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Nome: Luca Segattini
Data: 31-01-2006
Cod. di rif: 2325
E-mail: info@immobiliarelazise.it
Oggetto: "Consulenza" su Attolini.
Commenti:
Buon giorno, è più di un anno che leggo con molta frequenza tutte le vostre "scritte" quotidiane e devo dire che siete veramente molto competenti. Io ho solo 28 anni, ma ho una grande passione: le scarpe, poi sicuramente anche l'abbigliamento. Volevo chiedere a voi, grandi conoscitori, se è possibile, una piccola consulenza: prossimamente vorrei farmi "confezionare", spero non sia il termine esatto, un abito della grande sartoria Attolini.
Chiedo questo; che differenza c'è, in termine di risultato finale, nel farmi prendere le misure in un negozio, seppur di ottimo livello, di Verona, che vende appunto Attolini, o andare direttemente nella "LH" di Rubinacci. Che cosa viene compromesso, a parte il "piacere" che posso perfettamente capire ? Voi direte è un altro mondo! Vi ringrazio moltissimo, mi scuso in anticipo del mio modo di scrivere un pò trasandato. Avrò tempo di migliorarmi. Saluto in anticipo il Sig. Giancarlo Maresca.

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Nome: Luca Segattini
Data: 01-02-2006
Cod. di rif: 2329
E-mail: info@immobiliarelazise.it
Oggetto: Ringraziamenti al Sig. Giancarlo Maresca
Commenti:
Buon giorno a tutti i lettori
ed un ringraziamento al Sig. Giancarlo Maresca per la sua imminente ed esauriente risposta alla mia richiesta di "consulenza" riguardo Attolini.
Mi spiace, però, non essere stato in parte capito, forse per colpa mia.
La mia scritta non voleva assolutamente esprimere alcun legame tra le due sartorie; ho solamente accennato la famosa "LH" di Rubinacci perchè la sento molto parlare da lei e da alcune recensioni lette tempo fa da Monsieur e Gentleman; quindi l'ho inserita come peragone.
Conosco gli abiti Attolini abbastanza bene proprio perchè nel negozio in cui mi vesto (Verona) c'è da parecchi anni, quindi ammirando spessissimo questi stupendi modelli, la mia "piacevole tentazione" mi spingerà prima o poi ad indossarli.
Quindi nessun malinteso.
Non è esattamente l'essere stimolato da qualche venditore, è proprio la mia passione che ho (da quande ero adolescente) di informarmi molto e di poter arricchire il mio bagaglio personale, visitando i vari negozi e sartorie d'Italia e perchè no, anche nel mondo, di tutto quello che concerne l'abbigliamento di un certo stile.
Vorrei, se non le dispiace, chiederle un suo giuduzio sulle famose scarpe John Lobb ed Edward Green, visto che su quest'ultime sono rimasto veramente contento.(comodità innanzitutto).
Ho notato dei grandi pellami in entrambe, un pò meno per quanto riguarda Berluti e Lattanzi.
Nel negozio di Milano in via Verri,recatomi un mese fa, non sono rimasto contentissimo, forse perchè non avevano la mia misura (12), ma soprattutto riguardo a pellami e finiture. No comment sui vari colori; stupendi ! Lattanzi non le ho mai indossate però mi hanno fatto la stessa impressione nel negozio che hanno aperto vicino a Kiton. Forse sbaglierò, ma non ho un brutto tatto.
Ed infine, Artioli (italiane pure); lei come le classificherebbe, vale la pena averne un paio nella collezione ?
La ringrazio in anticipo.
Cordialmente Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini
Data: 01-02-2006
Cod. di rif: 2331
E-mail: info@immobiliarelazise.it
Oggetto: Strani malintesi
Commenti:
Non ho dato colpe per malintesi ne a lei ne a nessun altro, anzi ho scritto: forse è colpa mia e non mi sono fatto capire.
Trovo non ci sia nulla di male nel "fraintendersi", l'importante è poi aver la possibilità di rimediare.
Certo che con una sua risposta simile, nonostante i miei ringraziamenti riguardo la sua scritta sulle due sartorie, rimango rammaricato.
Mi scuso se con me ha perso del tempo.
Cordialmente saluto
Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini
Data: 02-02-2006
Cod. di rif: 2334
E-mail: info@immobiliarelazise.it
Oggetto: risposta al Sig. Villa
Commenti:
Egregio Sig. Villa
Capisco perfettamente di non essere stato corretto nello scrivere ( può capitare, chi è perfetto ?! ).
Mi sono scusato anche nella scritta antecedente; sembra, dalle vostra risposte, che io voglia aver ragione dando colpa ai lettori che non sanno capire o leggere ! Credo proprio non sia così. In un contesto ( in questo caso scritto ) può capitare di errare.
Più di una scusa non avrei alcun altro rimedio.
Certo che, concludere con: "per sempre, la saluto", non è il massimo. O sbaglio ?

Sarei comunque lieto, se possilbile, di avere un suggerimento, da lei Sig. Villa e dai lettori riguardo la mia scritta sull'argomento scarpe.

Ringrazio vivamente (appena letto) il Sig. Paolo Tarulli, il quale probabilmente, ha subito percepito il mio "errore" ma anche la successiva presunta "condanna".
Ma soprattutto per la risposta alla mia scritta sulle scarpe.

Cordialmente
Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini
Data: 02-02-2006
Cod. di rif: 2337
E-mail: info@immobiliarelazise.it
Oggetto: Aggettivi non appropriati
Commenti:
Egregio Signor Maresca

La sua ultima frase:"Lo facciamo con tutti, meno che con gli scostumati, come chi chiedeva in modo ambiguo e poi si dice deluso per non essere stato capito, senza nemmeno scusarsi"!!!, assolutamente non mi si addice (perchè palesemente si parla di me).
Voglio far notare agli egregi lettori che sia nella mia prima scritta 2325, seconda 2329 e terza 2331, mi scuso sempre, forse, a questo punto, fin troppo.
Certo si conversa, si risponde, ma c'è modo e modo di rispondere, soprattutto non conoscendo la persona a cui si sta scrivendo e non sapendo (visto che si parla di abbigliamento commerciale in modo sfavorevole)
"come" e da "cosa" è composto il suo guardaroba.
La parola "educazione" viene oramai fin troppo usata, e non è difficile capire chi non l'ha.
Sono tra i pochi fortunati ad averla, basta leggere le mie poche (anche se non perfette) scritte.
Ringrazio ancora una volta il Sig. Tarulli ed
anche il Sig. Villa in anticipo per quando mi darà le sue autorevoli delucidazioni sulla mia 2329 riguardanti le scarpe.

Cordialmente
Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini
Data: 02-02-2006
Cod. di rif: 2338
E-mail: info@immobiliarelazise.it
Oggetto: Specificazione
Commenti:
"Suo guardaroba" non inteso come il guardaroba del Sig. Maresca, ma in un contesto generico.
Specifico per non cadere ancora in eventuali malintesi.
Cordialmente
Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini
Data: 03-02-2006
Cod. di rif: 2343
E-mail: info@immobiliarelazise.it
Oggetto: Ringraziamenti e racconti di viaggi.
Commenti:
Egregio Sig. Villa

La ringrazio infinitamente per la sua esauriente scritta riguardo le calzature. Terrò molto presente.
Le racconto volentieri una vicenda che accadde nel dicembre 2003, quando ancora non conoscevo il vostro illustre castello.
Mi recai a Bologna, era una domenica piuttosto umida, e dopo aver visitato una mostra con un amico, mi interessai nel cercare questa famosa bottega o piccolo negozio, come lo si vuol chiamare.
Non conoscevo la realtà della ditta Peron, infatti la lessi credo su Monsieur tempo addietro; ebbene, rimasi sorpreso per la gentilezza di questo signore.
Impiegai parecchio nel trovare il negozio, ma arrivato li, venni ripagato sicuramente dal mio girovagare per mezzora.
Mi aprì, seppur chiuso, (probabilmente abita sopra al negozio)mi fece accomodare su una poltroncina in pelle ed iniziammo a conversare come se ci fossimo sempre conosciuti. Probabilmente trasmettei a lui subito simpatia, forse vide che ero veramente un appassionato di scarpe, non lo so.
So, comunque, che rimasi per più di un'ora a chiacchierare piacevolmente su qualsiasi nome che riguardasse la calzatura.
Nemmeno quando conobbi il Sig. Gatto di Roma ebbi una così vasta delucidazione generica sul mondo scarpe. Conosceva tutti (o quasi).
Mi elencò i suoi prezzi, assolutamente competitivi, e prima di andarmene mi regalò un'agenda 2004 molto simpatica, che conservo ancora nel mio "bauletto di viaggio" anni '30.
Credo proprio che prima o poi ritornerò per una scarpa su misura. Una bella esperienza.

Riguardo la ditta di sartoria De Togni a Raldon, che credo sia nei pressi di San Giovanni Lupatoto (VR), ringrazio il Sig. Granata.
Visto che abito a 20 km, una visita non mancherà.

Cordialmente
Luca Segattini


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Nome: Luca Segattini
Data: 17-02-2006
Cod. di rif: 2356
E-mail: immobiliare-lazise@libero.it
Oggetto: Merola gloves
Commenti:
Egregi lettori e Cavalieri tutti buona sera,
scrivo queste righe per raccontarVi un'esperienza
mia avvenuta in questi giorni.
Tre anni fa acquistai a Verona un paio di guanti in pelle, cuciti a mano, della famosa ditta Merola di Roma.
Dopo tre lunghi inverni l'interno (solo l'interno) in cachemire, essendo delicato, si era un pò rovinato e consumato in alcuni punti. Telefonai, quindi, poco meno di un mese fa alla ditta in questione, spiegando il fatto, ma avendo, purtroppo, dapprima, un risposta negativa, in quanto non mi avrebbero potuto dare questo tipo di servizio e che quindi avrei dovuto provvedere per conto mio alla sistemazione. Dopo una lunga chiaccherata con il cordiale e gentilissimo Sig. Alberto, quest'ultimo mi disse che se avessi spedito il paio di guanti, avrebbe provveduto lui stesso a tutto.
Ebbene dopo due settimane, cioè oggi, mi sono ritornati e sistemati a nuovo, e udite udite, dopo un successivo accordo telefonico, il Sig. Alberto mi disse che il lavoro fatto sarebbe stato solo un enorme piacere. Costo del lavoro euro zero !!
Esistono ancora delle persone che con merito, onorano dopo lunghi anni il loro marchio, appunto, famoso in tutto il mondo.
Un ringraziamento speciale, ancora.
Cordialmente saluto.
Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini
Data: 02-03-2006
Cod. di rif: 2369
E-mail: immobiliare-lazise@libero.it
Oggetto: Domenico Longo
Commenti:
Egregi lettori e Cavalieri tutti.
Ieri pomeriggio ho allietato la mia giornata,
assieme alla mia giovane fanciulla, recandomi alla fiera del lusso in Verona.
Il lusso ?!... parolone; sicuramente è stato un lusso per me non aver avuto impegni di lavoro (comunque rimandati) ed essermi immedesimato in quello che veramente mi interessava; di certo non ai mega yacht che con opulenza abbagliavano gli occhi dei più appassionati.
Una cosa piacevole, anzi stimolante, l'ho trovata.
Ricordate il sarto Domenico Longo di Cosenza pubblicato sul mensile Monsieur di gen.feb.2006
nello speciale "made in italy" ?!
Ebbene, finalmente ho potuto vedere con i miei occhi una vera camicia in uno splendido sea island completamente, o quasi tutta, cucita a mano.
Bella, forse bellissima. Sono rimasto stupefatto dalla precisione con cui il maestro e la moglie cuciscono questi capolavori.
Dall'asola con punti piccoli ma ben uniti fra loro, al bottone; dal collo alla manica e il giro manica; dal felsino all'attaccatura del polso; dal quarto spalla al triangolo (credo si chiami mosca) che unisce il davanti al dietro e si trova sull'orlo anch'esso cucito a mano, e addirittura, cosa che credo non venga quasi più usata, la pistagna. Spero di non aver dimenticato nulla.
Qui, però, preferirei lasciare a chi di maggior conoscenza, con piacere gradirei se lo volesse, all'egregio Giancarlo Maresca, di raccontare la storia di questa "striscia di tessuto" che in volgare viene o veniva chiamata pettegola, dal
racconto fattomi dal gentilissimo ed esperto signor Longo.
Onore a questa piccola e giovane sartoria che saprà, sicuramente, proseguendo su questa strada, arrivare dove chi, purtroppo, è arrivato
anche senza un vero su-misura ed un vero made in italy.
Basta a quelle aziende che si reputano tali e che propongono cose indicibili; sono falsi fautori.
Scusate questo mio sfogo ultimo ma ne ho viste di tutti i colori in giro ed anche qui in fiera.
Certo è un argomento vasto e complesso e in due righe non lo si può assolutamente analizzare, e nemmeno stigmatizzare nessuno in particolare; dopotutto non essendo io la persona più approntata e consona a poterlo fare, passo la staffetta a qualche gran conoscitore d'abbigliamento a portare avanti la disputa.
Cordialmente saluto
Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini.
Data: 23-06-2008
Cod. di rif: 3866
E-mail: immobiliare-lazise@libero.it
Oggetto: Lobb - Green
Commenti:
Egregio Cavalier Lucchetti,
Edward Green non produce le pregiate scarpe Lobb.
Nel recente viaggio con il Cavalier Bassan in quel di Northampton abbiamo visitato entrambe le piccole fabbriche.
Hermes fa produrre il "pronto" John Lobb proprio a Northampton, nella vecchia fabbrica, comprese le ultime forme, di cui parlava il Gran Maestro, un pò discutibili.
Una curiosità: in questi anni la prima linea di Ralph Lauren viene prodotta dalla Green con scarpe di ottima qualita, ma non è un caso che il Sig. Lauren voglia puntare sempre al meglio, vedi le belle sete per cravatta che sta utilizzando.
Cavallereschi saluti e lunga vita per le scarpe inglesi.
Luca Segattini.

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Nome: Luca Segattini
Data: 13-07-2009
Cod. di rif: 4123
E-mail: immobiliare-lazise@libero.it
Oggetto: Le vogliamo chiamare "corazze"?!
Commenti:
Egregio Signor Pugliatti,
non posso non darLe ragione soprattutto nelle Sue ultime quindici righe.
Le sartorie da Lei citate posso ammirarle ogni qualvolta incontro i Cavalieri; cito un esempio della sartoria Celentano di Roma nel bel doppiopetto blazer Del Dott. Borrello, gran "corazza" ma nulla di scomodo od ingombrante.
Sono molto affascinato dagli anni '30 nonchè delle superbe fogge del famoso Cary Grant. L'ultimo blazer confezionatomi dal mio sarto De Togni di Verona ha un buona comodità, gran giro manica, insomma, una bell'armatura e nessun problema a salire in macchina. Il taglio è tutto (o quasi).

Cavallereschi saluti e complimenti per la Sua competenza.
Luca Segattini.

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Nome: Luca Segattini
Data: 27-04-2014
Cod. di rif: 4859
E-mail: segattiniluca@gmail.com
Oggetto: Manhattan - New York
Commenti:
Egregio Signor Di Monte,

una sartoria degna di nota è quella del Maestro sarto Vincent Nicolosi, siciliano di nascita newyorchese d'adozione.
Credo si trovi ancora in Madison Evenue.
Purtroppo quando andai l'ultima volta a Manhattan nel 2007 e mi recai da lui stava provando con un cliente e non avendo preso nessun "appointment" non potei conoscerlo personalmente.
Le posso dire che lavora a mano e su misura e, probabilmente, è l'unico sarto a New York di una certa importanza.
Può piacere come non, ma con una clientela quasi prettamente americana compie ancora dei buoni risultati.
Ha vestito per parecchi decenni lo scrittore americano Tom Wolfe, personaggio molto particolare ma di indiscusso spessore culturale.
Se riesce, prendendo un appuntamento, ci saprà poi dire qualcosa in più riguardo questo Tailor in New York, magari con qualche foto.
Tenga presente, se lo ritiene opportuno, che sette anni fa ricordo chiedesse 4.000 dollari per un abito.

Buon viaggio.
Cavallereschi saluti.
Luca Segattini

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Nome: Luca Segattini
Data: 13-11-2014
Cod. di rif: 4894
E-mail: segattiniluca@gmail.com
Oggetto: Thomas Mason
Commenti:
Egregio Signor Garro,

il marchio inglese Thomas Mason è stato acquistato nei primi anni novanta dalla famiglia Albini di Albino (Bg).
La Thomas Mason ha almeno 250 annni di storia ed è stata per decenni fornitrice con esclusiva della famosa camiceria londinese Turnbull and Asser che ha vestito e veste tutt'ora i Reali Inglesi da Edoardo VIII al Principe Carlo e figli.
La tirella (campionario) è infinita, ma ci sono alcune linee un po troppo leggere di peso con fili troppo battuti che non fanno traspirar bene la pelle, tipo alcune della Goldenline, al tatto molto setose. Chiaro che qui va a gusto personale.
Riguardo il filato nulla da eccepire, cotoni egiziani di primordine, come il Giza 87.
Acquisto da otto anni da Albini la linea Silverline e Portland prodotta con ottimi ritorti.
Anche la linea Royal Oxford è molto molto buona.
Insomma non manca la qualità e vari ed infiniti colori.
Credo di poterle confermare che i tessuti di Thomas Mason si possono annoverare come "molto buoni"!
Buona scelta.

Cavallereschi saluti.
Luca Segattini



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