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Nome: M.V. Raineri Data: 17-12-2002 Cod. di rif: 137 E-mail: Oggetto: Sarti ormai anziani Commenti: Egr. Grande Maestro del Cavalleresco Ordine,
ho letto con attenzione tutte le svariate pagine contenute in questa porta dedicata all’abbigliamento. Prima di tutti i miei più vivi complimenti per la conoscenza e le teorie esposte. Si parla spesso di sarti e sartorie artigianali contrapposte a nomi dell’abbigliamento su-misura di alta fascia e pregio come Kiton, Attolini, Borrelli, Felamm (sartoria partenopea), Brioni etc… Le cose che Lei dice insieme ad altri appassionati sono più che corrette. Il vero su misura è quello della sartoria con il cartamodello personale. E’ anche vero che le trasformazioni e i cambiamenti non vanno ignorati. Si parla di persone sui trent’anni che vanno in sartoria. Come faranno tra 5-10-15 anni, periodo in cui, visto l’età media dei sarti in Italia, non ci saranno più sartorie ? Come fa una persona ad iniziare un percorso con una persona di 65-70 anni ? Potrà essere bravissima ma tra qualche anno ci toglierà i suoi servigi. Ritengo che i marchi sopraccitati prenderanno il posto di questi sarti per quelle persone che esigono alta qualità e un abito cucito prevalentemente a mano e come una volta. Non dimentichiamoci che questi nomi lavorano tenendo ben a mente la qualità. No staimo parlando di confezione. Confezione spesso incollata, fatta con macchine industriali. Certo, il su misura vero è diverso ma non ci passa un abisso tra una giacca di un buon sarto e una giacca di Kiton. Non c’è una differenza macroscopica tra un abito di sartoria e uno cucito da sartoria partenopea piuttosto che Attolini. Ritengo che siano tutti nomi che lavorano in maniera tradizionale e correttamente per creare un capo che possa dare soddisfazioni per anni. D’altronde una persona di 30-40 anni come fa ad iniziare un percorso di reciproca conoscenza con un sarto che tra 5 o 10 anni al massimo smetterà la sua professione ? Di sarti al nord se ne trovano sempre meno; idem per le camiciaie. Il mio sarto ha 65 anni. Quanto posso sperare cha vada avanti ? E dopo ? Non c’è nessuna persona giovane che abbia intrapreso questa strada… Dove andranno tutte le persone che attualmente vestono in sartoria ? A mi parere andranno tutte dai Kiton & co. che in fin dei conti non realizzano una giacca molto diversa dal mio sarto. Sono preoccupato da tutto ciò. Ritengo che il mestiere di sarto andrà a scomparire. Se voi pensate che non sia così spiegatemi da dove uscirà una nuova classe di sarti nel 2003.
Preoccupato, cordialmente saluto.
Maria Vittorio Raineri
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