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Nome: Giorgio Bassan
Data: 05-12-2005
Cod. di rif: 2245
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: Accademia Nazionale dei Sartori
Commenti:
Chiarissimi Gran Maestro e Rettore,
mi rivolgo a Voi per conoscere l'autorevolezza che un'istituzione come l'Accademia Nazionale dei Sartori (se non erro di origine medioevale) possiede al giorno d'oggi.
Sarò più preciso. E' un segno di indiscussa capacità tecnica e di pari doti etiche l'appartenenza di un Maestro a codesta nobile istituzione? Inoltre, che rapporto esiste tra la sopracitata Accademia e la Camera Europea dell'alta sartoria? Ho notato che molti Maestri appartengono ad entrambe. Anni fa venne annunciato un sito della Camera Europea: si sono perse le tracce? Poichè mi sembra che questo argomento non sia mai stato trattato all'interno del castello mi auguro sia di interesse comune. Con l'occasione Vogliate gradire distinti saluti, Giorgio Bassan

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Nome: Giorgio Bassan
Data: 08-03-2006
Cod. di rif: 2376
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: Scottish Estate Tweeds
Commenti:
Egregi Cavalieri e simpatizzanti, desidero segnalarvi un bel lavoro di una decina d'anni fa (1995)- ma di semplice reperibilità anche nuovo - che tratta di un argomento di sicuro interesse tra queste mura: gli scottish estate tweeds.
A cura di E. Harrison, della mitica Johnston of Elgin, presenta la storia degli scottish estate tweeds oltre ad una raccolta quanto più esaustiva possibile di questi bei disegni.
En passant preciso che mentre gli scottish tartans sono riservati esclusivamente ad un ceppo famigliare e quindi identificano dei legami di sangue, gli scottish estate tweeds sono riservati esclusivamente a coloro che vivono e lavorano in una determinata proprietà, nulla importando la loro parentela. Grazie per l'attenzione e cordiali saluti, Giorgio Bassan

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Nome: Giorgio Bassan
Data: 24-05-2006
Cod. di rif: 2470
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: AngloMania
Commenti:
Mi permetto di segnalare a tutti i cultori del british style alcune recenti pubblicazioni ed un importante evento. Partendo da quest'ultimo si tratta di una mostra fotografica, corredata di un libro a cura di Andrew Bolton, che si tiene dal 3 maggio al 4 settembre a New York, presso il Metropolitan Museum (www.metmuseum.org) dal titolo
"AngloMania: tradition and trasgression in British Fashion". L'anno scorso i tipi de l'"Edition du Regard" hanno pubblicato la storia del mitico negozio parigino Old England dal titolo "So British" di Deschodt-Van Dorssen.
Infine Jeremy Hackett ha pubblicato ad inizio anno una raccolta di suoi scritti corredata di fotografie per l'Independent on Sunday" dal titolo "Mr. Classic".
- Bolton, "AngloMania: Tradition and trasgression in British Fashion", (nov. 2006)
- Deschodt-Van Dorssen, "So British", Edition du Regard, 2004
- Hackett-Tang, "Mr. Classic", Independent on Sunday, 2006
Cavallereschi saluti.
Giorgio Bassan

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Nome: Giorgio Bassan
Data: 15-06-2006
Cod. di rif: 2489
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: Panama, bibliografia
Commenti:
Egregi Cavalieri,
mi permetto di segnalarVi questo bel libro sul Panama, reperibile in francese o inglese:
- Martine Buchet-Laziz Hamani,"Panama - A legendary hat", Assouline
Cavallereschi saluti, Giorgio Bassan

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Nome: Giorgio Bassan
Data: 02-08-2006
Cod. di rif: 2541
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: segue: viaggio e pelletteria
Commenti:
Stimato GM,
facendo seguito alla sua pregevole risposta sulla pelletteria, Le chiedo se in provincia di Bergamo non vi sia un laboratorio artigianale che produce pelletteria da viaggio di alto livello. Poichè i Trussardi iniziarono di qui e poichè in altri settori, segnatamente nei guanti, ho trovato in queste valli ciò che cercavo, chiedo a Lei se nel corso delle sue ricerche non abbia scovato qualcosa di interessante.
Cavallereschi saluti.

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Nome: Giorgio Bassan
Data: 29-01-2007
Cod. di rif: 2856
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: Taglio della giacca
Commenti:
Egregio Gran Maestro,
Le chiedo per cortesia di illustrare brevemente le tecniche più diffuse di taglio della giacca, magari classificandole per stile, ove possibile.
Incluse le giacche di confezione per un confronto. Non dimenticando di sottolineare gli aspetti positivi di ciascuna tecnica e quelli negativi. RingraziandoLa anticipatamente porgo cavallereschi saluti. Giorgio Bassan

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Nome: Giorgio Bassan
Data: 21-03-2007
Cod. di rif: 2974
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: Taglio della giacca parte II
Commenti:
Egregio Gran Maestro,
osservando il taccuino 3167 (giacca dorica) si nota che la giacca di sinistra presenta un taglio che dal petto prosegue oltre la tasca sino al fondo della gonna. In sartoria è "lecito" un taglio siffatto?
Oppure è tradizione che sotto le tasche non vi siano "tagli"? La domanda mi sorge spontanea anche in relazione al famoso "fianchino" delle giacche inglesi che abbiamo osservato a Firenze.
Nel ringraziarLa Voglia gradire cavallereschi saluti.

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Nome: Giorgio Bassan
Data: 04-04-2007
Cod. di rif: 3015
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: Gessi 3000 e 3004
Commenti:
Egregio signor Cagnoni,
mi permetto di fornirle alcune ulteriori informazioni per precisare la risposta del Gran Maestro. La Church's ha 600 dipendenti e produce giornalmente 900 paia di scarpe. Il suo prodotto è tipicamente industriale, la materia prima utilizzata è definita "corrected-grain leather" cioè una pelle iniettata di una sostanza plastica per correggerne le anomalie. Questa procedura fa sì che la pelle perda molte peculiari caratteristiche tra cui quelle termiche. E' intuibile che con queste dimensioni sia possibile godere di notevoli economie di scala (cioè i costi fissi di produzione vengono ripartiti su di un gran volume riducendone l'incidenza per singolo paio di scarpe) e di qui il costo più basso. Edward Green ha 40 dipedenti e produce 60 paia di scarpe al giorno; utilizza solo la migliore materia prima (raramente riscontrabile anche presso gli artigiani che lavorano su misura), la lavorazione è artigianale (ma su forma e non su misura: quest'ultimo servizio al momento non è più disponibile in quanto l'artigiano che lo forniva si è messo in proprio). Per inciso le forme utilizzate da Edward Green restano tra le migliori, quanto a comodità e bellezza, che si possono incontrare; alcune delle quali risalgono agli anni trenta (vedi la forma 202). Edward Green basa la propria politica di marketing sul servizio al cliente (possiede solo due negozi uno a Londra in Jermyn Street 75 ed uno a Parigi presso Old England, Boulevard des Capucines 12 - dove si viene "coccolati"). In una recente visita a Northampton con lo scudiero Segattini siamo stati ricevuti in fabbrica dalla direttrice di EG signora Hilary Freeman per tre ore e mezzo: abbiamo visitato l'intero processo di produzione, ci hanno preso le misure dei piedi, abbiamo provato decine di modelli, eccetera. Quando una EG necessita di un tagliando la si spedisce a Northampton e viene completamente riparata (anche la tomaia) e ricondizionata (mentre le Church's vengono mandate in un laboratorio qui in Italia). Da queste poche informazioni mi auguro risulti chiaro che il costo unitario di produzione non può essere paragonabile. Cavallereschi saluti, Giorgio Bassan


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Nome: Giorgio Bassan
Data: 05-04-2007
Cod. di rif: 3021
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: Edward Green
Commenti:
Egregio Cavaliere Villa,
la storia di EG è piuttosto tribolata come pure è tribolata la storia della scarpa inglese. Sul finire degli anni Ottanta EG venne acquisita sull'orlo del fallimento per £ 1,00 da John Hlustick un imprenditore designer. Egli si prefisse di costruire le migliori scarpe indipendentemente dal prezzo. Da allora ebbe inizio il rilancio: le vecchie forme vennero "rivitalizzate", così pure come i vecchi modelli e se ne introdussero di nuovi. Purtroppo negli anni Novanta Hlustick prematuramente scomparve per cui in E Green si cercò un designer al fine di poter continuare l'attività. E' in questo momento che un abile artigiano, consulente di calzaturifici con qualità di designer, venne assunto. Si tratta di Tony Gaziano che come contropartita volle reintrodurre in EG il bespoke. Venne accontentato. Gaziano fece a mio avviso un lavoro magnifico: migliorò le vecchie forme (202 e 606) e ne introdusse di nuove, più moderne ed eleganti di origine bespoke (prima la 82 e poi la 888). Poi, l'anno scorso decise di mettersi in proprio e fondò con un socio la Gaziano & Girling: ditta dedita al su misura ed al pronto di alta gamma. Vedi http://www.gazianogirling.com/
Nel frattempo in EG è stato chiuso il servizio su misura ed è stata reintrodotta la linea Top Drawer (che esisteva già ai tempi di Hlustick e poi cessata per far posto al bespoke). Questo servizio praticamente è iniziato ora e mi è stato anticipato con la brochure in anteprima dalla direttrice Hilary Freeman lo scorso febbraio. Le scarpe della linea Top Drawer sono confezionate solo da 4 operai e le rifiniture sono paragonabili al miglior su misura esistente. Sono costruite sempre su forma in legno ma è possibile apportare piccole variazioni di taglia come pure è possibile disegnare le proprie scarpe (utilizzando le forme EG). Particolarmente curata è la lavorazione della suola e la lucidatura. Restando a disposizione per ulteriori delucidazioni, voglia gradire, cavallereschi saluti. Giorgio Bassan


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Nome: Giorgio Bassan
Data: 10-04-2007
Cod. di rif: 3033
E-mail: giorgio@studiobassan.net
Oggetto: EG al cav. Villa
Commenti:
Egregio Cavalier Villa,
EG è una piccola realtà indipendente (da gruppi del lusso e/o grossi investitori) e gode di ottima salute finanziaria. In cantiere vi è anche l'introduzione di una linea femminile (di tipo inglese tradizionale). Concludo rimarcando il fatto che -come giustamente rileva Nick Foulkes nel numero di marzo di GQ UK- EG ha sempre migliorato nel tempo il livello qualitativo del prodotto per cui una volta tanto non dobbiamo rimpiangere il passato ...
Cavallereschi saluti, Giorgio Bassan

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