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Nome: Pietro LImardo
Data: 15-09-2008
Cod. di rif: 3889
E-mail: pietrolimardo@libero.it
Oggetto: Abito da sera
Commenti:
Buona sera a tutti i Cavalieri e visitatori del Castello, in particolre all'Insuperabile Gran Maestro e al Prof. Pugliatti , che tanto mi hanno aiutato in passato.
La questione è semplice: da qualche tempo sento la necessità di un abito da sera. Più che una necessità dettata da impegni e occassioni si tratta di una vera e propria esigenza fisica e come tale va assolutamente placata.
Il problema è: cosa?
Sicuramente abito due bottoni, di linea snella (il mio ideale è sempre ispirato agli anni '60), bretelle, ma poi ... il buio.
Quale colore (credo il blu)? Che tessuto utilizzare e quale peso (non amo i vestiti troppo pesanti pur dovendolo insossare in autunno/inverno)? Che cravatta abbinare?
Insomma, sono in un dedalo di idee confuse e chiedo umilmente aiuto a Voi la cui perizia in materia è formidabile.
Sperando di non averVi recato eccessiva noia vi porgo anticipatamente i miei ringraziamenti.
Pietro Limardo

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Nome: Pietro Limardo
Data: 21-10-2008
Cod. di rif: 3906
E-mail: pietrolimardo@libero.it
Oggetto: Abito da sera
Commenti:
Buona sera a tutti i visitatori del Castello.
Egregio Gran Maestro le scrivo per ringraziarLa dei consigli che,come al solito, sono stati guida preziosa.
La scelta finale è ricaduta su una flanella blu (direi mezzanotte), tinta unita, dal peso di 13 ozs. Il modello strizza sempre l'occhio agli anni
'60.
Ho fatto la prima prova sabato e ne sono davvero contento.
Chiudo rinnovando i miei ringraziamenti per il titanico lavoro svolto da Lei e dagli utenti tutti del Castello.
Cordialmente
Pietro Limardo


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Nome: Pietro Limardo
Data: 15-11-2009
Cod. di rif: 4200
E-mail: pietrolimardo@libero.it
Oggetto: Commento appunto Taccuino 3096
Commenti:
Buona sera a tutti i Cavalieri e a tutti i lettori di queste pagine.
Come al solito, mentre mi perdevo per le stanze del castello per alcuni spunti,mi sono imbattuto per caso nell'appunto in oggetto. Si trata di una foto raffiguante l'interno di alcuni pantaloni. Mi sono accorto come qui (e anche in altri apppunti del taccuino) i pantaloni presentino una guarnizione a livello della cintura. Ho letto delle diverse tipologie di guarnzione (ad esempio a Napoli mi sembra di capire si usa il cotone ca camicia. La mia domanda riguarda il fatto se la guarnizone sia necessaria o meno e se, effettvamente, offre qualcosa di più. Il quesito mi sorge poichè l'artigiano che mi confeziona i pantaloni lascia completamente "a nudo" questa zona. Il pantalone viene completamente foderato (anteriormente)sino al ginocchio, ma la cintura è per così dire grezza, solo i bordi della stessa vengono rifiniti. I risultati funzionali mi paiono buoni in quanto la cintura appare abbastanza rigida, evitando nell'uso di voltarsi mostrando l'interno, il pantalone rimane ben fisso in vita, mentre i bottoni interni (compresi quelli da bretelle dei completi) sembrano attaccati molto bene quasi a "tutto spessore". Tuttavia mi chiedevo se aggiungendo questa guarnizione si potesse guadagnare qualcosa oppure si possa tranquillamente continuare così.
Concludo l'intervento rinnovando i saluti, in particolar modo al Magnifico Gran Maestro.
Pietro Limardo

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Nome: Pietro Limardo
Data: 22-11-2009
Cod. di rif: 4205
E-mail: pietrolimardo@libero.it
Oggetto: Risposta Gesso 4203
Commenti:
Magnifico Gran Maestro La ringrazio per l'accuratezza e la chiarezza della Sua risposta che, come al solito, dissipa la nebbia della mia incertezza e "ignoranza".
Cordialmente
Pietro Limardo

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Nome: Pietro Limardo
Data: 24-02-2011
Cod. di rif: 4469
E-mail: pietrolimardo@libero.it
Oggetto: Interni e rivestimenti
Commenti:
Buonasera a tutti i Cavalieri e frequentatori di queste stanze ed in partiolare al Magnifico Gran Maestro.
Le questioni che da qualche tempo mi pongo riguardano la confugurazione dell'interno della giacca e il suo rivestimento (fodera).
Fino ad ora per il rivestimento ho optato per una soluzione probabilmente poco ortodossa e credo ai limiti (o al di fuori?) del classico, cioè corpo e maniche della giacca nel medesimo materiale (Bemberg) e colore (es. corpo girgio e maniche grigie). Il motivo è semplice: avevo paura di fare delle accozzaglie di colore che nulla avevano da spartire tra loro. Corpo blu, maniche bianche a righine e poi come coordinare il tutto con l'esterno? Tuttavia nella mia ultima commessa (abito in mohair grigio 2 bottoni) ho chiesto il corpo grigio e le maniche a righine senza aver ancora scelto però la fantasia più idonea. Chiedevo quindi lumi agli illustri Animatori di queste Porta affinchè mi possano dare alcune indicazioni su come mouovermi in questo ambito perchè sono ancora piuttosto confuso: è giusto cercare per forza di cosa un abbinamento maniche corpo? è necessario un abbinamento con l'esterno della giacca oltre che con il rivestimento del corpo? è sbagliato usare il medesimo colore per maniche e corpo? Insomma cerco delle linee di principio lungo le quali navigare.
La seconda questione rigurda l'organizzazione interna della giacca. Ho sempre optato per una tasca per lato a livello del torace con possibilità di chiusura con bottone. Mi chiedevo se fosse scandaloso prevedere, magari, un'ulteriore tasca a livello più basso o comunque se fosse accettabile utilizzare tasche di dimensioni anomale (maggiori).
Cordialmente
Pietro Limardo


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Nome: Pietro Limardo
Data: 17-03-2011
Cod. di rif: 4473
E-mail: pietrolimardo@libero.it
Oggetto: Risposta gesso 4472
Commenti:
Magnifico Gran Maestro la ringrazio per l'esauriente risposta.
Lo stesso artigiano mi ha confermato quello che mi ha detto Lei, cioè che di solito usava una manica più chiara a righe e che oggi è molto complesso trovare grandi varietà di foderami. Per il futuro quindi mi muoverò sulla strada dell'autonomia tra maniche e corpo.
Cordialmente
Pietro Limardo
Se


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Nome: Pietro Limardo
Data: 19-01-2013
Cod. di rif: 4697
E-mail: pietrolimardo@libero.it
Oggetto: Il concetto di "appiombo"
Commenti:
Magnifico Gran Maestro, Cavalieri e frequentatori tutti di questa Lavagna,
analizzando il Taccuino con l'intento di riordinare le idee relative alla giacca doppiopetto mi sono imbattuto nel concetto di "appiombo". In particolare mi riferisco ai gessi n 2914 e 2915 dove il Prof. Pugliatti e l'Avv. Ricci commentavano un abito di A&S. L'abito a me non pareva per nulla brutto, ma si riscontrava un errore di "appiombo". Ricci, a questo punto, mostrava una foto di un abito (credo personale) dove questo errore non è invece rilevabile (gesso n 2915). L'idea che mi sono fatto è che dunque i quarti anteriori dovrebbero scendere dritti, appunto come un filo a piombo. Il fatto è che però non sono in grado di vederlo. Credo di aver colto intuitivamente il concetto, sebbene non sono in grado di capire quando una giacca "spiomba". Ho provato a guardare le molte immagini raccolte nel Taccuino ma non riesco proprio a capire se l'appiombo è corretto o no. Chiedo dunque lumi a Voi tutti per meglio comprendere questo concetto.
Cordialmente
Pietro Limardo

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