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Nome: Maurizio Reina Data: 23-03-2009 Cod. di rif: 4003 E-mail: maurizioreina@alice.it Oggetto: Tessuti tradizionali italiani Commenti: Gentile Gran Maestro, chi le scrive non brilla per patriottismo e spirito autarchico, ma una domanda sorge spontanea: se nel Regno Unito per andare in campagna il gentiluomo usava, e usa tutt'ora, vari tipi di tweed e tele con diversi colori e lavorazioni, l'omologo italiano che faceva tra fine settecento e ottocento, cioè nel periodo di codificazione del linguaggio classico? Mi spiego meglio: i tessuti tradizionali da campagna di produzione italiana in che cosa si diversificavano da quelli inglesi, e quali erano le loro peculiarità di lavorazione e colore? Ce ne dovevano pur essere di produzioni peculiari delle nostre zone, verosimilmente erano meno belli e di minore qualità e quindi non ressero il confronto con il miglior rapporto qualità-prezzo della produzione inglese. Nell'area alpina, ad esempio, resiste fieramente il loden, che però è poco italiano e più tedesco. Venni a sapere inoltre, durante il mio periodo di permanenza lavorativa in Calabria, di una consolidata produzione di velluto in area catanzarese, ma anch'essa non sopravvisse all'arrivo dei panni inglesi e venne spazzata via a metà '800. In romagna poi, così mi racconta ancora mia nonna, si tesseva molta canapa ancora nei primi del '900 (tessuti estivi, naturalmente), ma anche questa produzione mi pare essere venuta meno. Oltre ciò, cosa si produceva? E dove? Mi viene in mente la produzione tessile del biellese, ma non so cosa si facesse da quelle parti prima che tutt'Europa iniziasse a giardare a Londra per l'abbigliamento. La ringrazio, come sempre, per i lumi che saprà fornirmi. Maurizio Reina ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Maurizio Reina Data: 22-05-2011 Cod. di rif: 4498 E-mail: maurizioreina@alice.it Oggetto: Bracciale di Carlo Commenti: Illustre Gran Maestro, confratelli tutti, nel recente insieme di foto fornite dal Gran Maestro e raffiguranti Carlo d'Inghilterra, ho notato un'immagine del 2009 nella quale salta fuori dal polsino di Carlo un braccialino di stoffa giallo-rossa. Mi viene in mente che anche in un'altra foto, che credo di aver visto proprio qui al Castello, notai in un Carlo giovanissimo (la foto è in bianche e nero!) un braccialino sempre al polso destro, apparentemente della mederima tipologia anche se i colori non erano dati. Ora, come è stato ampiamente dimostrato, Carlo è persona strutturata e non si abbiglia a caso. E' noto il senso di quel bracciale di stoffa? Rispettosi omaggi. Maurizio Reina ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Maurizio Reina Data: 10-10-2012 Cod. di rif: 4652 E-mail: maurizioreina@alice.it Oggetto: Libro sul vestire maschile nei primi '900 Commenti: Stimati Confratelli, mi permetto segnalare alla Vostra attenzione la recensione di un volume, appena edito, sul vestire maschile inglese dei primi del '900. Il link qui: http://www.frizzifrizzi.it/2012/10/10/menswear-la-moda-maschile-nei-primi-del-900/ A giudicare dalle immagini della presentazione, sembra davvero un gran libro. Cordialità Maurizio Reina ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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