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Nome: Paolo Coppetta Calzavara
Data: 21-01-2010
Cod. di rif: 4245
E-mail: paolokalzavara@hotmail.it
Oggetto: I jeans: scelta di vita o accessorio?
Commenti:
Rispettabili Soci, Cavalieri e visitatori,
mi sono sempre chiesto che posto occupino i cosiddetti "blue jeans" nel guardaroba di un gentiluomo. Innegabile è il fatto che la loro diffusione trasversale abbia coinvolto uomini (e donne) di ogni età e posizione sociale. Ma sono essi una scelta di vita, cioè la base su cui costruire il proprio stile, o solamente un elemento accessorio da abbinare a piacimento?
Un esempio emblematico che posso citare è l'apparizione in una trasmissione televisiva serale della Rai di un noto cantante internazionale, solitamente abbigliato in modo sobrio ed elegante. Egli sfoggiava con disinvoltura uno smoking nero ma, al posto dei classici pantaloni con gallone di seta, con un paio di jeans. Obbrobrio? Dissacrazione? Sdrammatizzazione?
Se valutiamo la cosa con relativismo, tanto odiato dall'attuale pontefice, la questione si potrebbe fare interessante. E' possibile abbinare uno smoking, o abito da sera, con un paio di jeans? La risposta è inevitabilmente no. Ma se partiamo dai jeans? E ci chiediamo: è possibile indossare questi ultimi con qualsiasi cosa, anche con giacca, camicia e papillon da smoking? Se l'evento non è così formale da richiedere il "black tie" nell'invito, potremmo anche azzardare un timido: sì, è possibile.
Quindi tutto è relativo? L'assoluto non esiste e qualsiasi cosa dipende da qualcos'altro?
Significativo e analogo è il quesito del frate: può egli fumare mentre prega? Diremmo di no. Ma può, mentre sta fumando, recitare una preghiera? Diremmo che nessun momento è sbagliato per pregare. Ma non si tratta comunque di pregare e fumare nello stesso momento?
In conclusione, e chiedo cortesemente l'autorevole parere del Gran Maestro, la verità può dipendere dal modo in cui viene posta la domanda? Forma e sostanza sono così legate tra loro che la prima influisce sulla seconda in maniera determinante?
La risposta che ho trovato esula dall'assolutismo e lascia spazio all'individualità: non è improbabile vedere persone vestite in modo impeccabile ma che non riescono ad essere mai eleganti. Il portamento ha un ruolo fondamentale. Un gentleman in jeans e pullover può essere più elegante di un buzzurro (non volevo citare una categoria di lavoratori, per non offendere nessuno) in frac? Io credo di sì, un uomo elegante è elegante, non si traveste da elegante.

Cavallerescamente Vostro

Paolo Coppetta Calzavara

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