Ricerca
Nome: Tommaso Carrara Data: 18-10-2003 Cod. di rif: 627 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: ...? Commenti: Egregi Cavalieri, vorrei sapere la vostra opinione riguardo un pensiero sul quale, da qualche tempo, medito. Orbene: il nostro è un sodalizio che promuove il Buon Vivere. Il piacere di vestire, la sua ricerca, rientra tra i nostri scopi. Se questo è, perché guardare con "sospetto" chi s'acconcia in maniera molto poco ortodossa, ridicola se vogliamo, anche se ciò lo rende felice? Non ritenete poi, sopratutto nei casi estremi, ciò equivalga ad un percorso di ricerca che il soggetto compie? Cavallerescamente in ascolto. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 26-10-2003 Cod. di rif: 655 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Il rapporto con il sarto Commenti: Egregi frequentatori di questo sito, vorrei porre alla Vostra attenzione un mio interrogativo. Trovare un valido sarto risulta, soprattutto in talune zone, cosa ardua. La necessità però invita alla ricerca di soluzioni diverse. Cosa ne pensate Voi dell’idea di instaurare con un sarto un dialogo nel quale anche il committente divenga, per certi versi, insegnante dell’artigiano?O forse è meglio emigrare? In attesa di Vostre nuove, cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 26-10-2003 Cod. di rif: 656 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Il Gentleman in casa. Commenti: Egregio Gran Maestro, in questo nostro forum, mi sembra , poco sia stato esplorato l’ambito dell’abbigliamento del Gentiluomo tra le sue mura domestiche. Potrebbe in tal senso dare un incipit, ne sarei interessato. Provvederò, da parte mia, nel segnalare quanto estrinsecato da personali ricerche. Nel ringraziare porgo cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 27-10-2003 Cod. di rif: 658 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Il Gentleman ed il suo sarto. Commenti: Egregio Gran Maestro, sembrerebbe, da quanto scrive, che intraprendere con un sarto di propria fiducia un dialogo nel quale l'appassionato ed esigente committente abbia molto più da dire che da chiedere, possa essere una valida soluzione a fronte di una penuria di buoni artigiani. Ovvero sia "cercate un buon sarto a voi vicino ed eventualmente addomesticatelo"... Cavallerescamente TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 28-10-2003 Cod. di rif: 675 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Avanti a gonfie vele! Commenti: Egregio Gran Maestro, con riferimento al suo gesso n.665 Le segnalo il mio completo sostegno in merito all’idea di invitare l’eccellente Mariano Ruminaci a sostenere la Nostra e “Sua” causa. Ritengo quanto mai proficua la comparazione di modi e sensibilità differenti. Incrementando la competenza e la conoscenza, il Castello s’arricchisce. Riverberando da est ad ovest il pensiero del Nostro sodalizio nelle forme a lui consone, v’è un reciproco vantaggio ed un indubbio ritorno in termini di valore aggiunto per quanti s’apprestano a partecipare. Credo che creare “mine vaganti”, paladini di fondato buon gusto, non possa che giovare anche a quegli artigiani che vedrebbero una sfida, ma soprattutto, un riconoscimento al loro impegno. Non si sottovaluti infine che sviluppando e diffondendo buon gusto il vantaggio ricade anche sul Castello che vedrebbe riconosciuta la Sua missione soprattutto da chi, come sempre più spesso anche in questo forum s’incontra, vaga alla ricerca di compagni d’arme o più semplicemente modelli da studiare. Per quanto riguarda i problemi organizzativi, un adeguato compromesso spazio-temporale, potrebbe essere, ad esempio dilatare i tempi: ogni due mesi, una volta a Milano ed una a Bologna. Vorrei infine portare all’attenzione una necessaria sottolineatura, che con forza sostengo: estendere la ricerca. Il guardaroba dell’uomo di buon gusto ha dimensioni molto vaste, non limitiamoci. Il Gentleman è tale in qualsiasi situazione ed in ogni momento della giornata, per esserlo si serve anche degli abiti: scopriamo quali. Cavallerescamente. TC PS: Egregio Gran Maestro, proporrei di anticipare, di un paio d’ore, l’incontro di mercoledì 12 Novembre. Il prossimo mese infatti uscirà il Suo articolo riguardo le calzature, quale migliore occasione, potremmo andar a far visita ad un fornitore del Castello…Bruno Peron. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 28-10-2003 Cod. di rif: 676 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Mi correggo: Mariano Rubinaci! Commenti: TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 18-11-2003 Cod. di rif: 746 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Mille passi li comincia uno...! Commenti: Egregio Sign.Ferraro, mi permetta di rispondere alla Sua richiesta di aiuto, in merito alla confezzione di 15 vestiti, con le parole di un nostro Socio architetto Cataldo. "Il significato della abilità artigianale è trascurato in quasi ogni settore della cultura moderna. LA SOCIETA' VALUTA PIU' IL PRODOTTO CHE IL PROCESSO". Buon viaggio. Cordialmente. TC Ps:Vuole investire?... Eviti le mode! ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 23-11-2003 Cod. di rif: 777 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Aggiunga una tacca! Commenti: Egregio Gran Maestro, quale fautore delle foto oggetto di studio, non posso che sottoscrivere alla proposta di un laboratorio dedicato alla cravatta. Per i motivi già esposti, ritengo che Milano possa ritenersi la sede più idonea dal punto di vista puramente logistico. Cavallerescamente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 14-12-2003 Cod. di rif: 814 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Maggiori dettagli dello stile napoletano Commenti: Egregio Gran Maestro, Le chiedo, quando Le sia possibile, di inoltrare alcune foto riguardo la giacca Napoletana. Ho molto studiado la foto da Lei inserita nella Lavagna dell'abbigliamento con il nome: "L'ombrello a spillo" in data: 2003-10-20. Vorrei però dei primi piani con l'intento di mostrarli ad amici ed anche ad un sarto della mia città. Corredi, se ritiene del caso, le fotografie con commenti che meglio esplichino i segreti dello "stile napoletano", sopratutto della magnifica spalla. La ringrazio della cortesia.Cordialmente. TC PS: Nella speranza che il Professore sia riuscito a disinfestare il Suo computer, giro anche ad Egli la mia rihiesta. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 11-01-2004 Cod. di rif: 845 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Una lunga chiaccherata... Commenti: Egregio Gran Maestro, con riferimento all’immagine che ho aggiunto nel taccuino di questa lavagna, Le scrivo per avere Sue impressioni riguardo la giacca di un vestito che vorrei farmi confezionare. Ho preso spunto da un abito che ho visto nel sito”the30sstyle.com”: certi particolari, soprattutto i risvolti ampi della giacca, mi hanno profondamente emozionato. Nel complesso c’è equilibrio ma qualche punto mi lascia in pensiero. V’è una regola precisa per la posizione dei bottoni? Mi sembra d’aver letto da qualche parte che il bottone più in basso debba cadere sull’ombelico, da miei studi ho ricavato che il più elevato debba poi cadere sullo sterno. Queste proporzioni sembrano buone è produrrebbero una giacca accollata, come piace a me, aggiungendo uno slancio verso l’alto che donerebbe dinamica alla figura. Cosa ne pensa della posizione delle tasche soprattutto in rapporto alla posizione dei bottoni? Lo sporgere di due bottoni del panciotto, con il bottone superiore in linea con la parte alta del taschino, le sembra fattibile ovvero di buon effetto? Un altro aspetto che mi da a pensare riguarda la “categoria” valere a dire l’uso più appropriato per un simile stile. Ritiene che con risvolti così ampi possa avere un connotato di giacca sportiva? L’uso che ne vorrei fare è però l’esatto contrario. Le scrissi tempi addietro riguardo la mia passione per i colletti stile anni venti cioè “stile Dupont” come lo battezzammo. Le mie ultime camicie portano colletti da 5,5 cm che ben concretizzano lo stile. Lei ritiene che si possa creare armonia tra baveri e camicia? Le chiedo anche lumi riguardo l’aspetto più incognito: quali abilità deve avere il sarto che codesto lavoro debba fare? Io avrei intenzione di rivolgermi al sarto del mio paese che da tempo confeziona abiti per mio padre. Non mi piacciono, ad esser sincero, come questi sono realizzati. Forse anche perché il committente non segue particolari scelte stilistiche attraverso le quali sarebbe più facile fare raffronti: ho già riscontrato ciò con la camiciaia. Ritengo poi che instaurare un “dialogo” con il sarto del paese al quale già da tempo il figlio è designato successore, garanzia di un servizio che può potenzialmente durare per moltissimo tempo, sia per me di maggior interesse che non cercare altrove. Lei che ne pensa? Ritiene che un semplice fotomontaggio possa essere sufficiente per valutare anticipatamente se la giacca è indicata per chi la deve indossare? O bisogna essere liberi di indossare gli abiti che si amano indipendentemente dal risultato globale che essi realizzano su chi li veste? Infine vorrei avere informazioni circa un buon indirizzo per acquistare bei bottoni. Quel signore che venne all’ultimo laboratorio presentando i propri prodotti…? Quali sono all’incirca i prezzi per acquistare buoni e bei bottoni? La ringrazio sentitamente per la Sua disponibilità. Cavallerescamente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 12-01-2004 Cod. di rif: 848 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Ammaino le vele. Commenti: Egregio GM, Lei ed il prof.Pugliatti mi avete proprio smontato! E’ bene. Ora vedo con luce diversa le vele ridisegnate sull’abito. Ripensando anche agli anni settanta, non posso che essere d’accordo sul taglio pacchiano che l’abito aveva assunto: in effetti sono esasperati. L’idea di ampi revers però non mi ha abbandonato. Ho riguardato con cura le foto dell’Agnelli ma purtroppo egli ha bei ampi baveri su giacche doppio petto, mentre io v’o cercando giacche a tre bottoni. Allego in merito il montaggio di un paio di foto che feci all’ultimo Laboratorio ad un nostro socio, del quale puntualmente non ricordo il nome, che portava un bell’abito realizzato con molti dei particolari che mi piacciono tra cui ampi revers. Le chiedo di commentare-confrontare questo abito a quell’altro. Infine Le ripropongo una domanda: gli abiti che si indossano, o che si dovrebbero indossare, sono quelli che si amano o quelli che ci calzano meglio? Saluto con gratitudine. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 24-01-2004 Cod. di rif: 870 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Libri Commenti: Egregi Soci, ho trovato sul sito www.ita-bol.com i seguenti testi:"Dressing the Man", "Men's Wardrobe". Siccome le copie sono soltanto poche unità vi suggerisco di affrettarvi qualora ne foste interessati. Cavallerescamente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 15-02-2004 Cod. di rif: 924 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Approposito di regole... Commenti: Egregio Gran Maestro, che relazione ha legato la scelta delle misure, in particolare della gamba, rispetto alla descrizione del destinatario delle cravatte? Sono regole di stile, psicologiche, formali o cosa'altro? Grazie. Cordialmente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 16-02-2004 Cod. di rif: 926 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Una richiesta Commenti: Egregio Gran Maestro, la ringrazio delle delucidazioni. Vorrei in proposito segnalarLe che la foto a cui mi rimanda nell'area Eventi, così come le altre dello stesso, non è perfettamente visibile, nemmeno il commento accluso. Ho provato con diversi PC... potrebbe controllare: altimenti non posso studiare adeguatamente! Grazie. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 22-02-2004 Cod. di rif: 962 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Al Martinelli Commenti: Gentile Signore, Lei si presenta nel Nostro sito dimostrando subito di essere un vero Cafone! Come si permette di esordire con "...signori o presunti tali"? (Io non sono caro a Lei!) Arrogante e presuntuoso. Chi l'ha mai ofesa qui, tra queste mura? Capisco, Lei è abituato in questi rozzi modi. Il Nostro Gran Maestro è un diplomatico... ci rifletta. Noi qui si discute con tutti, eccetto però con chi, ritenendosi superiore, dimostra scarsa capacità al dialogo-ascolto. E poi Lei che critica con tanta facilità non ha ancora superato la fase ,infantile, delle lagne e delle lamentele! Su, si desti c'è un sacco di terra da zappare. Cordialmente. TC Ps: tutto il Suo sapere... siamo già i due che non abbiamo travato nulla di meglio da fare che risponderLe. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 26-02-2004 Cod. di rif: 974 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Complimenti. Commenti: Egregio Villa, auguri lunga vita alla Sua Camiciaia da parte mia! Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 10-03-2004 Cod. di rif: 1017 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: La scelta assoluta! Commenti: Egregio Giorgio Guarnaseri, mi scusi ma perché si arrovella per una scelta definitiva senza aver prima provato raccogliendo così tutti i dati per fine di meglio ponderare come agire? Voglio dire nella sua situazione la cosa migliore è il lancio della monetina: come va va. La scelta del Sarto abbisogna di tempo, prove, sbagli e ... denaro. Lei è solo all'inizio. Provi con Solito se crede, chissà se in seguito egli sarà la persona giusta per i Suoi desideri in fatto di abbigliarsi. Nell'era della globalizzazione poi settecento chilometri son nulla. Il Sarto non si sposa! Inoltre di questi tempi sposarsi... Cordialmente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 11-03-2004 Cod. di rif: 1027 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Sottoscrivo Lello!! Commenti: Stimolante Lello, è ora tarda, non mi dilungo onde evitare i soliti errori grammaticali dovuti a stanchezza e "testa tra le nuvole"... Sottoscrivo semplicemente quanto da Lei enucleato ribadendo così l'importanza della Ricerca, del valore insito nell'Errore, della comprensione delle Debolezze. L'Uomo!! Chi, perché, che cosa. Ve n'è abbastanza per una vita. Il Sarto?... Un complice: sceglietelo bene allora. Cordialmente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 12-03-2004 Cod. di rif: 1035 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Appunti di viaggio. Commenti: Egregi Gran Maestro, ho trovato molto interessante quanto da Lei esposto nell’epistola Dall'umanesimo laico alla religione della gioventù virtuale Data: 2004-03-12 Cod. rif: 394. Da tempo penso e ripenso su questi concetti che ritornano sovente nelle nostre discussioni. Pugliatti poi, da buon Professore, alimenta gli stimoli per la riflessione. Mi son posto l’obbiettivo d’individuare il Big-Ben: obiettivo quanto mai fallace. Espongo così soltanto dove la mia analisi è approdata. Mi scusi, ma son soltanto semplici appunti. 1°- L’elevazione a “dignità” delle masse, ovvero l’affermazione dell’atteggiamento “burini” e disdicevoli,(non palesandosi altre possibilità), che non è più visto come qualcosa di rozzo o deplorevole bensì viene definito come modo d’essere, in taluni momenti è stato pure “trendy”. 2°- Crollo della cultura borghese. Con conseguente perdita dei suoi valori, soprattutto quelli più autentici. 3°- L’aumento del gap tra poveri e ricchi, a scapito della classe medio medio-alta, genera un contenzioso che sfocia in pacchiana ostentazione da un lato e deplorevole emulazione dall’altro. La ricerca insensata e frenata di una propria individualità inoltre, induce, per mancanza di lungimiranza e forza d’animo necessari per simile impresa, verso soluzione semplicistiche e spesso fuorvianti. Non appena i più se ne rendono conto poi, ecco sfornata un’altra super “cura dimagrante”, degna delle ultime nuovissime perfezionate magiche ricerche, perché non provare? ...e via di questo passo. 4°-La debolezza e la fragilità degli animi induce a non riflettere-considerare la morte. La vita viene palesata quale eterna. Conseguenza ne è che il modo di abbigliarsi che deve riflettere l’ ”età dell’oro”: la giovinezza, l’adolescenza. In questa fase l’uomo si trova in un momento di semi coscienza di sé, tutto e nulla è possibile, molto gli è condonato (…è giovane). Poche responsabilità molte nuvole nella testa orizzonti immensi e indefiniti ma soprattutto molta incoscienza di sé e della vita, soprattutto quella quotidiana. 5°- Ciò che è vecchio è da buttare. Il nuovo paradigma concomitante ad una economia basata sulla sola massa dei consumi, produce così l’idea che solo ciò che è nuovo-moderno ed attualmente bello ha vero valore. Si perde il senso del tempo, (ora è quasi vecchio) ma soprattutto del valore-qualità delle cose le quali, come regali, hanno il loro punto più alto nella confezione. 6°- “Perché tu si ed io no?… allora anch’io + a tutti i costi”. Siccome sempre più tutti vogliono ma sempre meno sono quelli che realmente possono, allora la ricerca di scorciatoie aumenta. La conseguenza è che molti ritengono di essere eleganti, perché indotti o convintosi con semplici ricette, quando invece risultano chiare caricature di se stessi. Ma sono convinti o meglio, credono di esserlo. 7°- L’uomo moderno si è spinto troppo oltre la sua natura. La sua è una lotta quotidiana nell’auto convincersi di qualcosa che poi, alla prova dei fatti non è. Prima o poi farà un bel botto, oppure si prenderà a pugni da solo. Chi non ricorda il film in cui Superman combatte contro se stesso, una volta sdoppiatosi a causa della Criptonite, chiaro simbolo delle sue vere origini. Concludo con la personale considerazione che il percorso è il momento più bello se adeguatamente assaporato. Semplici soluzioni non generano che insoddisfazioni: è fondamentale capire il “come mai?” Inoltre ritengo che l’era delle felpe tramonterà poiché, seppur maldestramente, nei più lo stile e l’eleganza sono altrove. Chi concluderebbe un affare importante con una persona, sconosciuta, agghindata con felpa fucsia e jeans lacerati? Cavallerescamente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 16-03-2004 Cod. di rif: 1039 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: I nuovi schiavi... gli schiavi di sempre. Commenti: Egregio Lello Carnà, del Suo scritto ho scolpito nella mente la frase "...cercherò di capire quale è l'esigenza del suo vestire "informale", da quale regola vuole fuggire!": molto intrigante. Chiedo, rivoltando il tutto in domanda, quale era la condizione, le regole che permettevano-inducevano ad uno stile che via via sembra destinato a scomparire? Perchè allora si e oggi no? La schiavitù deriva dall'ignoranza: che ci vogliano "tutti" schiavizzati? Cordialmente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 17-03-2004 Cod. di rif: 1042 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Della TV Commenti: Egregio Lello, per qualche verso Lei suona un motivo che mi ronzava attorno da un pò. Condivido le Sue ultime considerazioni, ne aggiungo delle altre. Il ruolo di indottrinamento svolto dalla televisione è sempre più presente. Si ha ragione di ritenere che ciò sia dovuto, come per le discoteche ad esempio, alla mancanza di valide alternative che coniughino semplicità a sballo ovvero uscita temporanea dalla routine. Ciò che mi preme sottolineare è la genesi dall'attuale TV spazzatura. El pueblo non più contento di essere semplice spettatore della scatola magica, ne è voluto divenire partecipe. Dapprima si arginò la cosa, nessuna sapeva realmente fare alcunché che potesse giustificare tale richiesta, così si misero comparse, "gente comune": si concedeva loro di applaudire a comando poi addirittura di poter usare un microfono per intervenire (tutto era però pre-confezionato). Con il passare del tempo, (molto poco), el pueblo ci prese gusto, gli autori pure. In fondo realizzare talk-show con "persone della strada" non è poi così complesso come invitare personalità che esigono un certo standing, (sopratutto da parte di chi conduce il programma...). Queste schiere di "nuovi qualcuno per un momento" sono, chiaramente, state alimentate da chi aveva un bisogno di notorietà, di considerazione. Una pletora di sfacciati-frustrati pronti a tutto pur di urlare il loro "essere" si è così riversata nella scatola magica. Indotti o meno hanno ritenuto di aver qualcosa da dire o da difendere... non certo la DIGNITA'! Chi ha aderito alla chiamata? Non certo alto-medio ma nemmeno piccoli borghesi, qualche nobile o presunto tale si... sembra, purtroppo. Una manovra di legittimazione?... Molto probabile. Comunque gli adepti sono coloro che il vestito non lo hanno mai avuto, anzi ne hanno uno solo comprato per l'occasione del loro matrimonio: è però fuori moda, e poi con il caldo degli studi televisivi fa sudare, come la plastica dei sacchetti della spazzatura. Via allora a felpe t-shirt braghe discutibili e a tutti quei rimasugli e avanzi di magazzino che, per essere svuotati, divengono trendy per la gioia di grandi e piccini. Ma Voi ve lo ricordate Alberto Sordi a Canzonissima in smoking?! Oggi ci accontentiamo di Panariello (!!) volgare e vestito da straccione. E la (s)Ventura che vestita da due uomini(?), Dolce e Gabbana, mostra con non curanza il reggiseno bianco a tutta schiena nuda su un vestito da sera. Attendo che con l'estate el pueblo femminile si senta legittimato a copiare. Cordialmente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 18-03-2004 Cod. di rif: 1045 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Al Nostro encomiabile Gran Maestro Commenti: Egregio Gran Maestro, chiedo venia se le mie parole hanno sortito sorti differenti da quelle auspicate. Credo che la passione, come un fiume in piena, se non adeguatamente ponderate possano generare più danni che energia utile. La Nostra posizione è indubbiamente chiara: non voglio che si faccia la fine delle "mosche contro le finestre". Ho deliberatamente assunto toni polemici e provocatori, non già alla ricerca di zuffe bensì nell'intenzione di animare la discussione. Forse ho calcato troppo la mano cadendo dalla parte sbagliata della staccionata. Per fortuna abbiamo persone come Lei. Mi prudono però, devo ammetterlo, certe pratiche e modi. Fermo nelle idee, rivedrò le forme. Il mio intento è sempre positivo! Ho peccato di presunzione. Cavallerescamente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 18-03-2004 Cod. di rif: 1047 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Lungimiranza Commenti: Egregio Gran Maestro, lei canta note a me molto care: la musica del viaggiatore lungimirante. La mia giovane età, talvolta, mi fa ribollire con forme poco galanti. Sulle Sue parole rifletto, mi vien subito alla mente il rapporto con la camiciaia. Lento ma basato sulla solidità del rapporto. Oggi posso serenamente profittare dell'artigiana sarta per aver soddisfatto ogni mio vezzo. Non credo sarebbe stato possibile se come un ariete mi fossi scagliato contro. Ci vuol tempo e tolleranza, ha ragione.Comprensione anche e sopratutto per i piani non verbali. Lo vedo anche con il sarto, con i quali comincio i primi passi. Le soddisfazioni non mancano: l'animo si arricchisce notevolmente. L’uomo misura se stesso vivendo la vita attraverso una sincera relazione con gli altri. Cordialmente ringrazio. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 23-03-2004 Cod. di rif: 1053 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Polsini alla James Bond Commenti: Egregio Lello Carnà, attenzione, i polsini alla JB sono proprio, o meglio il risultato ottenuto, è del tutto simile a quello “alla Dartagnan”. Io ho fatto realizzare una camicia uguale-uguale a quelle che il Pugliatti inserì tempi addietro nel Taccuino. Ho potuto così ottenere una camicia identica a quella da Lei desiderata attraverso la foto medesima. La differenza però riguarda il fatto che in quella immagine, che il buon Pugliatti mi inviò poi ingrandita nel particolare del polsino, non scorsi l'uso dei gemelli bensì di due paia di bottoni per polso allacciati a mò di gemelli, con i lati appaiati quindi e non sovrapposti come nelle normali camicie con bottoni. Non appena avrò modo, inserirò nel Taccuino qualche fotografia di ciò che ho ottenuto. Cordialmente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 23-03-2004 Cod. di rif: 1054 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Polsini alla James Bond II Commenti: Ps: Le doppie asole sono solo nella parte interna del polsino che deve essere doppio. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 25-03-2004 Cod. di rif: 1061 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: SUPER NOTIZIA!! Commenti: Gentili Cavalieri, vagabondi tra queste mura, è con molto orgoglio che annuncio, su mandato del Nostro mirabile Dante DePaz, la possibilità di ottenere, direttamente al proprio domicilio gratuitamente, l’interessantissimo “manualetto dei tessuti” scritto da Dante medesimo. Il libro è stato presentato e consegnato ai presenti il 24 Marzo u.s. in occasione del Laboratorio. Gli argomenti trattati sono: -Come si scelgono e come si lavorano i tessuti per l’abito maschile; -Consigli per l’uso la manutenzione la conservazione dell’abito; -Dizionario dei tipi e disegni di tessuti; -Qualità resistenza durata; -Fabbricazione e finissaggio del tessuto; -Cardati pettinati peso armatura; -Fibre tessili. Per ottenere il prezioso elaborato telefonare direttamente al negozio di Dante DePaz, tel.(051)231354. Cavallerescamente. Dante DePaz TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 24-04-2004 Cod. di rif: 1116 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: ... e venne il Panama!! Finalmente Commenti: Gentili Signori, seppur ancora titubante, la bella stagione sta arrivando. Smessi gli abiti più pesanti si pone la necessità di adeguare anche il copricapo. Per la mia gioia, il Panama bussa, dietro le porte dell’armadio: è quasi giunto il momento del Suo uso quotidiano. Se qualcuno di Voi ne fosse ancora sprovvisto allego nel Taccuino alcune immagini, troverete subito l’elegante qualità che fa per Voi. Ho pure inserito qualche immagine nei Taccuini nella Porta delle Donne ed in quella dedicata alla Tauromachia, come a dimostrare la bellezza a 360 gradi di questo compagno copricapo. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 24-04-2004 Cod. di rif: 1117 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Dedicato a Raffaello Carnà Commenti: Carissimo Lello, colgo l’occasione, in questo spazio per ringraziarti pubblicamente, GRAZIE. I miei ringraziamenti son dovuti alle cose che mi hai prontamente inviato, ma anche alla Tua ultima su questa lavagna. Da tempo infatti meditavo ad un testo adatto a rappresentare il Nostro credo. Alcuni amici mi chiedono di Noi, del C.O., della Nostra filosofia: non ero ancora giunto ad un componimento completo come il Tuo ultimo. Con il Tuo permesso lo userò, (ti rendo poi i diritti S.I.A.E.), come Cicerone a chi interessato a Noi a bisogno di parole concrete. Grazie di nuovo, Saluti. TC Ps: quando andrai nella bella Germania, NON dimenticare il copricapo. Panama, naturalmente. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 25-04-2004 Cod. di rif: 1118 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Comprerò una nuova tastiera!! Commenti: Scocciato dalla continua ingiusta figura di sgrammaticato: acquisterò una nuova tastiera! Non dipende più da me, questo pezzo di plastica da pochi euro infatti non mi tien dietro quando scrivo. Chiedo venia, ancora una volta purtroppo, per acca e doppie dimenticate ed altri errori eventualmente disseminati... TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 28-04-2004 Cod. di rif: 1125 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: All'innominato Negoziante milanese Commenti: Egregio negoziante, anzitutto mi rammarico che non le abbiano dato un nome alla nascita: partecipazioni! Comunque, per cercar di meglio estrinsecare il Suo quesito poniamoci un’ulteriore domanda. Come sarebbero-apparirebbero gli abiti di Agnelli, Churcill o del Duca perfettamente posti sopra un manichino? Ma ancora, cosa ci direbbero i tre personaggi, summenzionati a titolo di esempio, se li potessimo guardare ritratti in una foto nudi ed immobili? (Il loro portamento infatti darebbe subito dimostrazione della loro caratura). Ciò che sto cercando di estrinsecare è che l’ ”abito non fa il monaco”, checché se ne dica, ma un monaco senza abito non è un uguale ad un monaco con l’adeguato abito. Concordo con la Sua esternazione ma obbietto per il fatto che la complessità della questione enucleata con poche informazioni quali una foto possono esser fallaci. Intendiamoci sui termini quindi, l’elegante è colui che nell’insieme, nella sua interezza ha eleganza, ( per questo Agnelli poteva permettersi certi virtuosismi, nessun dotto in materia li avrebbe recepiti come errori, un po’ come le licenze poetiche: mica possono esser un alibi per uno sgrammaticato); diversamente un soggetto può esser ben vestito. Quest’ultima definizione ammette il “però”, ossia una persona può risultare ben vestita però può risultare: schiocca, ha un pessimo portamento, stupida, sgraziata, ecc. L’eleganza non ammette però. Quando ammiriamo una persona elegante in una foto, più o meno consapevolmente voliamo, con il pensiero, anche ad aneddoti sulla loro concomitante personalità, pensiamo insomma alla bellezza completa della persona. Se non fosse così, presupposta la possibilità per tutti di vestire dal medesimo bravo sarto, indurrebbe a ritenere tutti eleganti… ma al massimo potremmo esser tutti ben vestiti, ma anche qui ci sarebbe un interessante discorso da fare sulla complicità tra sarto e cliente e risultati affini. Insomma il ragionamento cade. Ciò è pur riscontrabile anche per coloro che vestono “alla moda”, l’origine e la foggia degli abiti è uguale, i risultati sono ben diversi passando da esiti “carini” a vere e propri catastrofi. Concludo richiamando che, come non esiste un solo linguaggio verbale, una sola lingua, così non esiste una solo linguaggio nell’abbigliamento. Punto fondamentale è sempre la conoscenza ma ancor più l’uso adeguato e consapevole della stessa. Spesse volte si scambia per estro ciò che è sciatteria o, peggio, ignoranza. Recita un proverbio “in un mondo di ciechi l’orbo è re”. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 28-04-2004 Cod. di rif: 1126 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Al signor Alessandro Fenili Commenti: Panama: a legendary hat Data: 2004-04-28 Nome Cognome: Alessandro Fenili E-mail: fenili.alessandro@spes.uniud.it Cod. rif: 472 Gentile Fenili, il testo da cui ho tratto le immagini, che poi ho unito assieme, provengono dalla versione francese del book da Lei segnalato. Cordiali saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 01-05-2004 Cod. di rif: 1134 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Al Signor Marino Poerio Commenti: Avido Poerio, mi permetta una proposta. Credo chiunque convenga, tra queste mura, che la curiosità sia una benedizione. Noi si scruta tra le pieghe di un linguaggio: v'è spazio per moltissimi dubbi, aforismi, perplessità, aneddoti etc. Come regola però, tenti di risolvere l’“esercizio” da solo. Ossia, spesso si cerca la risposta "fatta": non ci aiuta. Provi invece una verifica alle Sue teorie, non tema. Lo scopo è la comprensione! Proponga i Suoi risultati e le Sue motivazioni, chiunque può insegnare e imparare. Colga questo mio inciso come una "pulce nell'orecchio", uno stimolo. Nel caso Le suonasse come un "rimprovero", me ne scuso. Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 05-05-2004 Cod. di rif: 1148 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Al signor Mauro Taranto Commenti: Egregio Taranto, Lei ha bisogno di un Maestro: io non lo sono, ne abbiamo qui uno che vale per tutti Noi. A fronte della Sua richiesta mi "sbilancio" con un suggerimento che ritengo molto utile, del quale comunque terrei molto avere Sue considerazioni. Nel caso non volesse o non potesse seguire i magistrali consigli del GM, metta quello che ha, quello che nel tempo ha comperato per il Suo guardaroba. Indossi però l’abito la piena e massima consapevolezza sul gesso che ha appena scritto in questo sito. Si metta alla prova. Si ponga più dubbi possibili, sia pignolo. Le maniche, i revers, è lunga, è corta, il colore, la luce che emana... Vada alla cena con rinnovata curiosità e attenzione al linguaggio dell'abbigliamento Suo e di chi la circonda: le garantisco che non si annoierà ed inoltre inizierà a comprendere. Il Maestro segna la strada, spetta a Noi percorrerla. Fondamentale è il percorso. Nel caso le rimanga del tempo, come Le ha suggerito il Nostro Gran Maestro, legga quanto qui è stato fatto, così come preparazione al meeting. Cordiali saluti. TC Ps: Non scivoli nel maniacale, mi raccomando. Punto nodale è il piacere! Noveporte docet. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 06-05-2004 Cod. di rif: 1155 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Un nuovo Blazer. Commenti: Egregio Gran Maestro, è in mio animo farmi confezionare un blazer del quale, da tempo, avverto la necessità. Venuto in possesso di una stupenda pezza perfetta all’uopo, debbo decidere il taglio più adatto. Sono rimasto colpito, quasi un amore a prima vista, da un blazer a otto bottoni: STUPENDO. Allego un’immagine in proposito nel Taccuino. Ne sono pressoché persuaso, credo che farò cucire al sarto una giacca uguale a quella vestita dal principe d’Inghilterra. I bottoni però li vorrei in corno, comunque non d’oro, non mi si addicono: troppo appariscenti, e poi non son socio di alcun club; ma sempre di colore ”giallo”, con venature scure, un po’ insomma come la sfumatura dell’abete. Unico neo di quest’ultimi, credo, sta nel fatto che i passanti sono a vista. Ho come l’impressione che il filo, se scuro, per attaccarli non crei quel giusto equilibrio di luce come quello offerto dai bottoni dorati. Vorrei anche la taschina per i "coins" e spacchetti laterali. Che ne pensa? Come Le paiono gli accostamenti che ho riportato nell’immagine del Taccuino? Quali suggerimenti ha a propormi? Grazie. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 10-05-2004 Cod. di rif: 1166 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: All'Amico Dante DePaz Commenti: Carissimo Dante, leggo ciò che scrivi: quante idee nella mia mente s'affollano. Ho sempre guardato, con profonda stima, le persone che catturano per elevare. Un aspetto el Tuo ultimo scritto, che ho già fatto mio, vorrei Tu potessi maggiormente estrinsecare, non gà perchè nella sintesi non vi sia chiarezza, come piuttosto come desiderio-bisogno di maggior approfondimento nella personale ricerca. Orbene, molto bella è "Equilibrio, Sicurezza nell’improvvisazione, Errore voluto, Scelta, e perché no, la Stravaganza culturalmente appoggiata". A complemento aggiungo, credo indicato nel merito, "la conoscenza vi renderà liberi": una citazione-idea dal miglior illuminismo. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 10-05-2004 Cod. di rif: 1167 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: ...? Commenti: Egregi Signori, frequentatori di queste mura, noto un certo rallentamento in concomitanza con le pause del Nostro Gran Maestro. L’idea di non poter ottenere nel breve Sue risposte, credo, si trasferisce ai più nel desistere: non si scrive, non si chiede, il nulla insomma. La pausa-assenza dell’ Uno è la fine di tutti. Male! Vorrei sottolineare quanto più volte espresso dal Nostro, questo è un lavoro che è nato per durare su un respiro eterno. Ma se basta una vacanza per far mollare la presa…, figuriamoci!! Buon lavoro. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 10-05-2004 Cod. di rif: 1168 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Al buon Pugliatti Commenti: Gentile Pugliatti, ha dato un'occhiata di recente al "China's Tailor". Credo che questa volta www.the30sstyle.com abbia superato se stesso. Noti i colletti, da Lei tanto "amati", e gli incroci di questi con i baveri negli ultimi arrivi! Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 11-05-2004 Cod. di rif: 1174 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Allo stimato Lorenzo Villa Commenti: Caro Lorenzo, mi fa molto piacere udire le Tue parole circa un punto nodale come Noi vs Tempo. Cogli, con l'essenza dell'esempio del fuoco e della candela, il senso più profondo di ciò che ho inteso misurare: una vittoria per il Castello! Un saluto con stima. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 11-05-2004 Cod. di rif: 1178 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: A signor Granata Commenti: Signor Granata, Lei si pone, a mio discreto modo di vedere, nei termini solo laterali di un problema che, Suo malgrado sta più a monte. Come ha chiaramente scorto, nella prima parte della Sua missiva, la difficoltà risiede nel fatto di sentirsi "un elefante in un negozio di porcellane". Ecco allora che ad ogni movimento Le sembra di esser in procinto di romper qualcosa. Non mi soffermerei troppo sul particolare, se non nella fase post-iniziale. Per ogni costruzione che si rispetti fondamentali sono le fondamenta, anche il più bel palazzo è altrimenti destinato a crollare. Ora Lei si dedichi un pò alla Sua vanità, ma come fondamentale mezzo viatico per la sostanza; trascorra allora qualche minuto in più davanti allo specchio e controlli gli effetti che generano le variazioni delle quali non trova risposta. Non esiste un Verità intesa come regola aurea. Certo deve conoscere il linguaggio e allenare il Buon Gusto alla Sua “parola”, ma sempre nei rispetti di ciò che Lei vuole comunicare. Non ceda alla tentazione, fallacemente salvifica, di chiudersi dietro paraventi che non le son propri. In proposito trascorra qualche tempo, analizzando le immagini che, per iniziare, trova nel Taccuino di questa Porta. Quali preferisce e per quale ragione-scopo? Consideri che se qualcuno le dicesse che i risvolti vanno a tre-quattro centimetri dal terreno, la cravatta va con la punta appena sotto la cinta, mentre la cinta è preferibile alta, come Lei già porta... beh, non sarebbe veramente "aiutato" e poi incorrerebbe in detrattori di queste "regole" ai quali forse non saprebbe rispondere alla fondamentale domanda: perché? Insomma, Lei ha dei dubbi, qui tutti li abbiamo, fondamentale è il metodo: cultura della persona e personalità. E poi come dice un noto proverbio "chi cerca trova". Vedrà che tra qualche tempo rinverrà la giusta posizione per risvolti cravatte e tutto il resto. Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 13-05-2004 Cod. di rif: 1193 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Sartino in poppa Commenti: Egregio Granata, ho letto con interesse la Sua avventura in camicia. Non disperi troppo, se non per i quattrini, in quanto ha incamerato una sana esperienza. Consideri che non si ripeterà e, rispetto ai suoi "amici" in t-shirt, ne sa qualcosa in più in proposito, e non è poco. Certo è costata qualche cosa questa “informazione” ma credo fungerà da chiave di volta per le esperienze future. Per quanto riguarda la ricerca del sarto più adatto a Lei, mi conceda una domanda: fino a che punto ha chiaro cosa e come lo vuole? Voglio dire, se il sarto le chiedesse o Lei volesse disporre di tutti i particolari degli indumenti ordinati saprebbe come muoversi; taschini, bottoni finiture, asole, baveri ed interni sono tutti ben chiari nella Sua idea di blazer e pantaloni? Ho sempre sostenuto che il cliente ancorché il sarto, più o meno modesto, fanno la differenza. Questo può agilmente esser testimoniato sia da quanto scritto dal Maestro sarto in Roma che ha in questa lavagna risposto a suo proposito, sia dalla mia personale esperienza. Io mi servo dallo stesso sarto e camiciaia di mio padre con risultati, estremamente diversi. Ancora, perché definisce “sartino” il sarto da Lei trovato? Poi, crede che volando a Napoli troverebbe la soluzione a tutti i suoi problemi…? Metta il caso che la giacca alla napoletana non le piaccia. Non credo infatti che accettare la scuola napoletana asetticamente contribuisca alla creazione di un Buon Gusto personale. Dal canto mio trovo lo stile napoletano adatto solo a certi tipi di abito, in altre situazioni doveroso ritengo lo stile internazionale. Infine, se decide di andare da Rubinaci, troverà il massimo sotto tutti gli aspetti, sarà edotto da ottimi sarti ma avrà perso la sostanza cioè il percorso che, se condotto virtuosamente e passo a passo, le schiuderà un mondo del quale ha intravisto solo qualche piccolo aspetto. Provi a procedere così: ordinare un paio di pantaloni al “sartino”, non dopo aver prodotto lei una certa ricerca iconografica che potrebbe consegnare direttamente all’artigiano per indicagli meglio ciò che vuole, si lasci però anche guidare. Veda come va. Attenda poi qualche tempo, sfrutti al massimo il “capo prova”, quindi prosegua con o senza di lui, dopo aver ponderato e chiarito a sé le motivazioni sul perché della sua scelta. La fretta in questo gioco e assolutamente da evitare; conoscenza e maturità abbisognano di tempo, almeno quanto ad un seme per divenir degno arbusto. Comunque può trovare ottimi artigiani che fanno al caso suo, garantiti da Cavalieri, scorrendo la pagina del Portico dei Maestri in questo Castello-sito. Buon viaggio. TC Ps: Mi permetta di sottolineare che, se non ha già provveduto, prima sarebbe fortemente auspicabile aver condotto e concluso un adeguato percorso presso una camiciaia. Se la SUA camicia l’ha già identificata, si ritenga pronto per l’abito, altrimenti ritorni al “via” procedendo con la camicia come per i pantaloni. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 14-05-2004 Cod. di rif: 1200 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Al signor Granata Commenti: Gentile Giona, se trova un pò di tempo, venga a Bologna il prossimo 9 Giugno. Credo che troverà molto interessante tale Nostro abituale appuntamento. Consideri la possibiltà di sperimentare personalmente oltre che poter liberamente conversare di questi argomenti che Le interessano con persone felici di farlo. Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 14-05-2004 Cod. di rif: 1202 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Su misura Commenti: Su misura, nella vera accezione indica che dalla personale forma del cliente si ricavano quelle misure che combinate assieme creano il cartamodello bidimensionale atto a generare un abito tridimensionale. Nel caso della camicia, non ravvisandosi la complessità che si riscontra nell'abito, il cartamodello può non essere necessario. Per capirci, una vera camicia su misura è una camicia artigianale, come tale essa deve poter esser eseguita completamenta con l'intervento dell'artigiano/a o dei suoi garzoni. Così come Marinella non taglia e cuce direttamente le sue cravatte ma lo fanno le donne nel retrobottega. La camicia su misura deve poter contemplare qualsiasi forma e foggia: come da un tronco si può ottenere qualsiasi figura così dalle pezze di tessuto. L'eccezione avviene laddove si usino dei macchinare i quali possono eseguire limitate operazioni,(caso del falso artigianale), cosa non contemplata dalla mano dell'uomo. Insomma ci si assicuri del retrobottega o back-office. L'uso della macchina da cucire è necessariamente ammesso. Per quanto concerne l'occhiellatrice, (macchina che rifinisece con il filo i bordi delle asole dopo che queste sono state tagliate), è ammessa, le asole fatte e finite a mano però sono indice di miglior pregio e qualità. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 17-05-2004 Cod. di rif: 1210 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Blazer a Granata Commenti: Egregio Granata, se le può esser d'interesse, il mio sarto è all'opera per confezionarmi un Blazer blu scuro in barathea mohair. Ad esso accosterò un paio di braghe in Principe di Galles e, naturalmente un paio di altre braghe grigio medio in fresco lana 130's. Al Blazer credo si possa comunque accostare, con rispetto nello stile e nell'armonia, quasi tutto (ad esempio: jeans, chinos e, volendo, lino). Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 17-05-2004 Cod. di rif: 1213 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Successo? Commenti: Vacanziero Gran Maestro, leggo con rinnovata gioia le Sue ultime: nascono subito interrogativi... Potrebbe maggiormente estrinsecarmi a cosa si rifersce quando dice che l'abbinamento Blazer+Pincipe di Galles non avrà successo. Non credo infatti che ciò sia, come comunemente, un fatto di moda. Io l'ho scelto d'istinto. Successivamente però ho maturato il bisogno di un completo in tal guisa: in futuro. Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 18-05-2004 Cod. di rif: 1228 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: From Dante to Tessuti Commenti: Caro Dante, dai un'occhiata al Taccuino: "c'è posta per te". Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 22-05-2004 Cod. di rif: 1261 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Lungimiranza Commenti: Carissimi, apprendo con piacere che la speranza anima, in forma giustamente disincantata, in nostri animi; non potrebbe esser differente, Noi siamo Cavalieri: Nobili nel cuore e forti nella fede. Il sarto da cui mi servo è giovane, si può appoggiare all’esperienza del padre con cui lavora tuttora, ma soprattutto è curioso e desideroso di imparare. Ora, qualcuno potrebbe replicare “chi se ne frega?”, ebbene credo che questo sia un esempio di “chi cerca trova…”. Concordo con il buon Villa, e chi, come Lui, sottolineano l’importanza di creare un percorso con l’artigiano di fiducia. Io ho trovato un Amico, soprattutto un Sarto che mi sopporta, che si rimette in gioco che accetta e riunisce tutte le mie idee in un pantalone o una giacca. Pensate che ha rispolverato una vecchia giacca con un particolare taglio, ne abbiamo riguardato forme e proporzioni, abbiamo a lungo discusso delle motivazioni “filosofiche” del perché “così si e così no”. Tra non molto il lavoro sarà portato a termine, comunque vada, sono molto fiducioso, sarà un successo. Ho imparato molto e questo per me è gia tanto. Mi conosco un po’ di più. Il mio nuovo complice mi ha proposto di aiutarlo, in consulenza e idee, per una sfilata che si terrà il prossimo 24 Giugno in p.zza Brà, ossia quella antistante l’Arena di Verona. E’ la piazza principale della città. La serata è in onore dell’Artigianato locale, ci saranno una decina di Sartorie che sfileranno. Io seguirò il Maestro anche dietro le quinte, ( ci saranno moltissime modelle! He!He!), ho inoltre provveduto alla preparazione delle musiche: sperò le accettino, 6 ore di Studio di registrazione per mixare i brani! Sarà una vera bomba. Da parte mia ho accetato perché ho visto che con le intenzioni siamo sulla stessa linea, niente metrosexual o omosexual. Verrà proposto un Uomo Elegante e sobrio. Il Maestro ha accettato di far indossare ad un modello, con l’abito del pomeriggio, il mitico Panama (… è il mio!), un altro fumerà un vero Avana. Tutti i modelli hanno accettato di seguirci nell’impresa e nello stile. Perché? Che bisogno cera? Qui si parla di andare nel senso opposto a quello comunemente accettato! Concludo la testimonianza con la considerazione che, in un momento di particolari rivolgimenti, tutto può accadere. Seppur banale come conclusione, sono sempre più persuaso che si celi in molti animi un sentimento del bello che ha radici e aspirazioni molto profonde. Molti non si sentono all’altezza, ma sono stuzzicati dall’idea di poterci credere. I modelli proposti sono per esseri invertebrati, crearsi una corazza può risultare allora anacronistico e molto difficile. Sussurrare dove tutti urlano può sembrare senza senso. Chi urla tanto però termina il fiato prima di chi sussurra. Anche se poi ne succede un altro, per chi è rimasto, l’esperienza viene in aiuto. (Non è poco!!). Ogni settimana, tra queste mura, si scorge qualche volto nuovo, praticamente tutti poi vi rimangono-ruotano attorno. Qui scorre l’acqua di un fiume sotterraneo, silenzioso ma con un impeto una forza non comune. L’entusiasmo è la Nostra vitalità, ci deriva dal fatto di sentirci liberi e un po’ più sicuri di cosa siamo: UOMINI! A ciò moltissimi vi aspirano. Lungimiranza. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 22-05-2004 Cod. di rif: 1262 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Venia per gli immancabili errori Commenti: Gentili Signori..., gia=già mentre acettato=accettato. Scusatemi. Grazie. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 25-05-2004 Cod. di rif: 1272 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Questa volta aggiunga almeno due tacche... Commenti: Egregio Gran Maestro, per quanto riguara il possibile incontro con L.Barbera a Milano, Io, il Maestro Sarto Adamo De Togni e con ottima probabilità suo padre Luciano, saremo della partita. Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 09-06-2004 Cod. di rif: 1322 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Cappellaio magico Commenti: Gentili Cavalieri, ed a tutti i Nostri affezionati lettori, sono alla ricerca, in tempi piuttosto stretti, di un cappellaio per donne. Avete qualche nome di fiducia da propormi? Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 07-07-2004 Cod. di rif: 1441 E-mail: tommy.car@eudoramail.com Oggetto: Desideri e speranze Commenti: Gentile Gran Maestro, mi associo, in fede, al sentimento del Buon Chiusa. In attesa di poter godere di una simile occasione, semmai vi fosse la possibilità, la saluto cordialmente. TC Ps: ipotizzato che Lisi non acceti... come potremmo operare-optare per non perdere un così buon credito-possibilità? ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 16-07-2004 Cod. di rif: 1466 E-mail: tommy.car@lycos.com Oggetto: Camicia in filo di Scozia Commenti: Gentile Gran Maestro, potrebbe produrre almeno un'immagine della "sciccheria in camicia" a cui si riferisce il testo n.1462? Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 18-07-2004 Cod. di rif: 1473 E-mail: tommy.car@lycos.com Oggetto: La domanda... ma l'offerta? Commenti: Egregio Gran Maestro, Lei ha colto nel segno una realtà che, purtroppo, ci circonda. La paura dell’ignoto ossia del tempo libero, la lungimiranza, la fede nel futuro delle proprie idee ha trovato come alleato il “tempo impegnato” e sciallaquato. Purtroppo non è che in questo tenersi temporalmente ipotecati si concluda poi gran che, comunque, come Lei annotava, sembra più un riflesso di qualcosa deciso da altri che libera scelta. Per quanto riguarda i sarti ed i loro clienti, sottopongo un diverso personale punto di vista. E’ vero che i clienti risultano sempre più superficiali, ma è la domanda che fa l’offerta o l’offerta che fa la domanda? La competizione in questo tipo di artigianato va riducendosi, di sarti se ne vedono sempre meno, quelli che rimangono, per lavorare soccombono, sovente e supinamente, ai desideri di una clientela esigente ma assolutamente incompetente, (salvo poi lamentarsene). I clienti scelgono il su misura spesso per motivi di ostentazione, per vacua eccentrica vanità: non sono sostenuti da un minimo di conoscenze. Ho avuto modo di notare come un giovane, che non sapeva la differenza tra un doppio petto ed un singolo petto, neanche intendeva cosa fossero gli spacchi laterali: però, come incalzava il sarto con richieste ed “insegnamenti” estetici! Qui salta in ballo il Maestro Sarto, egli dovrebbe formare i propri clienti, dovrebbe sottoporre figurini ed immagini, pezze e tagli, colori ed accostamenti. Faccia il suo lavoro fino in fondo! Il cliente telefona ed ordina l’abito senza neppure una prova? Il sarto vada oltre, invii materiale al domicilio del cliente, si rechi lui dal cliente, insomma erudisca, porti conoscenza, si dia da fare. Pensi, stimato Lorenzo, a personalità come Dante De Paz, Luca Gargano e ravviserà, come chi contribuendo con basi solide alla Cultura del cliente, avrà sempre successo: difficile per il cliente risulta poi cambiare. Purtroppo diversi sarti di quelli rimasti hanno, al pari dei loro clienti, abbandonato la strada in salita per una autostrada in discesa. Mi augurò nell’arguzia e grinta delle nuove leve. Marigliano sembra uno di costoro, non lo conosco ma, essendo talvolta nominato dal Nostro, allora è. Cordiali saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 03-09-2004 Cod. di rif: 1570 E-mail: tommy.car@lycos.com Oggetto: Collaborazione proficua. Commenti: Egregi lettori e attivisti di questo forum, allego foto e didascalie della sfilata a cui il Maestro Sarto Adamo De Togni in collaborazione con me ha partecipato il 24 Marzo 2004. La passerella in piazza Brà, cuore della città Scaligera in cui fa bella figura di se l’Arena ed il palazzo della Gran Guardia, è stato il luogo dove nello specifico si è svolta la manifestazione. Con lo scopo di celebrare la sartoria veronese, più di dieci sartorie di Verona e provincia hanno dato il meglio di sé tra abiti per lui e per lei. Ma, non senza una certa vena di orgoglio, io ed il Maestro De Togni siamo stati i soli ad aver proposto qualcosa che fosse veramente per lui, l’Uomo Virile ed Elegante, quale deve essere. Insomma niente mezze misure o miscugli sessuali o ammiccamenti volgari. Nell’accettare la proposta dell’Atelier De Togni ho voluto subito chiarire il mio pensiero in merito alla mia visione dell’universo maschile. Il Maestro, in tutta risposta, mi ha dato carta bianca per quanto riguarda tutto ciò che non fossero gli abiti: musiche, coreografie, oggetti, abbinamenti ed accessori sono stati di mia competenza. Con feconda soddisfazione ho poi avuto modo di supervisionare i capi che il Maestro con notevole perizia ha realizzato. Mi sono trovato d’accordo su tutto, egli infatti manifesta, assieme al padre, una adeguata sensibilità e disponibilità che, già da quando lo scelsi come mio sarto, ebbi a riscontrare. L’abito di cui ai gessi n…., è stato realizzato senza nemmeno una prova, causa indisponibilità del vagabondo modello; solo qualche telefonata e specifiche misure come base per realizzare ciò che è sotto gli occhi di tutti. La serata è stata un successo a tal punto che, tra gli oltre 1500 spettatori accorsi, un paio hanno voluto telefonare all’Atelier per complimentarsi per le realizzazioni, da sottolineare che questi erano titolari di rispettive sartorie…! Nunquam Servavi. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 03-09-2004 Cod. di rif: 1571 E-mail: tommy.car@lycos.com Oggetto: Aggiunta al testo precedente Commenti: L'abito di cui menzione al testo precedente è quello di cui alle immagini n.1021 e 1022. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 12-05-2005 Cod. di rif: 1968 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: Puntate in alto... Commenti: Egregio Signor Alberto Longo, forse non è così superficiale o insufficiente il fatto che le camicie a righe abbiano, da sempre, un verso piuttosto che un altro (di)verso. Comunque Le illustro la mia opinione, in fondo Lei scrive per avere pareri a riguardo. Da un punto di vista etimologico credo possa essere semplice individuare la riga orizzontale come elemento di divisione tra un sotto ed un sopra. La linea dell’orizzonte, come la riga su un foglio ne sono un semplice quanto chiaro esempio. Lei intende separare la testa dal corpo? Più proficuo poi che l’occhio dell’osservatore corra dal basso verso l’alto e viceversa. Il nostro fisico infatti ha più altezza che larghezza, voler sottolineare gli argomenti per i quali siamo più carenti, non mi sembra un valido biglietto da visita. Infine la linea che corre per un verso ne indica idealmente origine e destinazione, passato presente e futuro. Tensione estetica verso il Divino, il cielo nella linea verticale. Quella orizzontale suggerisce stasi, ristagno. Da una ascella all’altra…, da naso ad orecchie. In questo caso sarebbero chiaramente d’obbligo tonalità ceree, se non altro per correttezza etimologica. In definitiva tuttavia non mi sento di darLe suggerimenti, men che meno consigli. La invito tuttavia ad ordinare la confezione per lo meno di una camicia secondo l’estro di questo periodo. Il tempo Le sarà da consigliere, il Migliore! Chi non ha i suoi scheletri nell’armadio? Saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 13-06-2005 Cod. di rif: 2012 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: Un'analisi psicologica. Commenti: Stimato Lorenzo, in riferimento alla Tua considerazione “…, ma quello che appare in questa fotografia è il portamento di chi sente la sua storia e vuole darci l’idea di chi sarà”, riportata nell’immagine n.1621 “Agnelli II°” del Taccuino, non ritengo sia appropriata. Mi spiego meglio. Nella foto più di ogni altra cosa, balza agli occhi le braccia conserte dell’Avvocato durante la celebrazione del Suo matrimonio, la vistosa contrattura del viso fa il resto. Nel codice del corpo tale postura indica chiusura, non corrispondenza, attesa. Potremmo spiegarci il portamento come un’abitudine, ma la cosa lascerebbe in ogni caso molto perplessi visto il soggetto in questione e tutte le implicazioni psicologiche che da questa abitudine discenderebbero: ne risulterebbe infatti una personalità quantomeno esitante o comunque conflittuale. Conoscendo la passione per il gentil sesso, tale “posa” è da imputare a una malcelata dichiarazione di indipendenza dalla Sposa: un sì con riserva. Quindi più che la volontà di dichiararci l’idea di chi sarà, egli dichiara chi non sarà: fedele.In questo caso il linguaggio corporale smentisce quello parlato. Il primo ha più valore del secondo in quanto, operando ad un livello celebrale più profondo e quindi meno conscio, risulta essere meno condizionato dalla volontà. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 26-08-2005 Cod. di rif: 2106 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: Vanità Commenti: Se è vero che “…un bel tacer non fu mai scritto”, altrettanto si può dire a riguardo che “…se vuoi arrivare primo corri da solo. Se vuoi arrivare lontano cammina insieme”. Mi complimento con l’amico Mocchia: la foto che lo ritrae con Ivano Comi sul lago di Como testimonia quanto il suo stile sia sempre più forte e silenzioso. La scelta tonale della cravatta, non è del tutto convincente, di certo però si rileva una sensibilità unita ad una individualità non comune. Lode. In Comi invece si rileva una stravagante dicotomia, da una parte il pensiero espresso nell’intervista: squisito! Dall’altro una comunicatività “a campana” del suo doppio petto blu: il fazzoletto da taschino poi, così esposto, puntualizza questa biforcazione tra capo e collo, o meglio tra bavero e collo. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 26-08-2005 Cod. di rif: 2107 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: La forza del silenzio. Commenti: Gli abiti sono come le donne al proprio fianco: si sceglie quella che ci fa sentire migliori! (così chiosa il nostro Gran Maestro, ma così è!) Soltanto bisogna, credo, estrinsecare un elemento ossia quello in evoluzione. Come si fa a sapere qual è la Donna che ci fa sentire migliori? Rapportandomi alle considerazioni di Prete e Scurati, vorrei contribuire introducendo una prospettiva nuova. L’Eleganza è un crogiuolo di personalità e stile che si fondono e diffondono continuamente senza che ciò sia individuabile ma in ogni situazione sempre percepibile. Come si può pensare d’essere eleganti con un abito non avendone mai posseduto uno veramente? Qual è l’abito giusto? Quello che ci fa sentire migliori. Quando si è alle prime esperienze, in fatto di donne, si è solitamente titubanti. La paura di sbagliare o farle del male intralcia poi la serenità e la disinvoltura: farla godere non se ne parla nemmeno, così di rimando anche per il neofito e l'abito elegante. Da ciò, si rifletta, se ad aver come prima amante si aspira ad una vera Donna. Scordarsi l’adeguatezza, comunque essa la si voglia esprimere, scordarsi l’Eleganza. Meglio dieci ragazze, una adeguata ad ogni occasione, od una sola donna adatta ad ogni occasione? Battisti docet. Aprire troppi fronti senza avere la possibilità economica di una simile sfida, indica di per sé già la risposta. Recita un proverbio “meglio tacere e dare l’impressione di esser sciocchi che parlare e togliere ogni dubbio”. Sulle prime battute, ad una età così giovane, meglio rimanere in un punto del cerchio che permetta di conoscere e sperimentare, sbagliare benignamente piuttosto che platealmente. Parlare per non dire niente…! Con un abito classico blu si hanno molte più possibilità di fare esperienza, sfruttare l’occasione ed imparare l’arte. Insomma, voler partire dall’Amante quando non si ha nemmeno la morosa mi sembra un po’ immodesto. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 22-11-2005 Cod. di rif: 2226 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: Il verbo si diffonde...! Commenti: Gentili frequentatori di questa Lavagna, da tempo non scrivo tra queste mura ciononostante lavoro alla causa comune. Condivido così con Voi il risultato comune del lavoro mio del Maestro Sarto De Togni e dell’opera divulgatrice del Castello che ci ospita. I links sotto riportati rimandano ad una pagina web redatta da un nostro amico che da Boston-U.S. è volato sino in Italia per farsi confezionare un vestito, il primo di una lunga serie, secondo l’abilità e lo stile italiano. Il risultato lo potrete verificare di persona. Come ebbe a dire il Nostro Gran Maestro, siamo come delle mine: ora ne stiamo piazzando anche oltre oceano. Cavallereschi saluti. TC http://thelondonlounge.net/gl/forum/viewtopic.php?p=7872 (storia) http://thelondonlounge.net/gl/gallery/firsttimebespoke (immagini) Ps: una nota particolare al cav. Giona Valerio Granata che in prima persona si è speso per render possibile che il Suo amico americano venisse a farci visita qui a Raldon in Verona. ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 10-02-2006 Cod. di rif: 2348 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: Del colletto della camicia Commenti: Egregio Gran Maestro, con riferimento all’immagine n°2291 del Taccuino, Le chiedo quando un colletto con la caratteristica sagoma possa essere correttamente utilizzato. Desiderai farmi confezionare qualcosa di molto simile, mi chiedo tuttavia cosa ciò possa implicare sia da un punto di vista etimologico, sia da un punto di vista “compositivo”. Ossia chi è e che cosa vuole esprimere colui che indossi un simile colletto della camicia? Ella ebbe a sottolineare che tanto più le punte del colletto sono distanziate tanto più esprimono apertura, simpatia. Orbene in quale registro ci troviamo con siffatta foggia? Infine mi chiedevo se colori differenti dal bianco, ovvero colori a contrasto, come azzurro e bianco, possano ritenersi ammissibili per una tal camicia e se la finitura a “bacarozzo” possa essere anche qui adottata. Cordialmente ringrazio. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 13-02-2006 Cod. di rif: 2352 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: Del colletto della camicia II° parte Commenti: Gentile Gran Maestro, mi conceda qualche ultima domanda riguardo alla camicia di cui abbiamo parlato ai gessi n.2348/9. La finitura del colletto dovrebbe essere dunque con o senza stecche? Il tessuto del colletto dovrebbe aderire (essere incollato) all’inserto? In una siffatta camicia il cannolo è auspicabile o meglio evitare? I polsini dovrebbero seguire la linea del colletto immagino… Infine il tessuto, Lei ritiene che Popeline ed Oxford possano essere ugualmente usati, e così anche per i pesi. Ringrazio. Cavallerescamente saluto. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 14-02-2006 Cod. di rif: 2354 E-mail: tommy.car@iol.it Oggetto: Nel colletto rotondo una vita a tutto tondo Commenti: Egregio Gran Maestro, se non fosse per una istruita sensibilità si potrebbe esser indotti a ritenere che le riflessioni riguardo il significato del colletto, oggetto dei nostri ultimi gessi, siano rivolte a scoraggiare il percorrere quella via che da ANNI inseguo e vezzeggio. Ma non è così, lo intendo. Capisco invece la difficoltà così come l’importanza di saper veramente scegliere, di guardare avanti con consapevolezza: seguire con fede i propri animi non è un gioco per sempliciotti. Non ci si ginnastica visitando vetrine! Il Carattere si forma con la pratica dell’ascolto. Riesco così a cogliere, con maggior chiarezza, i suoi ultimi interventi nei riguardi di certi “turisti” del Castello. La forza deriva dalla cognizione dell’impresa e di chi la deve compiere. Secondo questa logica chi non conosce o crede di conoscere, sarà sempre un fiacco e fiacche saranno le sue azioni. Le cose fiacche non camminano, non raggiungono i loro intenti. Se l’intento è farsi capire allora gli ignari non avranno forza a sufficienza per farlo, nemmeno per far valere le loro scelte riflesso poi delle loro idee. E’ sempre implicazione di chi comunica farsi capire. Niente sconti, niente rimandi a tempi futuri. Ci si può solamente preparare nel silenzio attivo, nell’ascolto operoso e produttivo creando quella adeguata competenza atta ad evitare continui quanto fastidiosi successivi aggiustamenti : chi non ascolta non impara, chi non impara non ha consapevolezza-forza, chi non ha forza non va da nessuna parte. Quantunque avesse forza ma non avesse consapevolezza e quindi conoscenza non produrrebbe molto: la forza è nulla senza controllo. Mio padre in proposito dice spesso: “la pezza è peggio del buco”. Preventivare un’incomprensione è sinonimo di conoscere l’animo umano, i limiti propri ed anche la difficoltà della comunicazione. Atteggiamenti dissimili da questi testimoniano scarsità di vedute e di cognizione. L’interpretazione che Lei ha fornito riguardo al colletto, alle implicazioni che un suo uso corretto e non banale comporterebbero, hanno gettato quindi una luce su alcuni aspetti della personalità che mi hanno vivamente colpito. Ora ravviso appieno l’importanza della scelta soprattutto per quanto riguarda la sfera etimologica della stessa cosicché, se ritenessi adeguato l’intraprendere tale rotta, non abbia miseramente a batter poi ritirata. Con stima la ringrazio. Cavallerescamente. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- Nome: Tommaso Carrara Data: 01-05-2006 Cod. di rif: 2421 E-mail: Oggetto: La bandiera di Franco Commenti: Gaudente Franco Forni, il Suo ultimo gesso si conclude con una bandiera che voglio cercar di alzare ancor più in alto cosicché anche i più distratti possano prenderne atto. Cito:..” Il Cavaliere deve cercare la Morte, (…), da un mondo che non gli appartiene più.” Ritengo ce né sia abbastanza da riflettere per un tempo ragionevole a bere un paio di casse di Calvadòs di Druein, l’elisir ispiratore di questo pensiero. Numquam Servavi. Cavallereschi saluti. TC ----------------------------------------------------------------------------------------------------- |
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