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Nome: Matteo Scurati Data: 23-08-2005 Cod. di rif: 2091 E-mail: matteo.scurati@fastwebnet.it Oggetto: Abito da sera Commenti: Egregi Cavalieri, scrivo per le prime volte su questa lavagna, e lo faccio con emozione e rispetto. Come il Gran Maestro sa, il Castello è per me un luogo non solo d’una ricerca estetica ma anche e soprattutto culturale. Il tentare di tener vivi valori che, oramai, vengono sempre meno è questione che non esito a definire di salvezza. Vi ringrazio, allora, per il vostro esempio e, a questo, chiedo consiglio. L’11 ottobre dovrò presenziare alla prima della stagione della Società del Quartetto di Milano (www.quartettomilano.it). Si tratta, questa, d’una associazione importante e di lunga storia, ed il programma della serata si terrà presso la sala d’onore del Conservatorio di Milano. Mi appello alla vostra esperienza, allora, per un consiglio circa l’abito. Immagino che la prima scelta debba essere rivolta allo smoking, ma mi sento di declinare l’offerta. Tre sono i motivi che mi fanno pensare scetticamente a questo completo. Il primo è in merito all’età (ventiquattro anni), il secondo è circa la mia attuale disponibilità economica ed il terzo, più pregnante, riguarda la mia totale inesperienza nell’ambito sartoriale. Potrei, certamente, affidarmi al gusto e al consiglio del sarto, ma alla serata dovrò presenziare io, non il Maestro, ed indossare uno Smoking che non mi rispecchia appieno sarebbe solo fonte di imbarazzo. Ed allora su cosa optare? Tengo presso di me ancora due opzioni: abito nero oppure abito blu. Ho letto, su queste pagine, poco sul primo –se non un epico racconto del Gran Maestro in una sera al Casinò- e qualcosa sul secondo. Eppure quest’ultimo non mi soddisfa appieno. Certo il blu è colore da sera, e con camicia bianca e scarpe nere è stato consigliato addirittura per una serata all’opera, ma –ancora- non mi convince. Che fare, dunque? Perseverare sull’abito nero sarà così diabolico? E se no, quali consigli posso accogliere? E quale soprabito indossare? Va da sé che restano aperte anche strade che per ora non mi pare d’aver trovato. Porgo, ringraziandovi, i migliori saluti, Matteo Scurati ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Matteo Scurati Data: 24-08-2005 Cod. di rif: 2093 E-mail: matteo.scurati@fastwebnet.it Oggetto: Ringraziamenti Commenti: Egregio Gran Maestro, la ringrazio per la risposta. Quanto alla presenza come musicista o come ascoltatore, sciolgo subito l’enigma: studiai piano da piccolo ma abbandonai lo strumento dopo qualche anno, ed ora riesco a malapena a suonare il motivo sul quale si è soliti intonare “Tanti auguri a te”. Sarò dunque presente come ascoltatore, ed i suoi preziosi consigli cercherò di praticarli fin da oggi, fin da questa mattina, quando mi recherò dal Maestro De Togni nella vicinanze di Verona. Le chiedo però ancora un consiglio: v’è qualche regola da rispettare circa il soprabito? Non so quale temperatura dovrò affrontare nell’ottobre milanese, ma, se anche non eccessivamente fredda, immagino di non potermi presentare in sola giacca. Porgo i miei saluti, Matteo Scurati ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Matteo Scurati Data: 24-08-2005 Cod. di rif: 2096 E-mail: matteo.scurati@fastwebnet.it Oggetto: Prima visita dal Maestro De Togni Commenti: Egregi Cavalieri, ho compiuto oggi la mia prima visita dal Maestro De Togni, persona rivelatasi d’una squisita gentilezza. Oltre ad essersi intrattenuto con me nel cercare il completo migliore per la serata dell’11 ottobre, lo stesso s’è dichiarato disponibile praticamente per qualsiasi giorno della settimana, cosa, mi pare, non comune. Ciò detto, ringrazio nuovamente il Gran Maestro e per la prima volta il Cavalier Granata. Ho considerato attentamente quel che, quest’ultimo, ha descritto come la sua, eventuale, scelta, ma testardamente resto del parere che mi preferisce in nero. Certamente un blu potrebbe comunque essere opportuno all’abbisogna, e certamente, purtroppo, le regole nella nostra Milano sono orami scordate e sepolte, ma immagino che con la corazza consigliatami dal Gran Maestro riuscirò a sentirmi maggiormente a mio agio (almeno con me stesso). Quanto all’uso, avrò anche altri concerti da seguire, questo stesso anno e il venturo, e dunque non verrò meno alla regola del Gran Maestro che premia, a ragione, il bisogno. Tornando però al Maestro De Togni, ho adocchiato una lana della Holland&Sherry da –se non vado errando- circa 350 grammi. Prima, però, d’una decisione il Maestro stesso mi ha proposto la soluzione di chiedere consiglio al Cavalier Granata, che da lui si recherà proprio domani. Scopro poi, scorrendo la posta elettronica, che anche quest’ultimo mi offre lo stesso aiuto. Non posso che felicemente approfittare, allora, ed aspetto dunque, Cavaliere, un suo giudizio in trepidante attesa! Ringrazio per la cortesia, Matteo Scurati ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Matteo Scurati Data: 25-08-2005 Cod. di rif: 2101 E-mail: matteo.scurati@fastwebnet.it Oggetto: Nero vs. Blu Commenti: Egregio Gran Maestro, la questione sollevata dal sig. Roberto Prete stuzzica alquanto la mia curiosità, ed aspetto anch’io di conoscere il suo parere a riguardo. Mi permetto, in aggiunta, di portare al tavolo della discussione anche un’altra questione. Tramite gli impagabili consigli del Cavalier Granata –che ringrazio ancora- sta sorgendo in me una domanda: chi risulta vincitore nella sfida serale fra il nero ed il blu? Ricordo –mi pare d’averlo già accennato- d’un suo racconto circa l’uso dell’abito nero durante una serata al Casinò, e, in aggiunta a questo, il suo rammarico per il totale disuso odierno di tale completo. Immagino che l’enigma non possa essere sciolto, alla pari del nodo gordiano, con un netto taglio capace di stabilire la vittoria (o forse no?), ma proprio dalla sfumata risposta sono attirato, così da muovermi in essa con il divertimento che consegue ad una scelta personale. La ringrazio di cuore, Matteo Scurati ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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