanti, durante il giorno, utilizzerò rigorosamente il grigio scuro.

Grazie all’illuminate frequentazione del Castello sto scoprendo, un poco alla volta, il piacere del ben vestire, che si sta decisamente trasformando in una vera passione.

Seguendo i consigli del Castello sto mettendo in cantiere due abiti, di carattere “formale-sociale”, da indossare, entrambi in città e nei mesi estivi, uno la mattina e l'altro dopo le ore 18:00. In sostanza si tratta d’indossarli per delle colazioni, pranzi o ricevimenti (sia in Palazzi sia in abitazioni private), sovente preceduti da delle Santa Messa.

Per la loro realizzazione mi piacerebbe utilizzare i parametri del Castello, senza tuttavia sapere se gli ho ben compresi. Mi spiego. Tempo fa ebbi modo di leggere il manuale del Settembrini “Vestiti e usciamo” di cui ho letto in questa stanza un gran bene. Non trovo più il libro, ma alcune cose mi sono rimaste impresse nella mente: un gentiluomo non si veste di marrone, le scarpe nere – cerimonie escluse – si calzano solo di sera e, sempre per la sera, si devono evitare i risvolti dei pantaloni così come le patelle delle tasche dalla giacca. Tuttavia, leggendo quanto esposto nel Castello, ho appreso che le scarpe nere devono essere calzate sempre in presenza di abiti formali, che i risvolti dei pantaloni e le patelle delle tasche della giacca – cerimonie escluse – possono essere sempre presenti, anche negli abiti formali, sia diurni sia serali.

Facendo tesoro di quanto sopra esposto mi piacerebbe avere dei consigli in merito agli abiti che mi accingo a fare realizzare.

Per la nuova impresa ho pensato ad un abito grigio scuro antracite per la mattina e ad uno blu scuro per la sera, entrambi a due pezzi e di foggia classica: giacca con i revers alti, tasche a filo, due spacchi posteriori e tre bottoni, che se è questo il caso appropriato, potrebbero essere la variante “tre bottoni stirata a due”. I pantaloni senza pinces, terminanti con un'apertura di 19 cm (ho le gambe magre e mi stanno molto bene). Sia per la presenza delle patelle nelle tasche delle giacche e dei risvolti nei pantaloni ho dei dubbi, proprio per le contraddizioni rilevabili nei pensieri sopraesposti. Tuttavia, se il consiglio è quello di tenerli in entrambi gli abiti o solo in quello per la mattina, non avrò dubbi nel farli realizzare come mi indicherete.

Rimane da scegliere il tessuto. Ho visto un tessuto Zegna da 210 g/mq, leggerissimo, della baratea di Vitale Barberis Canonico di 230 g/mq, del mohair e kid mohair e tanti altri ancora.

Ecco, tenuto conto che, per non sbagliare, mi orienterei su delle tinte unite, mi piacerebbe avere un consiglio su quale sia il tessuto più elegante e la grammatura più adatta per i tipi di abiti che mi sono proposto di fare realizzare e se la foggia pensata rientra nei canoni di correttezza in funzione del loro impiego.

Grazie per quanto Lei, Gran Maestro, e Voi, Cavalieri, mi saprete aiutare.

Con riconoscenza.
Fabio Gigante

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Nome: Fabio Gigante
Data: 17-04-2013
Cod. di rif: 4735
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Miglior Mohair
Commenti:
Rispettabilissimi frequentatori del Castello,

mi trovo a dover ordinare l'abito formale estivo e, in attesa dell'annunciata risposta dell'Ecc.mo Gran Maestro in merito alla foggia, necessito di un consiglio in merito alla marca del tessuto Mohair da utilizzare.

A fronte di una ricognizione ho selezionato i seguenti prodotti, che espongo in rigoroso ordine alfabetico:

Holland & Sherry
60% Summer Kid Mohair e 40% Escorial - 230 g (non conosco il costo)
50% Camdeboo Summer Kid Mohair e 50% Super 150's Wool- 230 g (non conosco il costo)

Taylor & Lodge
30% Summer Kid Mohair e 70% Super 150's Wool - 215 g (£47.52 mt)

Vitale Barberis Canonico
16% Superfine Kid Mohair e 84% Super 110's Wool - 230 g (€ 80 mt)

Essendo Voi degli esperti in merito, sono sicuro che riceverò il migliore consiglio per acquistare il tessuto più appropriato.

Grazie per le Vostre risposte.

Cordialmente
Fabio Gigante


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Nome: Fabio Gigante
Data: 26-04-2013
Cod. di rif: 4739
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Abito formale in mohair
Commenti:
Egregio Sig. Nocera,

La ringrazio infinitamente per la Sua cortese risposta. Ho provato, in tutti i modi, a reperire del tessuto misto lana-mohair della William Halstead, anche dal famoso rivenditore di Napoli. Purtroppo, nessuno pare avere del tessuto, nei pesi estivi, della nota Azienda da Lei segnalata.

Grazie comunque per la Sua attenzione.

Quindi, sarò grato a tutti i gentili frequentatori del Castello che sapranno consigliarmi in merito alla scelta di uno dei tessuti che ho già segnalato:

Holland & Sherry
60% Summer Kid Mohair e 40% Escorial - 230 g (non conosco il costo)
50% Camdeboo Summer Kid Mohair e 50% Super 150's Wool- 230 g (non conosco il costo)

Taylor & Lodge
30% Summer Kid Mohair e 70% Super 150's Wool - 215 g (£47.52 mt)

Vitale Barberis Canonico
16% Superfine Kid Mohair e 84% Super 110's Wool - 230 g (€ 80 mt, ma diventato € 44 mt)

Ho provato a contattare la Holland & Sherry Italia, ma sono disposti a parlare di prezzo solo se li vai a trovare di persona. Non se ne parla neppure.

Grazie a tutti per l'aiuto che saprete darmi.

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Nome: Fabio Gigante
Data: 13-05-2013
Cod. di rif: 4746
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Risvolti/Spacchi/Patelle: Quando?
Commenti:
Illustre Gran Maestro
Cavalieri ed Appassionati tutti

Dovendo oramai ordinare il nuovo abito formale estivo (per la società) ed avendo recuperato il tessuto adatto, avrei il piacere di dissolvere gli ultimi dubbi sulla sua foggia. Escluso il fatto che detto abito sarà un due pezzi, con giacca monopetto a tre bottoni stirata a due.

Oramai è opinione diffusa che la presenza dei risvolti dei pantaloni, nella tenuta classica maschile, rappresenta la norma e non l’eccezione e questo sia per quanto concerne il giorno sia per quanto riguarda la sera. Per eliminarli, dunque, occorre una ragione, come, ad esempio, se si pensa di indossare un abito con scarpe nere stringate, proprio per poter offrire un'immagine pienamente rigorosa.

Per il resto i risvolti dei pantaloni possono essere adottati o meno secondo il gusto personale, sapendo però che la loro assenza valorizza gli abiti formali. Però gli abiti formali sono valorizzati anche dall'assenza sia degli spacchi posteriori della giacca sia delle patelle delle tasche tagliate a filo.

Tuttavia, oggi, si possono frequentemente osservare i seguenti due casi:

Abiti formali da lavoro e da società:
Pantaloni con i risvolti, quindi anche con scarpe nere stringate, e giacca con spacchi laterali e tasche senza patelle

Smoking, soprattutto negli USA e/o mondo modaiolo:
Pantaloni senza i risvolti e giacca senza spacchi, ma tasche con le patelle. Oltretutto, in questo caso si sta parlando di una tenuta da sera.

Ora, se, nel primo esempio, si ritiene più formale eliminare le patelle delle tasche, come è possibile che nel secondo esempio, ancora più formale, si ritiene corretto, come è giusto, eliminare i risvolti dei pantaloni e gli spacchi della giacca, accettando però la presenza delle patelle delle tasche?

A questo punto, partendo dalle seguenti due fogge estreme per gli abiti formali (smoking escluso):

a) pantaloni senza risvolti e giacca senza spacchi e senza patelle delle tasche,

b) pantaloni con risvolti e giacca sia con spacchi sia con patelle delle tasche,

quali fogge (per abiti formali) ritenete corretto adottare e per quali occasioni?

Grato per i consigli, porgo i miei più sentiti saluti
Cordialmente
Fabio Gigante

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Nome: Fabio Gigante
Data: 27-05-2013
Cod. di rif: 4751
E-mail: gigante.fabioògmail.com
Oggetto: Sempre grato
Commenti:
Gent. Sig. Longo,

ringrazio Lei e tutti coloro che mi hanno dato delle risposte, anche in privato. Ho imparato molto nella frequentazione del Castello e mi scuso se sono apparso un poco invadente con le mie richieste.

Ora, grazie alle Vostre sempre gentili e precise risposte, mi sento decisamente più tranquillo e sicuro nel percorrere la via dell'eleganza.

Grazie ancora per l'attenzione di cui mi avete fatto oggetto.

Molto cordialmente
Fabio Gigante

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Nome: Fabio Gigante
Data: 16-09-2013
Cod. di rif: 4775
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Blazer o Giacca Blu?
Commenti:
Eccellentissimo Gran Maestro,

Ho letto con estremo interesse le Sue indicazioni riguardo la fattura del Blazer, sia invernale sia estivo.

Tuttavia, data la mia oramai riconosciuta ignoranza in ambito sartoriale, mi sorge un dubbio: Il Blazer è lo stesso capo conosciuto dai più come giacca blu?

Quotidianamente ho l'occasione di osservare diversi signori che indossano, in tutte le stagioni, una giacca blu (generalmente monopetto a tre bottoni) con i bottoni blu scuro e le tasche a filo con le patelle, dai pesi vari. Capo che si discosta sensibilmente da quelli da Voi illustrati, i quali, realizzati con tessuti decisamente pesanti anche per il periodo estivo, presentano i bottoni in metallo ed, inoltre, sempre per il capo estivo, sono previste le tasche applicate, ma non la fodera.

Si tratta forse dello stesso capo o sono due capi distinti?

Grazie per l'attenzione, la pazienza e la disponibilità.

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Nome: Fabio Gigante
Data: 19-12-2013
Cod. di rif: 4806
E-mail: gigante.fabio@gmail.com
Oggetto: Aiuto per Ulster
Commenti:
Illustrissimi e Rispettabilissimi Cavalieri e Lettori,

Dopo avere letto i vostri commenti in merito al canone del cappotto tipo Ulster, è cresciuto in me il forte desiderio di farmi confezionare tale capo. A tale proposito ho acquistato un tessuto per cappotti in saia di lana grigia spigata.

Portato il tessuto dal sarto, per procede alla confezione, questo ultimo ha sollevato dei dubbi su taluni dettagli, inerenti il peso, il fondo piega, il golino e la fodera, che mi hanno confuso un poco le idee.

Sarei veramente grato a tutti coloro che avessero la intenzione e la disponibilità di aiutarmi a chiarire questi dubbi.

Peso
Leggo ovunque che il tessuto per un Ulster deve essere quello della lana pesante; tuttavia, nessuno indica i grammi che contraddistingue tale categoria. Consultando alcune proposte di note sartorie, ho constatato che queste ultime offrono dei capi Ulster confezionati con lana dal peso di 540 g. Per questo motivo ho acquistato, a tale scopo, una lana dal peso di 570 g. Tuttavia, il sarto mi ha detto che il tessuto per tale impresa deve essere compreso tra i 600 ed i 700 g.

Prima domanda: Secondo il vostro parere, il tessuto che ho acquistato è idoneo per realizzare un autentico capo Ulster, tenendo conto che vivo nel nord Italia?

Fondo piega e golino
Per fare meglio aderire il cappotto alla sua più autentica origine militare, il sarto mi ha proposto di confezionare il capo in oggetto con un fondo piega posteriore che presenta una fila di bottoni che partono dalla martingala a scendere; inoltre, mi ha proposto di realizzare un golino (paravento) rimovibile.

Seconda domanda: Secondo il vostro parere, queste due varianti sono pertinenti e compatibili con la bellezza di tale capo?

Fodera
In questo caso siete stati categorici: sfoderato o a mezza fodera. Tuttavia, a questo punto, una fodera renderebbe il cappotto un poco più caldo; inoltre, osservando le proposte delle sartorie italiane di primaria importanza, ho potuto constatare che qualcuna di queste propone lo Ulster con una fodera rossa. Io sono rimasto in accordo per la mezza fodera.

Terza domanda: Secondo il vostro parere, la fodera può essere compatibile con il capo in oggetto e se non lo è, la mezza fodera che ho scelto è pertinente al fine della confezione in corso?

Dati anche i ristretti tempi a disposizione (il tessuto è già in mano al sarto, sarò veramente grato a chi mi saprà e vorrà aiutare a portare a buon fine questa mia impresa.

Un augurio di cuore a tutti per le prossime Festività.

Con cordialità
Fabio Gigante

PS. Il server del sito va in errore quando, nel testo, si inseriscono gli apostrofi, impedendo la pubblicazione delle discussioni.

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