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Nome: Gianluca Chiusa Data: 31-10-2002 Cod. di rif: 67 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Calzature cucite a guardolo Commenti: Illustre Gran Maestro e nobili Cavalieri, anzitutto mi compliemnto con Voi per la qualità del sito. Chiedo umilmente spazio tra le interessanti e profonde discussioni della lavagna per sottoporvi alcuni semplici quanto per me amletici dilemmi. Tralasciando la calzatura "su misura", di cui ho avuto modo di apprezzare la qualità eccelsa e inarrivabile e valutando le meno nobili realizzazioni presenti negli scaffali delle botteghe specializzate, quali sono a Vostro parere le Case che offono maggiori soddisfazioni?Io sono da anni un soddisfatto cliente Edward Green,Church's,Tricker's e Alden, oltre a fiero possesore di una Berluti (non su misura) come le giudicate? Non sono stato ugualmente soddisfatto di una John Lobb (William) non su misura recentemnte acquistata. Ringrazio Voi, nobili cavalieri per le risposte che saprete fornirmi. Cavallereschi saluti Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 15-11-2002 Cod. di rif: 108 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Camicie su misura Commenti: Ill.mo Sig. Villa, oltre a complimentarmi per la qualità dei Suoi scritti,sono a chiderLe di condividere le Sue esperienze in termini di camicie su misura a Parma e provincia. Mi ritrovo pienamente nello stato d'animo descritto nella Sua del 14/11, non avendo ancora trovato un laboratorio artigianale degno di questo nome.Come Lei giustamente sottolineava,troppi sono nella nostra città e provincia i commercianti truffaldini che spacciano per artigianale e su misura ciò che in realtà tale non è.Mortificato da troppe delusioni, alla fine ho desistito,accontendandomi di ordinare delle camicie Borrelli con mie specifiche.Avrebbe qualche buon indirizzo da consigliarmi? RingraziandoLa sin d'ora per la Sua disponibilità,con osservanza La saluto. Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 02-12-2002 Cod. di rif: 119 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Calzature spectator Commenti: Illustre Gran Maestro, sono ancora ad approfittare dello spazio che le Vostre nobili lavagne concedono a chi,come me,assetato di conoscenza ha trovato una preziosa fonte a cui abbeverarsi.La curiosità mi porta a spingermi sempre più in là nell'approfondimento e nella sperimentazione,purtroppo non sempre fruttuosa.Leggo però con piacere che Lei stesso consiglia questo modo di agire, essendo gli errori presupposto inevitabile di un cammino virtuoso.Il quesito che intendo sottoporre a Lei e agli illustri frequentatori di questi spazi, riguarda le calzature così dette "spectator", ovvero bi colori (bianco/nero;bianco/marrone).Si tratta di un tipo di calzatura che mi ha sempre affascinato,di forte personalità e dai contenuti notevolmente evocativi. Appasionato di musica jazz,non potevo non essere ammalito dalle fumose atmosfere da club anni 30 che le spectator richiamano.Essendo però una scarpa inusuale,ho sempre desistito dall'acquisto,giustificando la mia "codardia" in fatto di stile con la necessità di dare priorità a capi di più frequente e semplice utilizzo.Questo fino a poche settimane fa. In un recentissimo viaggio a New York,mi sono infatti imbattuto nello splendido negozio Allen Edmonds e indovini un po’ cosa mi strizzava l’occhio in bella vista in vetrina? Uno splendido paio di balmoral spectator wing-tip (secondo la definizione americana) bianche e nere,lucide e splendenti, come quelle che ho sempre immaginato ai piedi del Grande Gatsby intento a intrattenere gli ospiti accorsi ai suoi magici party.Calici di champagne,trombe e ottoni, il caleidoscopio delle camicie Turnbull and Asser sfoggiate da Jay Gatsby,tutto questo mondo immaginifico si è frullato nella mia mente alla sola visione di quelle semplici scarpe.Non ho resistito.Sono entrato e le ho acquistate,senza badare ai rimorsi di coscienza ed alle difficoltà di abbinamento con il mio guardaroba, confidando, lo ammetto, nei suoi preziosi consigli…Confesso di essere felicissimo del mio souvenir americano, come un bambino in possesso del giocattolo a lungo agognato.Credo che i gentiluomini frequentatori di queste lavagne siano d’accordo con me se affermo che l’aspetto emotivo di un acquisto dona significato allo stesso,trascendendolo da semplice baratto e donando appagamento, soddisfazione, emozione. Gli oggetti futili ad uno sguardo estraneo, sono in realtà per il fiero possessore ricchi di significati. Per me quelle scarpe richiameranno sempre New York, ma soprattutto saranno il trait d'union con quell’universo fantastico in cui amo rifugiarmi. Non so se sia testimonianza di forza o di debolezza,io credo e spero di sensibilità. Spero di non averLa tediata con il mio racconto, ma la premessa era necesaria per giustificare l’aiuto che sono a domandarLe. Secondo Lei, quali sono le occasioni adatte in cui indossare le mie spectator? Con quali abiti e di quali colori possono essere abbinate per non mortificarle ma per donare loro il giusto contesto in cui risplendere? RingraziandoLa sin da ora per il prezioso aiuto, La saluto cordialmente. Suo ammiratore Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 03-02-2003 Cod. di rif: 165 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Sito dedicato alle calzature Commenti: Illustre Gran Maestro, cavalieri mai domi, intervengo nel fitto ed interessantissimo carteggio che nobilita queste lavagne per segnalare un sito web di assoluto interesse per tutti i gentiluomini amanti delle calzature di qualità. Si tratta di un sito in lingua francese e l’indirizzo è www.souliers.net . I contenuti sono a mio giudizio molto buoni, così come la qualità delle immagini. Interessante è anche la sezione dedicata ai link, laddove sono presenti collegamenti con alcuni siti giapponesi ricchi di immagini delle splendide collezioni Berluti e Lobb, meraviglie della cui vista non sono mai sazio. Unico neo la mancanza di ogni riferimento ai maestri Peron, bottega che ho prontamente segnalato agli autori. Per chi conosce i periodici francesi dedicati all’uomo si accorgerà che il sito riporta svariato materiale pubblicato dalla splendida rivista “Trépointes”. Riprendendo quanto saggiamente affermato dal nostro inarrivabile Gran Maestro nella Sua del 3/2, spesso siamo portati a sottovalutare se non a deridere quanto abbia origine transalpina, senza renderci conto di quanto l’uomo, il suo universo, la sua cultura e credo il bello in senso assoluto siano spesso stati maggiormente valorizzati e celebrati dai nostri “cugini”. Dobbiamo ringraziare Franz Botré e tutta la redazione di Monsieur se oggi abbiamo la possibilità di sfogliare un periodico maschile in italiano degno di tal nome, altrimenti saremmo ancora a vagare tra orribili riviste patinate ricche di pessime pubblicità e povere di contenuti. Il drago del cattivo gusto è un avversario davvero temibile, solo con la disciplina, la ricerca e l’aspirazione un moderno San Giorgio lo potrà sconfiggere, ma come si usa dire… l’unione cavalleresca fa la forza. Cavallereschi saluti Vostro scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 17-03-2003 Cod. di rif: 202 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Metalli e camicie Commenti: Illustre Gran Maestro, con riferimento al Suo gesso relativo ai metalli, non posso far altro che concordare pienamente con Lei sul differente linguaggio dell’acciaio/oro. L’oro è infatti più vistoso, quindi meno consono ad un abbigliamento formale rispetto alla maggior “pulizia” e semplicità del metallo. Una fibbia dorata credo contrasti troppo se indossata con un formale abito scuro, al contrario risulta maggiormente valorizzata da un abbigliamento più sportivo, sia esso costituito da un abito intero o da uno spezzato. Con riferimento al gesso del sig. Villa, non posso far altro che confermare quella che a mio giudizio è una sproporzione tra il prezzo richiesto (veramente eccessivo) e la qualità offerta dalla ditta Finollo in Genova, non superiore rispetto ad altre manifatture decisamente meno costose. Si tratta ovviamente di un parere personale, e come tale lo esprimo. Approfittando della Sua disponibilità e gentilezza Le sottopongo un dilemma per me amletico: Lei come colloca l’abito blu rispetto a quello rigato (gessato) e grigio? Quale giudica il più formale e il più adatto a collocarsi un gradino sotto la black tie? Attendo con trepidazione di leggere il Suo prossimo articolo sulla splendida rivista Monsieur. Ringraziandola per l’attenzione cavallerescamente La saluto. Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 18-03-2003 Cod. di rif: 205 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Finollo Commenti: Ill.mo Gran Maestro, le Sue parole sono sempre per me un insegnamento. RingraziandoLa per la pronta risposta, mi rallegro nel vedere confermate le mie impressioni relative alla ditta Finollo. Non avendo la Sua esperienza e competenza, ho sussurrato quello che pensavo, pronto ad essere smentito. Approfittando di un appuntamento a Genova, ho voluto a tutti i costi conoscere quello che credevo un tempio del bello. Sapevo dei costi, ma credevo fossero giustificati dalla cura della manifattura. Tralascio la scortesia con la quale sono stato ricevuto e trattato, ma credo che quando le cifre richieste siano intorno ai 600 Euro per una camicia, sia diritto dell'avventore chiedere di visionare un capo finito. L'acquisto ad occhi chiusi non rientra nelle mie abitudini. Con riluttanza mi sono state mostrate alcune camicie pronte per la consegna e qui la delusione è stata grande: asole a macchina, "l'orrido pelo che proviene dagli inferi", come Lei lo ha argutamente definito, in bella evidenza. Gli stessi tessuti non mi sono sembrati migiori di quelli proposti da altre manifatture alla metà del prezzo. La storia ha la sua importanza, ma deve essere supportata da un presente all'altezza. Solo un consumatore attento e non attratta esclusivamenete dalla forza di un marchio può aiutare il mercato ad essere più trasparente. In questo credo che il C.O. compia per quanto possibile un'opera "storica", in quello che è l'abbattimento di falsi miti (Lattanzi e il suo finto su misura, ecc.). Concludo ricollegandomi al mio quesito sull'abito blu/grigio. La Sua risposta è come di norma per me illuminante e mi ha fatto riflettere sulla bellezza dell'abito nero, oggi purtroppo preda della moda e degli stilisti. Si tratta di un capo che vorrei riscoprire nella sua originaria bellezza e semplicità. Cavallereschi saluti Suo scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 18-03-2003 Cod. di rif: 209 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Casinò Commenti: Gent.mo Gran Maestro, il suo gesso mi ha colpito nonchè affascinato.L'atmosfera dei casinò è in effetti irripetibile. L'estate scorsa, in occasione di un viaggio in Bretagna - Normandia, non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di passare una serata nella splendida sala da gioco di Deauville, laddove il grande Winston Churchill, Cornelius Vanderbilt amavano passare ore alle roulette e devo dire che nonostante il criminale niet all'inebriante puff la scenografia era di tutto rispetto. Smoking bianchi alla Bond in "Mai dire mai", spencer color crema stile "sud degli Stati Uniti" che avevo visto solo in fotografia, abiti scuri di grandissimo gusto, con quella nota di extravagance cara ai francesi. Vorrà perdonare la mia divagazione, ma spesso sognare ad occhi aperti aiuta ad affrontare meglio il pomeriggio e le sue parole evocative hanno avuto un effetto rinfrancante. Quale migliore antidoto contro il cattivo gusto e le brutture che immergersi ogni tanto in ambienti al di là del tempo e delle mode?L'abito nero sarà il prossimo pezzo del mio guardaroba... Suo fedele scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 04-04-2003 Cod. di rif: 230 E-mail: gchius @libero.it Oggetto: Abito blu e bottoni Commenti: Ill.mo Gran Maestro, sono di nuovo ad approfittare della Sua scienza nonchè della Sua gentilezza per dirimere un dubbio che mi “tormenta” da qualche giorno. Ho deciso di utilizzare una pezza di uno splendido tessuto Woodhouse, blu scuro, di spessore e tocco virili, acquistata un paio di anni fa a Milano presso la nobile ditta Guenzati per farmi confezionare un abito tre pezzi. Mi trovo però indeciso per quanto riguarda la scelta dei bottoni. Una mia ahimè compianta zia sarta mi ha lasciato una scorta di bottoni molto belli,datati anni 50-60, tra i quali spicca una serie di bottoni in madreperla blu. Possono essere adatti all'abito essendo di una tonalità molto più chiara rispetto al blu del tessuto o mal si addicono a un abito comunque "austero"? La ringrazio sin d'ora per la Sua dispinibilità e colgo l'occasione per complimentarmi con Lei per gli splendidi contributi sul vestire uomo pubblicati sulla rivista Monsieur. Suo scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 08-04-2003 Cod. di rif: 235 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Bottoni in corno Commenti: Ill.mo Gran Maestro, i Suoi insegnamenti sono per me sempre preziosi. RingraziandoLa per la risposta, come Sua abitudine solerte e puntuale, Le segnalo che mi sono già attivato alla ricerca di bottoni in corno nero da abbinare al mio Woodhouse, sfruttando anche alcune preziose segnalazioni apparse sul "fondaco delle spezie rare". Leggo tra l'altro che il 14 maggio in occasione dei "Laboratori di eleganza" sarà presentato un esemplare di Peron & Peron realizzato con il prezioso cordovan AAA. Un motivo in più per non mancare. Cavallerscamente in questa luminosa ma gelida mattina, Suo scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 15-07-2003 Cod. di rif: 383 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Mocassini con nappe e doppia fibbia Commenti: Ill.mo Gran Maestro, dopo una lunga e per me dolorosa assenza torno ad occupare queste lavagne,il cui spessore ed approfondimento si fanno sempre maggiori.Ieri sera,desideroso di rilassarmi dedicandomi al purificante rito del cirage,ho pensato di approfittarne per dare un ordine razionale alla mia scarpiera,suddividendo le calzature in base al livello di "formalità" delle stesse.L'operazione,all'apparenza semplice, si è rivelata in realtà più difficile del previsto,stante la presenza di alcuni modelli che io adoro,ma di difficile collocazione stilistica.Ho immediatamente pensato di rivogermi a Lei ed alla Sua immensa conoscenza e disponibilità per aiutarmi a risolvere il pernicioso rebus.Sulla bicolore mi aveva già risposto tempo addietro in modo completo ed esaustivo.I miei interrogativi riguardano oggi il mocassino con nappine (tassel loafer) in cordovano burgundy di Alden e la classica doppia fibbia (William) color whisky di Lobb.Lei come collocherebbe queste splendide calzature?Le vede adatte a un utilizzo formale (ovviamente diurno) e a un'abito scuro (blu/grigio/gessato) o le vede più a loro agio associate ad un abito dalla vocazione più sportiva (principe di Galles) se non addirittura allo spezzato?Approfitto dello spazio per una breve riflessione sul Suo interessantissimo gesso di ieri relativo alla camiceria ideale. Concordo pienamente su tutto, soprattutto su Charvet che ho avuto il piacere di frequentare di recente in modo piuttosto assiduo,aggiungerei solo che l'antica casa Finollo,più che una brava maestra ricamatrice in grado di realizzare asole cucite a mano dovrebbe ricercare un pò di cortesia con gli avventori sconosciuti e forse non giudicati degni di varcare cotanta porta. Cavallereschi saluti, Suo scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 16-07-2003 Cod. di rif: 392 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Legge del mocassino Commenti: Stimatissimo Gran Mastro, oltre a ringraziarLa per la pronta ed interessantissima risposta relativa alla collocazione stilistica della scarpa senza lacci, mi trova in completo accordo con la Sua teoria. Ritenendo in assoluto la scarpa allacciata più formale, credo infatti non si possa però definire sic et simpliciter il mocassino (o pantofola) scarpa informale in senso assoluto, essendo numerose le declinazioni di forma, colore e pellame di questa affascinante tipologia di calzatura, risultandole precluso solo l’uso “after 18” .Spetterà poi all'uomo di gusto interpretarle ed utilizzarle al meglio. Personalmente ritengo corretta una divisione "geografica" del mocassino, evidenziando tre grandi scuole, quella italiana, quella inglese e quella americana. Il mocassino italiano è leggero, sfoderato, dalla forma tubolare, più scollato ai lati, inadatto a completi scuri, personalmente nelle tonalità del marrone lo vedo bene associato al lino nelle tinte naturali o al cotone. L'esempio classico credo sia il vecchio esemplare di Gucci con morsetti di metallo nelle tinte ruggine e marrone, oltre ad alcuni splendidi modelli realizzati nella bottega del maestro Gatto in Roma. La scuola inglese interpreta la scarpa senza lacci in modo differente, realizzando modelli più pesanti, dalle spesse suole con lavorazione Good Year. Lateralmente sono più "accollati" ed il piede risulta più "vestito". Tre sono le grandi famiglie in cui si possono suddividere i mocassini di provenienza britannica: il così detto “norvegese” o Handsewn Moccasin, a sua volta presente nella variante così detta “penny loafer”; il più formale, accollato e rifinito Full Strap Slip-On (esempio lo splendido modello Lopez di Lobb) ed infine il Tassel Moccasin o mocassino con nappine. Il secondo in nero ritengo possa essere egregiamente accompagnato di giorno ad un completo scuro, al principe di Galles o alle grisaglie. Ricordo nel servizio realizzato dall’ Avv: Maresca sull’eleganza maschile e pubblicato su “Monsieur”, una foto di un elegantissimo Principe de Curtis con cappotto, cappello e mocassino nero. La stessa variante con nappe nella interpretazione inglese è completamente differente rispetto alla cugina americana, assumendo una forma più sfilata, leggera ed allungata, oltre ad evidenziare solo una piccolissima porzione di calza. Venendo alla scuola che a mio giudizio ha detto di più nel campo delle scarpe senza lacci, ovvero quella americana, le varianti sono le stesse a cui mi riferivo più sopra, con al sola aggiunta del “beef-roll”, mocassino informale, dai rigonfiamenti laterali simili appunto a due arrosti arrotolati. Tralasciando il beef-roll (bello quello proposto da Sebago e da Allen Edmonds), tipica scarpa da college Ivy League, si può rimarcare come la grande differenza rispetto alle analoghe proposte inglesi, sia un aspetto più “massiccio” e una minore copertura del piede. Le scarpe senza lacci americane risulteranno più pesanti, anche in virtù dell’utilizzo del cordovano, ma contemporaneamente più scollate, sbarazzine, direi chic. Quello che in termini di formalità si guadagna con l’utilizzo di pellami più spessi e strutturati, con la realizzazione di suole più importanti, si perde con una maggiore visibilità della calza. Sperando di vedere questa mia semplice e probabilmente scorretta teoria migliorata e perfezionata dagli illustri frequentatori del castello, cordialmente La saluto. Suo Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 18-07-2003 Cod. di rif: 406 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Al N.H. Cav. Franco Forni - smoking in Emilia Commenti: Illustre Cavalier Forni, complimentandomi con Lei per la qualità,la profondità e l'emozione dei Suoi scritti, sono a domandarLe un consiglio, confidando nella Sua disponibilità e gentilezza. Sono intenzionato a farmi confezionare uno smoking su misura ed avando letto alcune sui interessantissime indicazioni al proposito, vorrei qualche consiglio sul tema, oltre se possibile a qualche nome di sartorie in Emilia in grado di soddisfare richieste di questo tipo. Premetto che a Parma domandare una cosa di questo tipo è come ricercare neve in un deserto. RingraziandoLa sin d'ora, cavallerescamente La saluto Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 24-07-2003 Cod. di rif: 430 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Calzature bi colori di James Bond Commenti: Nobili cavalieri, per allietare una afosa serata estiva ieri sera non vi era che il Nostro Eroe, impegnato in suolo giapponese. Per l'ennesima volta ho rivisto il film e per l’ennesima volta ho notato che nella prima parte del film Bond indossa un paio di spectator bianche e nere sotto un completo grigio con cravatta di maglia nera. Qualche occhio più acuto del mio sa dirmi qualcosa in più su quelle calzature? In alcuni fotogrammi mi sembrano addirittura senza lacci, con due elastici ai lati o sbaglio? Si tratta forse di calzature da golf private dei chiodini? Cavallereschi saluti Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 28-07-2003 Cod. di rif: 437 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Dressing the man Commenti: Ill.mo Gran Maestro, l'autore del volume intitolato "Dressing the man" è Alan Flusser, autore anche di un'altra interessante pubblicazione intitolata "Clothes and the man". Si tratta di due ottimi volumi, riccamente illustrati, soprattutto il primo con splendidi figurini e foto anni 30/50. A chi fosse interessato all'acquisto consiglio di effettuarlo tramite Amazon.co.uk, si risparmia infatti qualcosa in costi di spedizione rispetto al sito americano. Vivamente sconsigliato è rivolgersi a librerie italiane.Il volume da me acquistato tramite Amazon a circa 45 Euro in alcune librerie specializzate è in vendita a circa 90 Euro. Se non è furto.. Cavallereschi saluti Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 29-07-2003 Cod. di rif: 446 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Calzature Berluti Commenti: Nobile Gran Maestro, ricorro alla Sua scienza e saggezza, oltre al Sua estrema franchezza ed obiettività di giudizio per avere un parere sulla linea Berluti così detta pret à soulier, causa di un acceso dibattito tra amici intenti a degustare dell’ottimo gelato nella mia veranda. Io ne posseggo un paio, più precisamente modello Olga One e non posso dirne che un gran bene, sia dal punto di vista della comodità, sia da quello estetico e della qualità dei pellami. Qualcuno sosteneva invece come tali calzature non reggano il confronto con case come Alden, Edward Green, più tradizionalmente radicate nel mondo del pronto e vero ultimo stadio di eccelsa qualità prima del su misura. Berluti sarebbe in sostanza grande nel su misura, ma non così nel pronto. Personalmente come dicevo non condivido tale opinione , avendone avuto esperienza diretta, anzi paragonerei Berluti alle camicie Chravet, ugualmente grandi tanto nel à mesure, quanto nel pronto. Un Suo competente parere al proposito mi sarà prezioso…ci sono in gioco un paio di kg di ottimo gelato artiginale… P.S. per il signor Armelli consiglierei anche una visita dai Maestri Cravedi a San Giorgio Piacentino, non troppo distante da Parma, di cui può leggere nel taccuino di viaggio. Con sempre maggiore stima Cavallereschi saluti Suo scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 06-10-2003 Cod. di rif: 581 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Tessuto da campagna Commenti: Nobile Gran Maestro, Illustri cavalieri e Visitatori, riemergo dalle nebbie di un intensissimo periodo di studio, che se mi ha impedito di partecipare attivamente alle attività materiali e culturali del Sodalizio, non mi ha allontanato dallo Spirito che lo governa. Sono a richiedere l'aiuto del Gran Maestro per dirimere un pernicioso dubbio. Vorrei farmi cucire un abito due pezzi da campagna in un bellissimo thornproof Scabal datatato 1988 che ho rinvenuto tra i fondi di magazzino di un drappiere. Il tessuto ha un fondo verde muschio ed è finestrato. Il sarto mi ha proposto di realizzare la giacca con tre bottoni due spacchi laterali, tasche inclinate tipo giacca di equitazione. Io ero maggiormente orientato per le tasche a toppa e nessuno spacco. Qual'è il Suo dotto parere in proposito? RingraziandoLa per l'attenzione, Le porgo distinti saluti Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 12-10-2003 Cod. di rif: 597 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Al Sig. Adorni Commenti: Nobile Gran Maestro, Cavalieri, mi permetto di rispondere al Sig. Adorni almeno per quella che é la mia esperienza personale. Mi sono servito spesso ed anche in tempi recentissimi della ditta De Paz,sempre con grandissima soddisfazione. Ho fatto realizzare pantaloni, giacche e ho sempre trovato una lavorazione all'altezza degli splendidi tessuti proposti. La competenza e la passione di chi di volta in volta si trova a servire rendono poi il tempo trascorso in Via Ugo Bassi davvero ben speso. Sperando di esserLe stato d'aiuto porgo distinti saluti Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 14-10-2003 Cod. di rif: 614 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: Al sig. Adorni Commenti: Gent.mo Sig. Adorni, non ho aprrezzato minimamente le parole spese nei miei confronti. Definirmi pubblicamente inesperto o inaffidabile nel giudizio per lo più a causa dell'età non è un comportamento che credo consono a queste mura. Con questo non voglio assolutamente elevarmi a livelli che non mi competono, essendo io il primo a chiedere più che a proporre, a sussurrare più che a parlare. Se però Le ho risposto è perchè ero perfettamente sicuro di quanto scrivevo, nel acso opposto me ne sari stato zitto. Non parlo a vanvera, non sono un venditore da luna park o quanto altro. Io non so con chi Lei è abituato a trattare, ma tra gentiluomini un intervento è sempre figlio di un'attenta riflessione. Mi scuso con Il Gran Maestro e con i frequentatori per lo spazio rubato alle mie personali esigenze, ma ritenevo corretto esprimerle pubblicamente. Venendo a temi più piacevoli, richiedo ancora il sempre gentilissimo aiuto del Gran Maestro, per risolvere un dubbio relativo all'abito in thornproof che sto facendo realizzare sotto la Sua prezioa guida. Ho concordato con il sarto tutte le specifiche da Lei consiglite (giacca a tre bottoni e due spacchi laterali)ed ho abbandonato l'idea della tasca a toppa, effettivamente troppo rischiosa con un tessuto finestrato. Dopo essermi inginocchiato implorante sono pure comparsi magicamente alcuni splendidi bottoni di corno,mi restano solo due dubbi. Il primo relativo all'abbottonatura della giacca, a Suo giudizio qual'è quella corretta per un abito di questo tipo?Più alta o più bassa?Il secondo relativo al pantalone,meglio il risvolto o senza per non appesantirlo troppo? RingraziandoLa e scusandomi ancora porgo distinti saluti Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 31-10-2003 Cod. di rif: 692 E-mail: gchius@libero.it Oggetto: A King' s Story - The Memoirs of The Duke of Windsor Commenti: Nobile Gran Maestro, da grande "anglomane" (per utilizzare un termine coniato dal Cav. Forni), mi sono precipitato alla ricerca del prezioso volume e seguendo el sue indicazioni ho ordinato un tomo dal titolo "A King' s Story - The Memoirs of The Duke of Windsor ". E' questo quello di cui parlava? Dalla descrizione sembra in ogni caso una vera e propria "bibbia" per gli adoranti imitatori del Sommo Duca. Per ora ho fatto l'ordine...temo però di ricevere una mail in cui mi si comunica che il prodotto è esaurito.. Sempre grato per come ci illumima la strada Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 24-11-2003 Cod. di rif: 780 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Forum sulla cravatta Commenti: Il.mo Gran Maestro, mancando dalle familiari mura del Castello da qualche giorno leggo solo ora della proposta di organizzare un momento di approfondimento sulla cravatta e relativi nodi. La cosa è davvero entusiasmante, anche perchè la lettaratura sull'argomento è scarsa e di pessima qualità. Solo la competenza del C.O. potrà colmare questa lacuna. Con stima Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 04-12-2003 Cod. di rif: 807 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Church's e Lattanzi Commenti: Ill.mo Gran Maestro, facendo seguito al Suo invito non posso trattenermi dall'esprimere il mio umile parere relativo alla prestigiosa casa britannica.Ammetto di non essere sereno di spirito nell'analisi, esseno stata Chruch's il mio primo amore in fatto di calzature definibili tali.Come molti ho sofferto l'ingresso nel capitale dell'azienda di soci italiani ed in particolare di un illustre rappresentante di quel mondo del c.d. fashion che è alla base del ormai irreversibile crollo del gusto. Tutto questo premesso sono sostanzialmente d'accorso con la Sua sentenza riportata su Monsieur, ovvero non considerare nemmeno i modelli più "modaioli" e valutare esclusivamente il classico, classico che resta a mio giudizio di altissimo livello qualitativo. Tra l'altro ho notato di recente una consistente riduzione delle proposte con suola in gomma di stampo moderno, segno che la clientela non ha apprezzato e che l'azienda l'ha compreso. Spero sia l'inizio del definitivo ritorno della gloriosa casa sulla retta via... Mi permetto in calce un'annotazione alla lettera pubblicata su Monsiuer di dicembre dal Sig. Lattanzi, che mette in dubbio l'onestà e la libertà di giudizio di chi interviene su queste lavagne compreso il sottoscritto. Vorrei segnalare al Sig. Lattanzi che i miei dati sono visibili e riscontrabili,oltre a domandare quale fosse il senso ultimo della lettera che mi è rimasto oscuro. Spero che la sua abilità di calzolaio sia migliore della sua penna. Cavallereschi saluti Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 19-02-2004 Cod. di rif: 933 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Abito doppiopetto Commenti: Il.mo Gran Maestro, alcuni giorni fa ho rinvenuto tra i vecchi bauli di mio padre alcuni tagli di stoffe acquistati nel corso degli anni e mai utilizzati. Si tratta di un vero e proprio tesoro di fantasie e varietà a cui non pensavo di poter attingere e di cui mio padre stesso si era colpevolmente obliato. La colpa è grave e merita una condanna a cui spero che Lei da Avvocato non si opponga: il sequestro immediato del “tesoro”. Pur tra le diversità un minimo comune denominatore, il peso medio delle stoffe, sempre elevato caratteristica questa che ho imparato ad amare quasi fosse un imprinting familiare. Volendo nel corso degli anni donare la vita a queste affascinanti pezze ho deciso di iniziare facendomi confezionare un abito doppio petto con una stupenda grisaglia scura sul tono del piombo Scabal dal peso di 14 once. Non essendo particolarmente uso al doppio petto (l’ho sempre un po’ temuto), sono a domandarLe qualche prezioso consiglio al fine di indirizzare l’opera del sarto, tenendo conto delle mie caratteristiche fisiche. La mia preferenza è orientata per il sei bottoni, considerando il quattro bottoni o il sei stirato quattro troppo “aperta” per un busto non troppo sviluppato in senso verticale come il mio. Perdonerà la mia richiesta molto generica e non specifica su di un particolare, ma vorrei conoscere il Suo prezioso parere sulle caratteristiche generali di questa affascinate foggia. Na approfitto per ringraziarLa dei suggerimenti pregressi, ho ritirato da poco il due pezzi in thornproof per le cui specifiche mi ero servito della Sua guida e devo dire che il risultato è eccezionale, in particolare i risvolti dall’aspetto a “panino imbottito” sono splendidi. RingraziandoLa la saluto cordialmente, Con stima Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 19-02-2004 Cod. di rif: 936 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Riflessione sull'abito a doppio petto Commenti: Gent.mo Gran Maestro, la Sua capacità di analisi, oltre alla Sua scienza ed esperienza mi hanno condotto all'esame di coscienza stimolato dal Suo gesso.Il risultato è il primo da Lei indicato:l'elemento preponderante è la volontà stilistica,il desiderio din un doppio petto,foggia a cui credo (ma posso sbagliarmi) che la splendida grisaglia, così understate ma allo stesso tempo espressiva,si adatti alla perfezione. Attendo impaziente i Suoi preziosi consigli Suo Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 19-02-2004 Cod. di rif: 938 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Abito doppio petto Commenti: Gent.mo Gran Maestro, come allievo segue la guida in cui confida, così farò, cercando una flanella con le caratteristche che Lei mi ha indicato e riponendo la grisaglia nel baule, in attesa del momento opportuno e della mia crescita nella capacità di declinare i tessuti. Le chiedo solo un'ultima cosa, Lei cosa intende per petto Caraceni con leggera imbananatura e lance angolate?La terrò informata sugli sviluppi. RingarziandoLa ancora una volta di più, Le porgo cordiali saluti Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 19-02-2004 Cod. di rif: 943 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Fred Astaire in doppio petto Commenti: Nobile Gran Maestro, la Sua lanterna sta illuminando la mia oscurità.La foto che Lei mi ha indicato è per caso quella riportata alla pagina 31 del Taccuino dal titolo "Fred Astaire negli anni 50"?Mi sembra infatti che in tale abito il profilo del bavero non sia rettilineo ma abbia effetivamente la forma di una banana e che le lance siano orientate verso l'alto, in resta.Non si vede però l'abbottonatura, debbo supporre sia alla coppia bassa di bottoni? Con ammirazione Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 19-02-2004 Cod. di rif: 945 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: La retta Via del Doppiopetto Commenti: Gent.mo e insuperabile Gran Maestro, grazie a Lei ho trovato la retta via. L'abito indicatomi alla pagina 17 del Taccuino rappresenta ciò che desideravo, ma che non sapevo di desiderare. Lei non solo mi ha indicato ciò che era meglio per me, ma anche ciò che immaginavo senza riuscire a darvi forma. Il modello indossato da Barberis sarà l'esempio su cui realizzare il mio completo. Inizio ufficialmente la caccia alla flanella adatta seguendo i Suoi dettami. Con ammirazione e stima Suo Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 23-02-2004 Cod. di rif: 966 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Pattine alle tasche? Commenti: Gent.mo Gran Maestro, sono ancora ad abbeverarmi alla fonte della Sua scienza relativamente alla corretta impostazione del completo doppio petto che ho ormai in fase di definizione. Con le caratteristiche che mi ha indicato e che ho prontamente recepito, Lei ritiene migliore la presenza o meno delle pattine alle tasche? Ossequiosamente Scudiero Gianluca Chisua ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 27-02-2004 Cod. di rif: 979 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Camiciaia Commenti: Ill.mo Cav. Villa, la Sua Camiciaia ha tutta la mia solidarietà e mi associo al grido "lunga vita". La invito anche se possibile a segnalare nel Portico dei maestri il recapito di una così brava e purtroppo ormai rara artigiana. Con stima Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 01-04-2004 Cod. di rif: 1074 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: De Mohair Commenti: Ill.mo Gran Maestro, desiderei approfondire un argomento già affrontato su queste Lavagne,ovvero le caratteristiche del mohair e di quella particolare qualità definita "summer kid mohair". La definizione summer kid mohair come Lei aveva opportunamente sottolineato si riferisce alla maggiore presenza del vello della capra giovane.Quello che non mi è chiaro è se qualora sulla mazzetta vi sia la scritta summer kid mohair il tessuto sia 100% summer kid, oppure solo in percentuale. Alla resa dei conti è meglio un mohair puro costituendo il summer kid un misto? Come avrà capito è mio desiderio farmi confezionare un abito con tale prezioso tessuto, che tanto sa di colonie e di "Sarto di Panama". Ringraziando per la disponibilità cavallerscamente saluto Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 07-07-2004 Cod. di rif: 1438 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Un sogno da realizzare Commenti: Ill.mo Gran Maestro, quale profondo ammiratore e cultore del genio espressivo, creativo di Olga Berluti e della Sua Maison leggo con gioia dell'iniziativa, della piccola cerimonia che si sta concretizzando in Milano. Ciò testimonia quanto scrissi a suo tempo a proposito della Maison in una stimolante discussione avvenuta nel Suo studio, ovvero che chi sa veramente innovare, chi rivoluziona non tanto l'oggetto in sè, quanto la percezione e la funzione dello stesso è in grado di andare oltre gli schemi del commercio e della mera logica del profitto proponendo inziative di questo tipo. L'azienda è Maison, l'imprenditore Maestro e artista, il fare è valutato non solo in base a cifre,ma la dimensione morale assurge a filo conduttore dell'operare. Realizzare sogni... non è forse una delle azioni più nobili che l'uomo possa realizzare? Una Maison che si propone di realizzare sogni, che recupera la dimensione etica non è forse l'emblema di quanto di buono la nostra società contemporanea è ancora in grado di esprimere? Se la "cerimonia" sarà pubblica spero sia almeno raccontata al fine di poter quanto meno condividere l'emozione, l'atmosfera che si creerà nell'atelier. Parma, 07/07/2004 Suo Scudiero Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Gianluca Chiusa Data: 30-09-2004 Cod. di rif: 1645 E-mail: gianluca.chiusa@abcz.biz Oggetto: Impunture Commenti: Nobile Gran Maestro, sulla scia del Cav. Villa subentro nel Vs carteggio con un quesito. Il Maestro Parmelli mi sta confezionando un due pezzi in un rusticissimo crossbred grigio che con l'amico Cav. Villa avevamo inserito nel caveau del Maestro (caveau contenente tessuti vintage che apprezziamo, fortuna nostra, solo noi due...).Le tasche sono a toppa,lo spacco è doppio. Il dubbio riguarda le impunture. Il Maestro le ha effettuate in filo di seta nero, tuttavia data la grana del tessuto risultano quasi invisibili. Mi ha proposto di doppiare il filo, risulteranno forse troppo "pesanti"?Esistono soluzioni alternative? RingraziandoLa per l'attenzione ed i preziosi consigli, Le porgo cavallereschi saluti Gianluca Chiusa ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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