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Nome: Franco Fornig
Data: 15-12-2005
Cod. di rif: 2258
E-mail: gonfal@tin.it
Oggetto: Luca di Montezemolo
Commenti:
Bologna è piccola. Luca di Montezemolo è di Bologna e siamo coetanei. Non sono un suo amico e nemmeno un conoscente, anche se siamo soci dello stesso Circolo: da quarant'anni ci incontriamo qua e là a tra Cortina e Bologna e devo dire che ho sempre ammirato il suo modo di vestire e la proprietà del suo abbigliamento.
Polo senza marchietti e niente jeans - tanto amati da alcuni in questo sito - in passeggiata; blazer quando ci voleva il blazer; gessati doppiopetto con scarpe marroni sul lavoro; abito blu alle feste; tight grigio su camicia bianca di piquet con cravatta a grigia a pallini bianchi ai matrimoni (siamo in Italia!)e così via.
In certi anni non era facile, ci voleva un certo coraggio.
Non sono un dandy: non ne ho il talento: sono semplicemente il frutto della media borghesia, nato negli ormai lontani anni quaranta.
Come tali, fin da piccoli, mio fratello ed io abbiamo avuto abiti su misura: prima tale Pinchini che ci costringeva ad odiose e lunghissime prove, poi il sarto di nostro padre, il Maestro Corticelli tutt'ora attivo, bravissimo, ma da me incompreso: durante le prove sbrirciavo le sue lavoranti, una delle quali, piccola e formosissima, suscitava i miei più bestiali istinti.
Poi la pletora dei sartini per risparmiare ed infine ecco Lui, il Primario che taglia, fa cucire gli altri e costa molto.
La scelta dei tessuti era complessa e non starò qui a raccontarla, ma vigeva una regola - per una volta valida per uomini e donne -: "le mezze tinte
non vanno mai accostate".
Piccole regole per piccoli uomini di provincia.
A cinquattott'anni, all'estro che Montezemolo non ha mai avuto, preferisco lo chic che da sempre è suo.
Cavallereschi saluti.

Franco Forni




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